Magazine Maternità
Quasi ogni giorno organizzo per il pulcino qualche attività creativa, un progetto artistico, un gioco educativo. Altre volte lascio che sia lui ad indicarmi cosa fare perchè la sua fantasia è la mia principale maestra.In tutto questo, oltre al gioco, ogni giorno ci sono i quotidiani impegni da portare avanti. Lavatrici da far partire, panni da stendere, stoviglie della colazione da lavare, casa da rassettare. C'è da fare la spesa e c'è comunque e sempre da cucinare.
L'intento di questo post è quello di condividere con voi qualche trucco che generalmente uso per conciliare l'insostituibile tempo da dedicare al gioco con il mio bambino con tutti gli incombenti e spesso improrogabili lavori casalinghi. Che non si sa mai, magari dovesse tornare utile anche a voi!Naturalmente lungi da me la presunzione di esporvi la questione come fossi un'esperta da manuale. Quelli che vi presento di seguito sono semplicemente i miei rozzi tentativi di far funzionare le cose... :-)
Il primo grande consiglio che vorrei darvi è: delegare, delegare, delegare il più possibile! Non il gioco s'intende, ma tutte le altre noiose rogne!Io il gesto di delegare me lo sogno anche di notte considerato che per me è praticamente una chimera!Le nonne vivono lontane da noi, mia sorella e mio cognato hanno già due bambini a cui badare ed il mio compagno di vita ritorna a casa da lavoro ogni sera sul tardi e quindi anche per le cose più semplici posso fare affidamento solo su me stessa. Pare brutto, però quando mia suocera viene a farci visita per qualche giorno direttamente dalla Calabria io non mi tiro indietro e su suo desiderio le lascio far fare tutto quello che vuole! Donne del sud... meravigliose loro!!!
Nell'ipotesi invece in cui non ci sia nessuno che possa anche parzialmente farsi carico di alcuni impegni, le soluzioni che ho individuato sono esattamente due:
Opzione n. 1: fare il minimo indispensabile e rimandare tutto quello che si può rimandare ad un secondo momento!Questa soluzione permette di avere tantissimo tempo a disposizione per il gioco, tuttavia è abbastanza complessa perchè richiede alla base una fortissima organizzazione supportata da una sana dose di menefreghismo ed indulgenza verso se stessi (sperando che questa l'abbiano anche gli altri componenti della famiglia!).Il secondo momento può essere dopo oppure può essere un altro giorno o in altri giorni (se la soluzione viene ripetuta più volte consecutivamente). Il dopo significa spostare tutto alle ore tarde della notte (sempre se riuscite a tenervi ancora in piedi). Il un altro giorno invece traspone nel medio termine l'impegno che però così tende pericolosamente ad accumularsi con gli altri!Partendo dall'indispensabile, ossia dalla preparazione dei pranzi e delle cene, vi rimando al mio personale "Corso di sopravvivenza per donne/mamme che non possono o semplicemente non vogliono perdere troppo tempo in cucina".Per le lavatrici prima di rimandare assicuratevi che ci siano almeno un paio di cambi puliti per i giorni successivi. A stirare almeno personalmente non ci penso più da una vita! Per rassettare casa o per l'ordine fate prima a tapparvi gli occhi o girarvi semplicemente dall'altra parte!
Opzione n. 2: trasformate il lavoro in un gioco!Il mio mito (Mary Poppins) diceva: "In tutto ciò che devi far il lato bello puoi trovar. Lo troverai e... Hop! Il gioco vien! Ed ogni compito divien più semplice e seren dovrai capir che il trucco è tutto quiiiiii!"A parte l'approccio positivo che aiuta in ogni circostanza, provo a spiegarvi meglio. Se un lavoro casalingo lo prendo solo come impegno individuale e certo che è una rogna! Risulta pesante, noioso e fuorviante rispetto all'obiettivo "dedicare tempo al mio bambino per il gioco". Però se questo stesso impegno viene condiviso con il bambino stesso che ne diventa protagonista, giocatore in prima linea... ecco che hop... il gioco vien!
Ed in fin dei conti la Signora Montessori anche se forse per finalità più semplicemente educative e formative non consigliava le stesse cose? Esercizi di vita pratica li chiamava!Bene, aiutare la mamma nel fare le lavatrici, stendere i panni, riordinare la casa, lavare le verdure e cucinare sono esattamente esercizi di vita pratica. Questi per i bambini sono giochi!Ed è così da quando è piccolo! Davide è sempre stato coinvolto in tutte le mie attività casalinghe per cui oggi se gli propongo un gioco classico ma nel frattempo mi dedico ad altro lui molla tutto, mi raggiunge e chiede di essere coinvolto in quel che faccio!
Bene! Questa io penso che sia la soluzione migliore! Unici requisiti indispensabili: voglia di fare, calma interiore e pazienza. Un bimbo è sempre un bimbo. Per lavorare con lui occorre rallentare, spiegare, far uscire da una zuppa un sorriso! Magari nel mentre si potrebbe incontrare qualche incidente di percorso... meringhe che non escono fuori perchè i tuorli vengono versati nelle chiare montate a neve, insalate salate, secondi poco raffinati... Ma che volete farci... il gioco è anche questo qui!
E voi non è che avete qualche altro trucco o stratagemma da suggerirmi? Nella vita non si finisce mai di imparare! ;-)
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