Accanto a questo, c'è un altro tipo di preparazione, quella che ci vede alle prese con la progettazione pratica della trama.
Perché progettare la trama
Molti di voi nei commenti al post precedente hanno raccontato di avere un modo di procedere che non prevede progettazioni. Da quello che noto in giro, sono davvero in pochi a pianificare in anticipo un'intera trama, dall'inizio alla fine, e che si mettono a scrivere armati di una mappa. Anche io, quando comincio un nuovo romanzo, riesco a concepire solo a grandi linee la storia e per la prima stesura procedo in modo abbastanza spontaneo. Questo approccio poco organizzato, però, ha parecchi limiti.
Prima di tutto, procedere a tentoni avanzando nel buio rappresenta una grande perdita di tempo. Ti costringe a fare spesso avanti e indietro, a verificare la coerenza di quello che hai detto, e devi fare parecchi tentativi prima di trovare la strada più efficace. E può essere logorante dover aspettare che l'ondata creativa faccia la sua comparsa, anzi ci sono dei periodi in cui la voglia di scrivere cala. Inoltre, procedere senza un minimo di traccia significa ritrovarsi quasi sempre impantanati a metà strada.
Dunque, se non vogliamo lasciare romanzi al capolinea o passare tantissimo tempo a riscrivere e revisionare, può essere molto utile buttare giù una bozza che individui i punti chiave della trama, concentrandosi soprattutto sul conflitto principale. Almeno non intraprenderemo il viaggio della prima stesura del tutto impreparati.
Fare scalette, mappe ed elenchi
Anche se non intendete fare a priori una scaletta dettagliata di ciò che accade, il mio consiglio è di farla comunque in due casi:
- se siete bloccati mentre scrivete la prima stesura;
- se siete arrivati alla fine della prima stesura.
Nel primo caso, fare il punto su quello che abbiamo già scritto, capitolo per capitolo, serve a radunare le idee e a capire perché non riusciamo a proseguire. Ma soprattutto è utile perché ci permette di cominciare a intravedere un disegno d'insieme. Nel secondo caso, ovvero se abbiamo terminato la prima stesura, ci sarà d'aiuto per controllare la coerenza degli eventi e sapere cosa eliminare o aggiungere.
Scalette
Si possono fare vari tipi di scalette, a seconda delle esigenze. Una scaletta cronologica mette in fila quello che succede nella storia, anche se non necessariamente nell'ordine in cui avete esposto i fatti. Serve per esempio a controllare la coerenza temporale.
Oppure potete fare una scaletta dell'intreccio, mettendo in fila i capitoli abbinati agli eventi importanti trattati in ognuno. Vi sarà molto utile soprattutto per ricapitolare la trama e stabilire quali capitoli sono deboli, forse perché succede poco o niente di significativo.
Io tendo a fidarmi molto della mia memoria, ma ultimamente mi sono resa conto che mettere tutto per iscritto è meglio!
Mappe concettuali
C'è anche la possibilità di fare una specie di specchietto dei nessi tra gli elementi, una sorta di mappa concettuale. Potrebbe rivelarsi utile se la trama è molto complicata e ci sono tanti fatti che devono essere annodati o molti subplot collegati con il plot principale. Oppure nel caso il romanzo presenti diversi livelli, situazioni parallele o intrecci temporali. Dovrete pur raccapezzarvi in qualche modo!
Elenco di domande
Per me creare una trama significa soprattutto dare delle risposte alle domande che nascono nella mente del lettore. Quindi può essere utile scrivere una lista di interrogativi o curiosità che possono sorgere (o che vogliamo far sorgere) nel corso del romanzo, e capire se abbiamo fornito risposte a tutto.
Elenco di obiettivi
Un'altra cosa utile che si può fare è elencare "cosa vuole" ogni personaggio. Forse avete già definito lo scopo del protagonista, ma gli altri? Lo scontro tra volontà e obiettivi dà vita ai conflitti, che come sappiamo sono l'anima della trama.
Esempio di mappa concettuale - La Seconda Guerra di Indipendenza
(L'ho trovata in rete e non ho controllato se è tutto corretto, ma è solo un esempio...)
Scatenare la fantasia
Se vi sentite poco portati per questi sistemi un po' cerebrali fatti di elenchi, schemi e affini, un modo efficace per “allenare i muscoli della trama” può essere quello di puntare sulla fantasia con il brainstorming. "Cosa accadrebbe se...?" Da questa domanda possono nascere molte idee, una dopo l'altra, fino a formare una vera trama.
In questo caso, però, non fermatevi alle prime soluzioni che vi vendono in mente ma puntate più in alto, osate con idee più audaci e soluzioni più coraggiose. Per scrivere una trama bisogna abituarsi a pensare al peggio!
Considerare il senso della storia
Ancora più importante di tutto quello che ho detto finora è avere in mente il senso che vogliamo dare alla nostra storia. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che non è mettere insieme tanti episodi (pure se in collegamento) che fa una trama. Una trama è un treno in corsa verso una meta finale. Ci fermiamo in varie stazioni, ma non dobbiamo mai perdere di vista l'obiettivo. E non sto parlando dello scopo del protagonista, ma del nostro. Ovvero: cosa mi ripropongo di dire con questa storia? Una risposta a questa domanda può essere utile per orientarci.
In conclusione
Se avete fatto un buon lavoro con la trama, vi accorgerete che questa è una costruzione fragilissima: se togliete un pezzo, gli altri crolleranno di conseguenza. In pratica, se avete collegato tutti gli elementi non potrete fare cambiamenti senza dover modificare il resto. Se invece ci sono intere scene ed eventi che possono essere tagliati senza che il resto ne soffra, questo deve farvi riflettere sulla loro utilità.
Avete altri consigli per lavorare alla trama? Vi sentite a vostro agio con scalette e liste o ne fate volentieri a meno?