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Come abolire i genitori

Creato il 04 maggio 2011 da Gianga87

Gentile signor Pansa, ho letto il suo intervento su Libero, riguardo all’educazione che certi genitori danno ai figli. I genitori di questo secolo, da autoritari e rispettosi, sono diventati dei pappamolli di professione. Se un ragazzo sbaglia, loro non se la prendono anzi, vengono anche fagocitati dai genitori che li difendono in ogni loro errore, senza ravvisare mai alcun problema, come se fossero dei robottini progettati per non sbagliare.  Ma i genitori non sono i soli responsabili di questa ondata di anarchia che si è sviluppata a partire dal 68. Gran parte  della cultura della violenza si è sviluppata proprio i quegli anni che io non esiterei definire romantici. Perché allora l’idealismo e l’ideologia, erano le uniche cose che contavano, essere un ideologo voleva dire essere diversi. Oggi, siccome le ideologie non esistono più, tutti fanno come vogliono. La mia generazione è abbastanza anticonformista (io stesso lo sono) e vorrebbe cambiare il mondo, ma non sa a che santo votarsi, mi chiedo ancora adesso come mai molte manifestazioni politiche ( come quella sulla riforma Gelmini, o sull’esproprio proletario) siano così insensate e immotivate. Chi bisogna difendere in Italia? Chi bisogna attaccare? Perché dobbiamo attaccare? Le recenti violenze politiche (e anche quelle meno recenti come l’attentato a Berlusconi) non hanno un fine politico, non sono cioè frutto di una esasperazione generale dovuta a bassi salari, o alla difesa di una qualche idea per quanto folle sia. Le violenze politiche commesse dai giovani del terzo millennio, sono violenze fatte nel nome di un interesse personale: il dominio. La voglia di imitazione e troppo spesso, la noia, portano alcune persone a sfogare i loro più bassi istinti contro chiunque. In qualsiasi modo e con qualsiasi soggetto, specie se si tratta di forze dell’ordine. Signor Pansa, ciò che accade adesso è il risultato di una perdita di coscienza della società, e non mi riferisco solo ai miei coetanei che spesso vanno in gruppo a protestare per cose che potrebbero essere anche giuste. Ma anche i comportamenti dei politici, non sono un ottimo esempio. Pensi al politico che ai talk show, accusa l’altro politico di essere mafioso o stupratore, pensi alle continue risse che la tv ci propina pur di rovinarci lo stomaco dopo cena. Con questi esempi, non pensa che certi genitori possano fagocitare i figli a prendersela contro lo stato? Non pensa che la strafottenza di alcune persone, porti alcuni giovani a sentirsi padroni della strada? Che li incoraggi a dominare sulla vita altrui mandandoli allo sbaraglio? Se alcuni genitori portano i loro figli sulla cattiva strada, la colpa sarà anche dei politici che non fanno altro che azzuffarsi nei tal show, dando un immagine negativa al paese. E così ci si ritroverà con gli incappucciati che vanno per strada a spaccare le vetrine contro la globalizzazione, però vanno in motorino (che non sono stati capaci di comprare con i loro stipendio, nemmeno quando hanno un lavoro) e si usano lo smartphone. Bella coerenza, se ci fosse un minimo di intelligenza in queste persone (che nella maggior parte dei casi, non sanno nemmeno per cosa protestano) l’Italia troverebbe un minimo di stabilità.Certo con questo non voglio dire che bisogna essere sempre felici, perché i problemi ci sono e bisogna affrontarli. Ma non bisogna esasperare lo scontro. Sennò l’omicidio e la prevaricazione, specie tra questa generazione, diventeranno la giustificazione per ogni problema. Prima di agire bisogna saper pensare, sopratutto quando è in gioco il destino dell’umanità. Non lasciamo che la violenza diventi il motore di ogni ipocrisia, fermiamoci ora.E cominciamo a migliorare il mondo mettendo da parte cose che non servono, tipo il pensiero fisso di ricevere la pensione ogni mese. O piangerci addosso perché c’è qualcosa che non va. Diamoci una mossa.

Cordiali saluti

Giangabriele Perre.




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