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Come aprire un panificio

Creato il 10 maggio 2013 da Conoscereweb @Venditaonlineeu
Come aprire un panificio

Il panettiere è forse uno dei primi veri mestieri dell’uomo. Un tempo veniva tramandato da padre in figlio, ora invece sembra dimenticato, merito o colpa dell’industrializzazione e della nascita di centri commerciali, i quali fanno molta concorrenza alle piccole botteghe. Negli ultimi anni, con la riscoperta degli antichi sapori e del biologico, la figura del panettiere sta riacquistando smalto, offrendo la possibilità ai giovani di trovare un lavoro concreto. Chi vuole tentare un’avventura imprenditoriale, può aprire un panificio in proprio.

Gli aspetti burocratici sono simili a quelli che si devono intraprendere per chi vuole aprire una qualsiasi attività: fare la comunicazione alla Camera di Commercio, aprire un conto corrente dell’impresa, chiedere e ottenere i permessi per l’apertura di un panificio, presso l’Asl di competenza e presso il Comune e la Regione, ottenere i permessi dei Vigili del Fuoco, poi registrare la posizione Inail e Inps e registrare il personale, aver seguito un corso HACCP.

Per gli aspetti pratici, bisogna trovare i locale giusto. Si può procedere in due modi: rilevare un’attività già esistente e trasformarla in qualcosa di diverso, oppure partire da zero e cercare un locale abbastanza grande da contenere i macchinari per la produzione di pane e prodotti da forno, i locali per il personale, un ufficio e naturalmente il negozio vero e proprio, oltre che i servizi igienici. Ovviamente, meglio aprire in un punto dove non ci siano già attività simili, o peggio centri commerciali, mentre se in un area commerciale ci sono già dei piccoli negozi di vendita al dettaglio, ci si può inserire molto bene.

Il consiglio però è di offrire ancora di più: oggigiorno vanno di moda i bar-panifici, dove si producono pani e prodotti da forno, ma anche prodotti di pasticceria. I clienti possono sedersi a bere caffè, tè o altro, proprio come al bar, gustando le varie specialità. Altra idea sarebbe quella del panificio-pastificio, cioè produrre pane e pasta freschi. Indispensabile è la figura del panettiere, che dev’essere qualificato. Se il titolare desidera diventarlo, basta frequentare degli appositi corsi professionali, per imparare ad usare farine diverse (tipo kamut) e anche perché i forni professionali non sono come quello di casa: basta una dimenticanza per provocare gravi danni alle cose e al prossimo.

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