Come affrontare la varicella

La varicella è una malattia esantematica che colpisce soprattutto i bambini ma, può manifestarsi anche fra gli adulti.

Questa è una malattia che può essere grave soprattutto per le donne gravide, in quanto potrebbe comportare delle conseguenze per il feto. Se il bambino ammalato vive con un neonato oppure con una donna incinta è opportuno cercare di evitare qualsiasi contatto.

Il periodo di maggior diffusione si colloca nei mesi invernali, in particolare fino a maggio-giugno. La varicella è immunizzante quindi, tranne casi molto rari, non ci si ammala una seconda volta; il suo virus, in alcuni soggetti, si insedia nei gangli nervosi e dà origine ad alcuni episodi di herpes zoster, noto come fuoco di Sant’Antonio.

Si trasmette attraverso la saliva oppure toccando le vesciche; il contagio avviene già nei due giorni precedenti la comparsa dell’eruzione.

La varicella si manifesta con un senso generale di malessere e febbre a cui segue la comparsa delle pustole; queste si trasformano in vesciche che poi danno luogo a delle croste. Le chiazze, in genere, si concentrano sul dorso dl bambino ma, non sono rari i casi in cui si manifestino anche sugli arti e sui genitali esterni. Non sempre la varicella determina la comparsa di un numero alto di pustole; ad alcuni bambini infatti si manifestano in numero molto ridotto.

nella stragrande maggioranza dei casi, non provoca particolari problemi e si risolve in maniera naturale nell’arco di circa dieci giorni. E’ sempre necessario consultare il pediatra che, dopo aver esaminato il piccolo, potrebbe prescrivere dei farmaci per abbassare la febbre; nei casi più aggressivi, quando le pustole sono particolarmente fastidiose, il pediatra potrebbe somministrare degli antistaminici.

Per alleviare i sintomi, è bene che il bambino indossi dei capi di morbido cotone; le unghie devono essere tenute corte ed in ordine. Bisognerebbe evitare di grattare o di rimuovere le croste, sia per evitare antipatiche cicatrici che per scongiurare eventuali infezioni.