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Come costruire la propria presenza social in 5 passi

Creato il 13 gennaio 2012 da Marketing_passion @armastropierro

Come costruire la propria presenza social in 5 passi

Come costruire la propria presenza social in 5 passi Buoni pro­po­siti per il 2012? Far diven­tare i social media parte inte­grante della pro­pria stra­te­gia di mar­ke­ting con cin­que sem­plici dritte che vi ripro­pongo qui sotto. 1– Dif­fon­dere ovun­que il pro­prio brand
Non pen­sare solo a Face­book o Twit­ter. Goo­gle + e Lin­ke­din sono stru­menti altret­tanto impor­tanti anche se non suf­fi­cienti. È neces­sa­rio, infatti, sfrut­tare ogni col­le­ga­mento dispo­ni­bile a siti web di asso­cia­zioni pro­fes­sio­nali in qual­che modo legate alla pro­pria azienda, creando scambi di link che aiu­tino ad accre­scere la pro­pria cre­di­bi­lità sia verso poten­ziali clienti che con i motori di ricerca. 2– Costruire, mese per mese, un piano stra­te­gico che abbia obiet­tivi defi­niti
Ossia, defi­nire punti pre­cisi per rag­giun­gere gli obiet­tivi che ci si è pre­po­sti attra­verso l’uso dei social media.
Si vuole offrire assi­stenza ai con­su­ma­tori, aumen­tare le ven­dite, incre­men­tare le visite al pro­prio sito, o com­bi­nare le tre cose insieme? Biso­gna allora pia­ni­fi­care una stra­te­gia men­sile che risponda a que­ste esi­genze, asse­gnando a ogni step risorse ade­guate. Se, per esem­pio, si vuole un incre­mento nelle ven­dite attra­verso Face­book, Lin­ke­din e Twit­ter il primo passo con­si­sterà nel fare si che la pro­pria forza ven­dita sia com­pe­tente all’uso. 3– Sce­gliere come misu­rare i risul­tati
La pia­ni­fi­ca­zione diventa com­ple­ta­mente inu­tile senza la misu­ra­zione dei risul­tati otte­nuti. Per que­sto vi sono stru­menti come Goo­gle Ana­ly­tics e altre piat­ta­forme che accor­rono in soc­corso della gestione come Hoo­tsuite.
Ana­ly­tics per­mette di moni­to­rare, gra­tui­ta­mente, le entrate uni­che al pro­prio sito con det­ta­gli sulle pagine, sul tempo di let­tura, sulla pro­ve­nienza geo­gra­fica e altre spe­ci­fi­che tra cui moni­to­rare la quan­tità di accessi dai social media. Inol­tre Goo­gle ha recen­te­mente rin­no­vato Ana­ly­tics per­met­tendo di inclu­dere i dati di rile­va­mento in tempo reale.
Hoo­tsuite, al con­tra­rio, è uno dei migliori stru­menti per la gestione simul­ta­nea di una plu­ra­lità di account social, fino a 5 solo con la ver­sione free. 4 – Non temere l’outsourcing
Sia per una pic­cola che per una media impresa, le per­sone che vi lavo­rano costi­tui­scono una risorsa pri­ma­ria. È bene, però, lasciare il per­so­nale che dovrebbe dedi­carsi alle ven­dite o del ser­vi­zio clienti all’occupazione per cui è stato assunto senza volerlo impie­gare nella gestione dei social media. Per que­sta atti­vità è bene affi­darsi a risorse esterne.
Tut­ta­via, nell’assunzione è impor­tante affi­darsi a per­sone refe­ren­ziate e cono­sciute, per­ché è troppo sem­plice auto­de­fi­nirsi con­su­lenti social. Infor­ma­tevi sui can­di­dati e chie­dete loro per quali aziende hanno lavo­rato, quali sono stati i risul­tati otte­nuti e come sono stati misurati. 5– Inte­grare i pro­pri account social a stru­menti car­ta­cei tra­di­zio­nali
Per­fe­zio­nati e lan­ciati i vari pro­fili, è impor­tante assi­cu­rarsi che gli account di pagine Face­book, Twit­ter, Lin­ke­din e Goo­gle + ven­gano aggiunti a biglietti da visita azien­dali, bro­chure, volan­tini e altro mate­riale stam­pato, oltre che al sito web prin­ci­pale e su qual­siasi altro spa­zio in rete che la pro­pria azienda potrebbe gestire, uti­liz­zare o con cui potrebbe collaborare. 
fonte: marketingarena.it

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