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Come bruciarsi un brand costruito con fatica!

Creato il 02 gennaio 2012 da Massimoxxprezioso

1325465364 gift Come bruciarsi un brand costruito con fatica!Tutti i marketer ripetono spesso che su internet il Brand è la base essenziale di ogni business, ed io, come ho già detto in un precedente articolo, sono assolutamente daccordo.

In questi giorni di festività, però, la stragrande maggioranza dei marketer di casa nostra, sembra dimenticare questa fondamentale regola del Brand e, con la scusa di fare un regalo natalizio alla propria lista, mette in vendita i propri infoprodotti a prezzi stracciati.

Vorrei osservare alcune cose che questa insulsa pratica mette in evidenza facendo nascere dal profondo del mio stomaco delle reazioni che non riesco a controllare.

1) Innanzi tutto, vorrei ricordare che gli infoprodotti, a parte casi rari ed eccezionali, non sono beni soggetti a saldi di fine stagione e sopratutto non sono prodotti che hanno una scadenza a breve termine e o un costo di magazzino;

2) Il costo di un infoprodotto non è legato ad un evento particolare ma al valore delle informazioni contenute al suo interno;

3) Il Brand di un marketer è direttamente proporzionale alla sua serietà e la svendita dei propri prodotti non è mai un indice positivo per la credibilità;

4) Per gli infoprodotti, le offerte in generale, ma in particolare quelle di fine anno, e questo è l’elemento che più di tutti scatena i miei moti interni, SONO UNA GRANDISSIMA MANCANZA DI RISPETTO NEI CONFRONTI DI TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO INVECE ACQUISTATO GLI STESSI PRODOTTI A PREZZO PIENO!

5) La sensazione che il mercato (sempre attento) riceve da queste offerte è quella di avere di fronte venditori improvvisati che cercano in tutti i modi di raggranellare quattro spiccioli.

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lo stadio S. Nicola di Bari progettato da Renzo Piano

Tutto ciò svilisce, oltre che il Brand di chi fa questo tipo di offerte, anche l’immagine generale degli infomarketer. Se poi si riflette sul fatto che il ritorno di questo tipo di operazione è sempre limitato da un punto di vista economico, ed ininfluente dal punto di vista della qualità dei clienti acquisiti, allora si può davvero avere un quadro completo della situazione.

Avete mai sentito di qualche famoso cardiochirurgo che in occasione delle feste di Natale svende i propri interventi a cuore aperto  o di Renzo Piano che ha capodanno costruisce ponti a quattro soldi?

Paragone esagerato? Mica tanto… Se io acquisto una informazione da qualcuno è solo perchè lo reputo un “professionista” nel suo settore, e, sopratutto, ritengo che quella persona, prima che la sua informazione, abbia una sua credibilità oltre che un suo valore specifico.

Nella mia coscenza, inoltre, in una classica progressione di mercato, si fa strada l’idea che se ho bisogno di avere ancora più informazioni da quel professionista dovrò fare dei “sacrifici” economici ancora maggiori (è proprio da questo fattore psicologico che nasce il funnel o imbuto di prodotti a prezzi sempre crescente).

Cosa accade a queste mie convinzioni ed all’imbuto di prodotti nel momento in cui mi rendo conto che quel professionista svende la sua professionalità e le sue informazioni solo perchè è Natale?

Ovviamente tutte le mie convinzioni cadranno e, a parte il fastidio fisico che dovrò superare per quella subdola sensazione di “fregatura” ricevuta che si fa strada nel mio intimo, quand’anche non dovessi mettere una croce sopra quel venditore, la prossima volta che mi verrà in mente di acquistare un suo infoprodotto, con tutta probabilità aspetterò che venga Pasqua o Ferragosto!

Qual’è quel professionista serio che svende la sua consulenza con il 70% o più di sconto? E, se questo non accade mai in nessun settore, perchè invece accade nel settore degli infoprodotti?

Per fortuna non tutti si lasciano coinvolgere e trascinare da queste tipologie di marketing da “Alter Discount”, anzi, c’e’ da dire che i “migliori” ne restano assolutamente fuori.

Non ho ad esempio visto alcuna offerta natalizia fatta da Italo Cillo o da Giorgio Tave o ancora da Marco De Veglia (solo per citare alcuni tra i migliori marketer italiani).

Quindi mi chiedo, se questi che sono alcuni tra i nostri migliori marketer non applicano alcuna strategia di super sconti natalizi, da chi nasce l’idea?

E se proprio si vuol fare un regalo alle proprie liste non è meglio creare un super report da distribuire gratuitamente insieme ad una mail di auguri?

In oni caso ognuno di voi è libero di trarre le proprie conclusioni e di comportarsi di conseguenza.

Cosa ne pensate sull’argomento? aspetto i vostri feedback.

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