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Come aprire un ristorante etnico

Creato il 22 maggio 2013 da Conoscereweb @Venditaonlineeu
Come aprire un ristorante etnico

Chi vuole mettere in gioco e cominciare da un’attività orientata sulla ristorazione, aprire un locale etnico potrebbe essere la soluzione adatta. Se il settore della ristorazione non entra mai crisi, è anche vero che il pubblico ama le novità, ma bisogna innovarsi continuamente per non stancare i clienti. L’apertura di un ristorante del genere può essere molto redditizia.  Per aprire un’attività del genere, basta seguire dei semplici passaggi.

Prima di tutto, bisogna decidere che tipo di cucina si vuole proporre e l’esatta ubicazione del proprio locale. E’ sconsigliabile scegliere zone isolate o con pochi abitanti, ma in una zona molto trafficata, che abbia a disposizione nelle vicinanze un comodo parcheggio e che ci siano almeno 30000 persone all’anno. Meglio, infatti, optare per una grande città piuttosto che un piccolo paese, perché non tutti apprezzano i cambiamenti, col rischio di chiudere ancor prima di aprire l’attività. Per lo stesso motivo, bisogna assicurarsi che non c sia un’attività del genere già avviata, oppure se è già presente. Altro passaggio è quello valutare la tipologia di clientela, sempre a seconda del tipo di cucina fornita: se si vuole offrire cucina etnica francese, bisogna attirare clientela preferibilmente altolocata e benestante, mentre la cucina messicana o spagnola riscuote successo anche tra i giovani e le famiglie.

Il locale dovrà essere idoneo a contenere dalle 30 alle 60 persone a sera, per almeno due servizi, in più ci dovrebbe essere una zona adibita al personale (spogliatoio e bagno), servizi igienici per i clienti, cucina e arredamento tipico. Scelto il locale, bisogna aprire la partita IVA, fare la comunicazione alla Camera di Commercio, aprire un conto corrente dell’impresa, chiedere ed ottenere i permessi per l’apertura di un ristorante etnico, presso l’Asl di competenza e presso il Comune e la Regione. Successivamente, si devono ottenere i permessi dei Vigili del Fuoco, poi registrare la posizione Inail e Inps e registrare il personale, che sarà uno o più cuochi specializzati nella cucina etnica, e i camerieri, che si occuperanno delle bevande e della pulizia di tavoli e locale, frequentare un corso HACCP e metterlo in atto.

Dopo aver pensato all’arredamento, bisogna scegliere i fornitori più affidabili. Il cibo sia tutto fresco, con la bolla di accompagnamento, etichettato, con scritte le date di confezionamento, in quanto l’Asl e la Capitaneria di Porto (se si vendono pietanze di pesce), possono venire a fare una ispezione in qualsiasi momento



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