Quando parliamo di benessere, la maggior parte di noi ha un idea abbastanza precisa per definirlo. Per qualcuno sarà sinonimo di cucina sana, per altri di esercizio fisico o di sonno ristoratore e per altri ancora di relazioni appaganti. Se ci facciamo caso, solitamente, deputiamo sempre a qualcosa di esterno a noi il potere di migliorare il nostro benessere. E se invece il benessere fosse legato a qualcosa di interno a noi? E se fosse proprio il nostro cervello ad essere in grado di coltivare e mantenere un buon livello di benessere nel tempo?
Vivere bene è un’arte
Lo psichiatra fiorentino Roberto Assagioli, circa un secolo fa, affermava che il vivere bene è un’arte e come tutte le arti per poterne esserne padroni vanno praticate e allenate. Si può avere un talento, ma se non lo si coltiva rimarrà inespresso. Per il cervello è la stessa cosa. I circuiti cerebrali sono elastici e sensibili alle esperienze e proprio dal ripetersi di alcune esperienze che si sviluppano alcune abilità. Per esempio se vogliamo dipingere un quadro o suonare uno strumento musicale dovremo fare molta pratica ed è solo attraverso la pratica che possiamo migliorare. Allo stesso modo, possiamo considerare lo stare bene, il benessere, anch’esse abilità da migliorare con l’allenamento.
Le pratiche che migliorano il benessere
Le pratiche per migliorare il benessere non richiedono attitudini particolari o strumenti difficili da reperire. Tutto risiede al nostro interno. Anche perché alcune sono pratiche che esistono da più di duemila anni, molto semplici e contemplative e si possono praticare anche solo per pochi minuti. Se sono poi fatte regolarmente, con una certa costanza, portano a cambiamenti sistematici nel cervello. Vediamone alcune:
La Mindfulness
In termini psicologici Mindfulness significa “consapevolezza”. Di cosa? Consapevolezza dei propri pensieri, delle proprie sensazioni, delle proprie emozioni, dei propri comportamenti. È un modo di portare attenzione ai propri stati interiori in maniera accogliente e non giudicante. Negli ultimi 30 anni sono stati pubblicati, su varie riviste scientifiche specializzate, più di 3000 studi che ci confermano come in noi esiste la possibilità di sviluppare quelle capacità che ci permettono una vita più serena e autentica. Per ottenere questo serve solamente un po’ di pratica. Le ricerche affermano che il protocollo Mindfulness di 8 settimane di Jon Kabat-Zinn riduce significativamente lo stress percepito dalle persone apportando notevoli benefici nella qualità della vita di chi la pratica.
La Vipassana
È una delle tecniche più antiche di meditazione. È di derivazione buddista. La traduzione del termine Vipassana in lingua indiana Pali significa “vedere le cose in profondità, come realmente sono“. È una tecnica universale che può essere praticata da tutti. È un insegnamento laico, non caratterizzato da ideologie religiose, per cui può essere praticato da qualsiasi persona di credo, razza o religione. Questo perché la Vipassana si fonda sull’assunto che la sofferenza e le sue cause sono universali: nello stesso modo, la via per uscirne deve essere universale e accessibile a tutti.
La gentilezza amorevole
“Coltivare la gentilezza amorevole” o Metta Sutta è un’altra tecnica di derivazione buddista, ma che può essere adottata da chiunque laico o religioso che sia. Thích Nhất Hạnh, in un suo libro, descrive che dal praticare la gentilezza amorevole potremo ricevere numerosi benefici, come il dormire meglio, il non fare sogni spiacevoli, l’essere più concentrati, avere un viso più luminoso e aperto. La pratica della gentilezza amorevole può far aumentare anche le difese immunitaria e allo stesso tempo può aiutare a coltivare emozioni e relazioni sempre più positive.
La Gratitudine
Le persone che coltivano la gratitudine (vedi articolo) apprezzano ogni giorno che vivono, e che sentono come un regalo e non come un peso e comprendono che la loro vita viene resa possibile e semplificata grazie agli sforzi degli altri. Anche quando accade qualche evento negativo o avverso trovano ragioni e valori in grado di giustificarlo. Inoltre provano di frequente un senso di meraviglia e di stupore per ogni cosa che non danno quindi mai per scontata.
Per quanto tempo?
Per iniziare bastano davvero tre minuti di pratica meditativa al giorno o più volte al giorno per ottenere da subito dei benefici! Tre minuti è un tempo veramente accessibile a tutti. La cosa più eccezionale nel praticare con costanza è che si scoprirà che il benessere che queste pratiche inducono non è solo mentale, ma è anche biologico! Le ricerche ci dicono infatti che avvengono davvero dei cambiamenti nel cervello, arrivando a coinvolgere tutto il corpo fisico.
Dunque, cosa aspettate?! LET’S GO !!!
Per consulenze psicologiche, psicoterapia, seminari o altre richieste, puoi scrivere a Gioele D’Ambrosio oppure telefonargli al 339.7098160.