Basta, andò a finire che Cama Leonte, decisa a spuntarla con Porco Spino, andò a trovare O. Racolo, uno stregone vecchio bacucco, molto irascibile e di poche parole, che viveva in fondo ad un bosco, dentro una grotta. O. Racolo, sentito il caso, disse subito, con la sua vociona cavernosa:
“Cama, Cama
t’ama, non t’ama”.
Cama Leonte domandò: “Che vuol dire?”. E O. Racolo:
“Alla margherita
strappa le foglie
al Porco Spino
strappa le spine”.
A farla breve, il rimedio suggerito da O. Racolo era il seguente: avvicinarsi a Porco Spino nel momento in cui faceva la palla, e, come si fa con i petali della margherita, strappargli via via le spine, ripetendo: “M’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama”. Le spine, con quel ritornello, sarebbero venute via con facilità, proprio come i petali della margherita. E Porco Spino non avrebbe più potuto fare la palla. O. Racolo concluse: “Attenta, però, che, dopo, non avrà più spine! E Cama Leonte, alzando le spalle: “E che me ne importa? Mica gli voglio bene per le spine”.
Detto e fatto. Porco Spino va a brucare; Cama Leonte si precipita; Porco Spino fa la palla; Cama Leonte prende a strappargli le spine ripetendo: “M’ama, non m’ama”. Le spine, a quelle parole, vengono via con la massima facilità.
“M’ama, non m’ama”; alla fine , ecco Porco Spino del tutto privo di aculei, nudo come un verme in forma di palla. Allora, vedendo quella palla morbida color rosa confetto, Cama Leonte gridò: “Ma non è lui, non è lui, dovevi dirmelo. O. Racolo, che l’amavo perché aveva le spine, non è più lui e io non l’amo più!”.
O. Racolo disse con severità: “Sotto queste spine c’era il verme. Non lo sapevi questo? Adesso ama il tuo verme e lasciami in pace”.
E Cama Leonte: “Ahimè, ho capito troppo tardi che in realtà l’amavo perché aveva le spine”.
Allora Racolo domandò: “insomma lo vuoi sposare il tuo Porco senza spine, sì o no?”
“Assolutamente, no”.
Arrabbiatissimo, O. Racolo gridò: “E io ti punirò. D’ora in poi, dovunque ti poserai, prenderai il colore della cosa sulla quale ti posi, affinché tutti sappiano che sei una banderuola e cambi idea facilmente e non sei capace di amare nessuno perché via via puoi amare tutti”. Così dicendo, prese la rincorsa e diede un calcio nel sedere a Cama Leonte, scagliandola nel cielo. Ora, aveva piovuto e c’era un magnifico arcobaleno che andava da una parte all’altra dell’orizzonte e Cama Leonte, sbalzata su su fino all’arcobaleno, diventò via via, come aveva detto O. racolo, rossa, verde, azzurra, gialla, blu, lilla, bianca, marrone e così via e così via. Poi andò a cadere su un ramo di mimosa e diventò verde a palline gialle; dalla mimosa capitombolò su un roseto e si fece rosso fuoco; dal roseto atterrò su un’aiuola di panzé ed eccolo viola con tante screziature d’oro.
Da allora Porco Spino è diventato Porco ma senza spine, cioè il nostro comune maialetto. Ma i suoi fratelli porcospini hanno gli aculei e fanno la palla.
Quanto al camaleonte, bravo chi lo trova; perché prende il colore della cosa su cui sta posato e, per così dire, diventa invisibile. Per esempio, potrebbe essersi posato sui tuoi capelli e averne preso il colore e tu non te ne accorgi perché non lo vedi. A proposito, che colore hanno i tuoi capelli? Sono biondi? Neri? Castani? Rossi?
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