L’alopecia femminile è una patologia che può colpire le donne in qualsiasi periodo della loro vita, ma può verificarsi, in special modo, in seguito alla menopausa a causa di scompensi ormonali, questi però, come può essere facilmente intuibile, non sono di certo l’unica causa della perdita dei capelli infatti questa triste condizione può derivare anche da fattori ereditari, ambientali, sindrome dell’ovaio policistico, insufficienza di vitamina B, ferro, magnesio, zinco, diete poco bilanciate, ecc.
Naturalmente è possibile prendere anche farmaci e integratori che favoriscono l’innalzamento del livello degli ormoni femminili e perciò sollecitano la ricrescita dei capelli, tra i farmaci che è possibile assumere troviamo la finasteride e i fitosteroli, i quali spronano la 5- alfa reduttasi di tipo 1 che impedisce la produzione di DHT, cioè dell’ormone androgeno che provoca la riduzione del bulbo pilifero.
Una delle eccellenti cure che favoriscono il blocco dell’alopecia femminile, può essere la stimolazione delle cellule staminali e della matrice extracellulare, ciò accade con l’ausilio di evoluti test biologici indispensabili per gettare le basi per una cura personalizzata per ogni paziente, considerando lo stadio della patologia, le cause, ecc. Tale cura servirà per poter stimolare le cellule genitrici di follicoli capillari.
Grazie all’incremento incessante della medicina, la calvizie è divenuta una patologia che può essere curata grazie all’attivazione delle terapie più diverse, o invece, in ultima analisi, attraverso l’autotrapianto. Questo viene spesso considerato come l’ultima carta da giocare, la soluzione ultima da adottare se le cure e le varie terapie non dovessero dare i risultati sperati. Questa operazione consta nell’asportazione di una striscia di pelle comprendente bulbi capillari dinamici che viene spostata nella zona glabra della testa. Anche le tecniche di autotrapianto si sono evolute nel tempo, permettendo ai medici di essere più precisi e minuziosi possibile, evitando così anche la perdita di alcuni bulbi capillari durante l’operazione.
La perdita dei capelli per una donna significa anche scomparsa di una parte della sua femminilità ed è per questo che è molto più difficoltoso accogliere questa condizione di quanto non lo sia per un uomo.