A causa della vita frenetica che molte persone conducono, risulta spesso difficile riuscire a seguire con regolarità le faccende domestiche. Da qui l’esigenza di assumere una colf che, al nostro posto, si occupi della pulizia della casa con una certa periodicità. In altri casi invece può rivelarsi necessaro l’aiuto di una badante che si prenda cura di un membro anziano della famiglia. In entrambi i casi è fondamentale seguire una procedura per regolarizzare il rapporto di lavoro.
La prima cosa da fare è comunicare all’Inps l’assunzione direttamente dal sito internet dell’ufficio. Comunicazione da trasmettere entro e non oltre il giorno antecedente l’assunzione della colf o badante. Per farlo sono necessari alcuni importanti documenti:
- un documento di identità del futuro dipendente
- eventuali diplomi o attestati professionali
- la tessera sanitaria rilasciata dalla Asl di residenza
- il codice
- copia del permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Questo documento è indispensabile solo nel caso si tratti di lavoratori extracomunitari
Se il potenziale colf o bandante è uno straniero in possesso di permesso soggiorno la procedura è semplice e veloce. Se, invece, il lavoratore non ha regolare permesso di soggiorno il datore di lavoro dovrà fare richiesta di nullaosta presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione. I moduli da utilizzare, in questo caso, sono disponibili sul sito del Ministero dell’Interno.
Il contratto di lavoro per badanti e colf
Affinché il rapporto lavorativo sia regolare è bene stipulare un contratto di lavoro individuale. È possibile farlo compilando la lettera di assunzione scaricabile dal sito dell’INPS e compilare le seguenti voci:
- la data di inizio del rapporto di lavoro
- l’eventuale data di cessazione ma solo nel caso in cui il contratto sia a termine
- la categoria in cui viene assunta la lavoratrice e la sua anzianità di servizio
- la durata del periodo di prova
- l’orario in cui è organizzata la prestazione di lavoro
- il giorno del riposo settimanale se la colf resta in servizio per l’intera durata della giornata
- le condizioni del vitto e dell’alloggio
Stipulato il contratto e firmato dalle parti dovrà essere consegnato agli uffici affinché avvenga la registrazione e quindi la regolarizzazione del rapporto lavorativo. È fondamentale mettere in regola i propri lavoratori, indipendentemente che si tratti di una colf, di una badante o di una baby sitter. La legge è chiara e non ammette noncuranze.
Capita spesso che, in particolare nel caso di dipendenti extracomunitari, queste regole non vengano rispettate con enormi rischi non solo per il lavoratore ma, soprattutto, per chi avrebbe dovuto legalizzarne la posizione cioè il datore di lavoro. Secondo la legge, infatti, se chi fa richiesta delle figure professionali in questione, ovvero di una colf o di una badante, non presenta la corretta documentazione o lo fa in ritardo incorre in sanzioni pecuniarie fino a 5.000 euro per ogni lavoratore non regolarizzato e, nei casi più gravi, rischia l’arresto con detenzione da 3 mesi ad 1 anno.