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Come combattere la ritenzione idrica

Creato il 11 luglio 2013 da Naturopatiablog @NaturopatiaBlog

Un tema tanto caro soprattutto alle donne, l’accumulo di liquidi in eccesso, quindi non necessari, nell’organismo: la ritenzione idrica. La domanda ricorrente è: cosa devo mangiare per per drenare i liquidi ed eliminare quel gonfiore addominale e non solo?

ritenzione idrica, gonfiore adominale, cause ritenzione idrica, combattere ritenzione idrica, ritenzione idrica rimedi, naturopatia, rimedi naturali ritenzioneLe cause della ritenzione idrica possono essere molteplici e, di fatto, per ognuno bisognerebbe prima capire qual è la causa che determina questo fenomeno prima di selezionare i rimedi per combatterlo. La regolazione del bilancio idrico, infatti, è molto complessa, entrano in gioco molti fattori, come gli ormoni, gli ecosanoidi, diversi fattori ambientali, la dieta, ma anche per esempio la temperatura. Tutto questo si intreccia con la necessità dell’organismo di gestire l’equilibrio idrosalino, il bilancio acido–base, la pressione arteriosa, i gradienti elettrochimici, le concentrazioni nel plasma delle diverse sostanze, e allora scatta tutto un gioco di priorità in cui il nostro organismo deve scegliere quale sia la più importante, e nell’ambito di questo meccanismo le due cose che spesso vengono “sacrificate”, nel tentativo di mantenere un equilibrio, sono il volume e la pressione del sangue. Le due cose vanno insieme perché maggiore volume significa maggiore pressione e viceversa.

Le possibili cause della ritenzione idrica

Il maggior volume del sangue determina un tipo di ritenzione idrica, viceversa si ha disidratazione, ed entrambe sono situazioni ovviamente da evitare. La ritenzione idrica non avviene solo nel sangue ma anche nelle cellule, soprattutto nello spazio interstiziale tra le cellule, e l’accumulo di liquidi in questo spazio cellulare si chiama “edema”. Le cause, come abbiamo detto, possono essere molteplici, ad esempio alcuni tipi di farmaci, molte patologie a carico del sistema cardiovascolare, dei reni e del fegato.

Anche il ciclo mestruale causa, quasi sempre ritenzione idrica  (e noi donne lo sappiamo bene) sempre a causa di sbilanci ormonali. Ma anche una nutrizione inadeguata, ad esempio una mal nutrizione proteico-energetica, può portare a edema e ascite, con accumuli di fluidi in eccesso, soprattutto gonfiore addominale. Il sovrappeso e l’obesità tendono ad associarsi ad accumulo di liquidi, l’ipertensione causa edema, e la dieta può aiutarci a controllare questa causa.

Anche la carenza di vitamine, come la vitamina C, la A, e minerali come lo zinco, il rame, che sono coinvolti nella sintesi e nella maturazione del collagene necessario per conservare capillari resistenti, sono necessari affinché questi non perdano fluidi in maniera anormale, fluidi che vanno poi a depositarsi nella linfa causando edema e gonfiore.

Anche le intolleranze e le allergie, soprattutto quelle alimentari, ed in generale uno stato pro-infiammatorio possono causare ritenzione idrica, poiché il corpo cerca di diluire con maggiori liquidi sostanze come allergeni o tossine di vario tipo, che ritiene nocivi per l’organismo.

Nelle persone in buona salute, di solito, una lieve ritenzione idrica è dovuta ad un cattivo funzionamento della circolazione periferica, soprattutto nelle gambe. Questo fenomeno si aggrava soprattutto con l’arrivo della primavera e dell’estate, quindi con il sopraggiungere del caldo e se ci esponiamo al sole nelle ore più calde della giornata. Infatti durante un’esposizione selvaggia, si dilatano i capillari periferici, e si abbassa la pressione nelle gambe, la circolazione rallenta, il sangue fa più fatica a risalire verso il cuore, anche per effetto della gravità, e il risultato è maggior gonfiore alle gambe.

Rimedi contro la ritenzione idrica

Per combattere la ritenzione idrica che causa gonfiore delle gambe dovuto a cattivo funzionamento della circolazione periferica:

