Anno: 2011 / Distribuzione: Waner Bros / Durata: 98’
Genere: Commedia / Nazionalità: USA / Regia: Seth Gordon
Dopo lo straordinario successo di Una notte da leoni, ecco che arriva dall’America una nuova divertente ed esilarante commedia dai toni forse un po’ noir. Con una comicità acidula e briosa, scanzonata e politicamente poco corretta, a volte un pochino volgare, la pellicola riesce a regalare una carica evasiva ed eversiva straordinaria in grado di creare addirittura un legame empatico con lo spettatore, perché….chi non ha mai desiderato o augurato che succedesse qualcosa di “male” al proprio capo o perfino che “morisse”? Il sogno dell’uomo comune improvvisamente si realizza grazie al regista di The King of Kong del 2007 o Tutti insieme inevitabilmente del 2008, Seth Gordon, che, prendendo spunto dal succitato successo targato USA, crea un’opera goliardica che affronta uno dei grandi e difficili problemi sociali odierni: il rapporto con un capo bastardo. Il capo o boss, l’entità malefica di turno che sembra provare piacere a sottomettere le persone, a ridicolizzarle e a maltrattarle, cercando quasi di schiavizzarle, ma qualcuno si ribella.
Nick (Jason Bateman), Dale (Charlie Day) e Kurt (Jason Sudeikis) sono amici dall’infanzia, e tutti e tre ogni giorno subiscono vessazioni dai loro capi, finché un bel giorno non decidono di sbarazzarsene e, come in Delitto per delitto del 1951 di Alfred Hitchcock o Getta la mamma del treno del 1987 di/con Danny De Vito, oltre ovviamente alla serie televisiva americana Law & Order, cominciano ad architettare un piano. Rendendosi conto di essere totalmente incompetenti in materia, questo trio di imbranati decide di rivolgersi al sicario Fottimadre Jones, interpretato da Jamie Foxx: così vengono proposti una serie di piani impossibili e inverosimili. Ma riuscirà questo maldestro trio a portarli a termine?
Horrible Bosses, questo il titolo originale americano, nasce da uno sguardo attento della realtà, che viene registrata e rappresentata con il sorriso, presentando allo spettatore situazioni paradossali e reali mescolate insieme, attraverso ritmi e tempi comici perfetti che riescono a dare alla commedia un aspetto quasi “catartico”, ossia liberatorio per lo spettatore di turno. A dare maggiore impatto all’opera è anche un cast d’eccezione che registra nel ruolo dei cattivi degli attori improbabili, confermando così la loro bravura. Ecco quindi che la dolce Jennifer Aniston diventa una sexy igienista dentale ninfomane, una vera “pazza strega malefica”, così come Kevin Spacey si trasforma nel terribile schiavista, “bastardo” (per non dire altro) capo Harken; perfino Colin Farrel subisce una profonda trasformazione, non solo fisica, grazie al trucco di scena, ma anche psicologica, e diventa Booby Pellit, viscido cocainomane figlio del gentile e defunto capo d’azienda Jack Pellit (Donald Sutherland).
Come ammazzare il capo…e vivere felici! rappresenta la realtà con le sue meschinità e i suoi problemi, ricordando oltretutto da vicino anche un film nostrano come C’è chi dice no (2011) di Giambattista Avellino con Paola Cortellesi, Luca Argentero e Paolo Ruffini, dove si dichiarava guerra alle “raccomandazioni”.
Federica Di Bartolo
Scritto da Redazione il lug 31 2011. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione