I primi freddi possono causare la comparsa delle febbre nei bambini. Quando accade ai neonati, qualsiasi genitore si preoccupa.
Il modo di affrontare la febbre cambia secondo l’età del piccolo, infatti nei neonati è di solito considerata un fenomeno più grave rispetto a quando colpisce i bimbi più cresciuti; se si tratta di un neonato che ha più di quattro settimane ma meno di un anno è bene chiamare il pediatra. E’ importante comunicare al medico pediatra tutti i sintomi e chiedere che venga a visitare il piccolo il più presto possibile. Il pediatra va consultato anche quando il neonato ha la febbre e rifiuta il cibo oppure piange senza sosta. Se il piccolo ha qualche settimana e sviluppa la febbre, anche bassa, non mangia e non si comporta come sempre è necessario chiamare il pediatra. In alcuni casi, quando la temperatura sale oltre i 40 gradi, si possono verificare delle convulsioni; queste si manifestano con dei movimenti ripetuti e agitati sia degli arti inferiori che superiori. Anche in questa occasione è necessario l’intervento immediato del pediatra.
In alcuni casi le convulsioni sono la spia di una malattia più grave, come la meningite o l’epilessia.
Non sempre è facile capire quali siano le condizioni di salute di bimbi molto piccoli; i genitori però sono in grado di verificare se il piccolo ha cambiato modo di comportarsi, se si lamenta in maniera diversa e soprattutto se smette di alimentarsi.
E’ corretto sottolineare che l’aumento della temperatura, di per sé, è un fatto positivo: indica che il corpo sta reagendo all’attacco di virus o batteri. Questi , riescono a penetrare nell’organismo attraverso le vie respiratorie e provocano un innalzamento della temperatura corporea.
Quando però la febbre si alza troppo, può diventare anche pericolosa e porta con sé uno stato di spossamento generale. I farmaci devono essere somministrati solo ed esclusivamente dal pediatra.