  • bagnate le gambe spesso in acqua fresca, magari massaggiandole con l’erogatore della doccia, o, se siete al mare, camminate nell’acqua, mantenendo il livello ad altezza coscia: così fate ginnastica, riattivate la circolazione e abbassate la pressione, facendo contrarre il circolo capillare, senza contare che l’acqua e il movimento tonificano la pelle e i muscoli, e l’acqua del mare agisce, per osmosi, eliminando i liquidi in eccesso dal corpo.
  • massaggiate le gambe ogni volta che potete, o quando ne sentite la necessità,partendo dai piedi e le caviglie, con movimenti circolari, magari con l’ausilio di una crema rinfrescante e drenante, e tirate su le gambe per favorire il ritorno del sangue verso il cuore e la ridistribuzione dei liquidi nel corpo.
  • fate ginnastica, flettendo i piedi, le caviglie, e un po’ di pedalate di “ bicicletta”, che sono una mano santa per la riattivazione del micro-circolo, ma anche per quello venoso, soprattutto per chi soffre di varici e capillari fragili. Non dimentichiamo che la sedentarietà, o stare per molte ore in piedi senza muoversi, aggravano, per una questione di gravità, la ritenzione di liquidi, soprattutto nella parte inferiore del corpo: muovetevi ogni tanto, magari provando a flettere le gambe, da seduti o in piedi, per qualche minuto. Sgranchirsi, fare un po’ di stretching, rompere in qualche modo la posizione statica del corpo, almeno una volta ogni ora, aiuta a riattivare la circolazione.
  • no a bagni e docce troppo caldi, meglio finire con un getto di acqua più fresca per aiutare la ginnastica vascolare.

Per quanto riguarda la ritenzione idrica provocata dall’alimentazione possono esserci cause puramente legate alla dieta:

  1. la prima è l’eccesso di sodio:q uesto trattiene acqua nel sangue e liquidi nei tessuti impedendone lo smaltimento, quindi la prima cosa da fare è ridurre la quantità di sale nella dieta, ed evitare di mangiare cibi, soprattutto industriali, che contengono grandi quantità di sodio di cui non siamo consapevoli. In questo caso, per combattere la ritenzione idrica, giusto sarebbe seguire una dieta iposodica, bevendo acqua oligominerale o minimamente mineralizzata, bere infusi o succhi (naturali), che sono isotonici e che consentono quindi di diluire il sodio nel sangue, e che aiutano ad eliminare i liquidi attraverso le urine. Altra strategia è quella di assumere più potassio, che ha un effetto opposto del sodio, aumentando il consumo di frutta e verdura che ne contengono: banane, avocado, sedano, asparagi, ma anche mandorle ecc….
  2. la seconda è l’abuso di zuccheri e farinacei raffinati: brioche, biscottini, yogurt zuccherati ecc. e l’accumulo di zuccheri in eccesso rispetto al fabbisogno energetico favoriscono la ritenzione idrica perché libera acqua e la trattiene perché lo zucchero (il glicogeno delle riserve) coordina sia l’acqua nelle cellule che la trasformazione del glicogeno nei grassi, e i picchi di insulina determinati dall’assunzione degli zuccheri danno una spinta a tutti questi processi, ed è per questo motivo che vanno prediletti i cereali integrali, piuttosto che quelli raffinati, e tutti i cibi con basso indice insulinemico. Una strategia sarebbe quella di abbinare i cibi con tasso glicemico più alto con fonti di fibra, verdure o proteine per abbassare il carico glicemico e quindi l’effetto sull’insulina, che, ricordiamo dovremmo sempre cercare di non far aumentare più di tanto.

Le raccomandazioni sono sempre le stesse: tanta frutta e verdura, soprattutto frutti rossi, anche con la buccia, quando è possibile, cereali integrali, legumi, frutta secca e semi oleosi.

Rimedi naturali per tutti contro la ritenzione idrica

Al di là di queste raccomandazioni imprescindibili, ci sono poi alcuni piccoli accorgimenti che possiamo utilizzare per aiutare il corpo a drenare i liquidi e combattere la ritenzione idrica. Ci sono alcuni cibi ed erbe, infatti, che hanno un effetto moderatamente diuretico e che si possono immettere nella dieta. Ad esempio:

  • gli asparagi, che contengono uno specifico alcaloide diuretico
  • il tarassaco o dente di leone, può essere mangiato fresco o in insalata o sotto forma di infuso
  • l’ananas, fresco oppure sotto forma di infuso, facendo bollire la buccia dell’ananas in acqua per 5 minuti, oppure anche acqua e limone fresco, o come infuso facendo bollire la buccia (possibilmente biologica)
  • l’ortica, la borragine, o la malva, fresche o in infuso,
  • i fiori di ibiscus, i carciofi, l’anguria, il melone, il cetriolo, la caffeina, quindi il caffè o il tè , o ancora il prezzemolo…..

Sicuramente ce ne sono altri che non ho menzionato, ma in sostanza, a parte questi cibi furbi, l’importante per combattere la ritenzione idrica è seguire le poche regole fondamentali accennate prima:  limitare l’assunzione di sodio, pochi zuccheri, tagliare le bevande zuccherine, i cibi ricchi di sale (patatine e snack industriali), limitare i farinacei, soprattutto se raffinati e soprattutto se mangiati da soli, senza proteine grassi e fibre, mangiare cibi ricchi di potassio, bere a sufficienza acqua oligominerale, non farsi mancare frutta e verdura, qualche infuso o cibo diuretico, non essere troppo sedentari, ma muoversi, soprattutto mobilizzare quanto più è possibile le gambe.

Non riesci a combattere la tua ritenzione idrica?

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