Come coltivare l'orto d'inverno. Consigli pratici
E’opinione comune che il periodo migliore per coltivare un orto siano i mesi tra la primavera e l’estate, e che d’inverno si debba lasciare l’orto a riposo. Questo perché il freddo invernale ostacola le coltivazioni. Tuttavia il clima sfavorevole è controbilanciato da molti altri fattori: l’assenza quasi totale dei voraci parassiti e un attacco più modesto delle erbe infestanti, come le minori cure da riservare agli ortaggi invernali compresa la scarsa necessità di irrigazione. In definitiva. gli ortaggi invernali sono più robusti e più facili da coltivare rispetto quelli estivi
Naturalmente l’estate offre una gamma più vasta di ortaggi coltivabili, ma anche quelli invernali non sono pochi né secondari dal punto di vista nutrizionale della resa. Mentre d’estate basta la distrazione di un paio di giorni in cui non si irrigano i fagiolini per perdere la coltivazione, o per ritrovarsi con le melanzane ridotte a un filare di scheletri erosi dalla dorifera, il grande spauracchio dell’inverno è il freddo.
Tuttavia, se dovessi dare un consiglio a chi deve cominciare, gli direi di farlo l’autunno seminando fave, piselli, cavoli, lattughe invernali e dotandosi del minimo indispensabile per proteggere le colture dal freddo: teli di tessuto non tessuto, o anche archetti metallici e telo PVC per allestire dei piccoli tunnel.
le fragole resistono ottimamente al freddo
Comunque dipende dalla zona. Se vivete in Alto Adige non vi conviene seminare assolutamente nulla senza disporre di una serra. Nelle zone simili alla Val Padana potete rischiare. Nelle coste e sulle isole, invece, rischiate pure e tenete a bada il termometro nelle nottate particolarmente limpide e stellate: sono quelle in cui il termometro potrebbe scendere sotto zero, e potreste avere bisogno di stendere qualche telo di tessoto non tessuto sulle coltivazioni.Ho pensato di raccogliere alcuni consigli utili per tutti, in questo piccolo vademecum dell’orto invernale
I cavoli in genere resistono al freddo. Più di tutti il Cavolo nero, o Cavolo toscano
1 - Considerate le temperature tipiche degli ortaggi
E’ inutile sfidare la natura cercando di coltivare a febbraio ortaggi che richiedono il sole di giugno. Per ogni ortaggio esistono due temperature che bisogna tenere d’occhio, La prima è la temperatura minima di germinazione. Stabilito in 25-30 °C quella della melanzana, non provate a seminarla quando la temperatura è di 10 gradi perché non nascerebbe affatto. La seconda temperatura è quella detta media di crescita: al di fuori di quell’intervallo la pianta arresta la crescita, quando è più bassa ma anche quando è più alta.
Ogni mese pubblico su questo blog una tabella con le semine, e per ogni ortaggio indico queste temperature. La tabella delle semine di novembre la potete vedere qui:
http://coltivarelorto.myblog.it/archive/2012/10/20/novembre-nell-orto-tabella-delle-semine-e-tecniche-di-protez.html
Anche le fave sono un tipico ortaggio invernale
2 – A seconda della zona, scegliete gli ortaggi più resistenti o abbastanza resistenti
Ecco una tabella con l’indicazione degli ortaggi MOLTO restential freddo, e di qoelli ABBASTANZA resistenti. I primi possono affrontare temperature fino a -5 °C e anche più, ma non continuativamente. I secondi possono affrontare una nottata a zero gradi fino a -2, con una protezione superficiale, ma non troppe nottate consecutive.
ORTAGGI RESISTENTI AL FREDDO Ortaggi MOLTO resistenti al freddo Ortaggi ABBASTANZA resistenti al freddo Aglio Barbabietola Asparago Bieta a coste o erbette Cardo Carciofo Cavolo di Bruxelles, Cavolo Cappuccio, Caviolo Verza o di Milano, Cavolo nero o Cavolo penna o Cavolo Toscano Carota Fava Cavolfiore Fragola Cavolo broccolo Pisello Cicoria Porro Cima di rapa Radicchio Cipolla Rapa Finocchio Spinacio Indivia Lattuga Ravanello Rucola Sedano Valeriana | ||
TECNICHE DI PROTEZIONE DAL FREDDO IN UN PICCOLO ORTO 1 Pacciamatura. La pacciamatura con telo nero ha lo scopo di catturare e mantenere il calore del terreno. Oltre ciò, diminuisce l’aggressione delle erbe spontanee. Una pacciamatura meno efficace ma utile per alberi e piante perenni si può ottenere accostando alla base delle piante foglie secche, trucioli, cartone, carta di giornale o altro materiale. 2 Tunnel di materia plastica Si realizzano con archetti di filo di ferro abbastanza robusti (diametro minimo 3 mm) infissi nel terreno e ricoperti da telo plastico. Il telo più usato è quello in polietilene, che però degrada rapidamente, Un telo più resistente è il PVC (cloruro di polivinile) che limita la condensa. Infine esiste il telo EVA, cioè Etile Vinile Acetato che costa più caro ma può durare ed essere riutilizzato per diversi anni. Lo spessore ideale del telo di copertura è di 0,20 mm al nord e nella zona appenninica, 0,10-0,15 nrl resto della penisola. 3 Coperta di TNT (tessuto non tessuto). Rappresenta un rimedio provvisorio ma abbastanza efficace. 4 Barriere antivento Vanno costruite ai bordi delle coltivazioni, mantenendole basse per non togliere luce solare. | ||
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