INTRODUZIONE:
Benvenuti ad una nuova puntata sulla rubrica dedicata alla costruzione della stampante 3D. Nella puntata N°1 parlavamo delle cose essenziali che c’è da sapere a proposito del progetto RepRap ( Link ), oggi invece, andremo più a fondo, ovvero, cercheremo di capire quanti tipi di macchinari esistono e come scegliere quale è il più adatto per ognuno di noi.
Prima di procedere però vorrei consigliarti un glossario in cui vengono definiti tutti i termini, che, se ti stai addentrando in questo mondo incontrerai molto spesso. GLOSSARY
OPZIONI:
Se sei ancora alle prime armi, molto probabilmente chiunque ti dirà che il progetto migliore da seguire è quello di una Prusa Mendel (se vuoi un volume ampio) o una Huxley (se non ti serve un grande piatto di stampa), se invece hai già più praticità puoi divertirti con qualche progetto più complicato.
Ma per rispondere alla domanda iniziale “che modello scelgo per iniziare?”, dobbiamo analizzare alcune caratteristiche per poi farti rendere conto quale opzione e più adatta alle tue esigenze.
AREA DI STAMPA :
Le dimensioni più comuni sono 200x200x200 (mm), per la prima stampante di sicuro è la scelta migliore visto la grande disponibilità, i costi contenuti e comunque un’area di stampa molto generosa. Volendo c’è la possibilità di adattare le dimensioni, ma i costi insieme alla difficoltà di progettazione renderebbero difficile la vita a chiunque ci provasse, comunque, una volta realizzata la prima stampante standard potrai tranquillamente stamparti i pezzi per una stampante con un area maggiorata.
VELOCITA’ DI STAMPA :
Questo parametro dipende da più fattori, come una buona struttura o dei motori più potenti, ovviamente le oscillazioni e le vibrazioni (causate sopratutto dalle masse in movimento) sono proporzionali alla velocità di stampa, infatti, aumentando una aumenta anche l’altra. Quindi un buon compromesso tra componenti rigide (non barre filettate per esempio ma trafilati o panelli lavorati al laser) e velocità moderata possono comunque portare a degli ottimi risultati.
AUTO COSTRUZIONE :
Premetto che recuperare motori od altri elementi da vecchie stampanti non è semplicissimo e lo consiglio solo a chi è esperto di elettronica ed elettrotecnica. Qui la difficoltà maggiore è reperire alcuni materiali che non si trovano nelle comuni ferramenta. I modelli con componenti più semplici da reperire sono: Prusa, Wallace, Mendel.
Di seguito l’elenco del materiale che vi consiglio di comprare nei siti specializzati ed a seguire quello recuperabile nelle comuni ferramenta:
- Parti plastiche (su ebay o shop)
- Elettronica e motori (su ebay o shop)
- Pulegge e cinghie (negozi specializzati)
- Manicotti lineari, cuscinetti a sfera, barre rettificate (negozi specializzati)
- Barre filettate
- Bulloneria varia
QUALITÀ DI STAMPA:
Anche la qualità finale dell’oggetto dipende da un’infinità di fattori. Per arrivare ad una buona qualità bisogna conoscere bene tutti i parametri che sono presenti nel firmware o Slicer che andremo a utilizzare, avere un estrusore di buona qualità che non si sottopone facilmente a sbalzi di temperatura, cercare di comprare cuscinetti di qualità certificata per diminuire al massimo gli attriti, cercare un compromesso tra velocità e qualità che si vuole raggiungere, e non meno importante calibrare bene il firmware, perché un numero di passi sbagliato può portare a degli errori nel pezzo stampato.
SOLDI:
Le cifre più importanti che si spendono generalmente non superano i 400-700 euro. Poi tutto dipende dai materiali che si vuole usare e da elementi aggiuntivi (Esempio: continuatore elettrico per dare corrente continua ai motori). Però non sempre dei costi minori portano dei risultati migliori, infatti, consiglio vivamente di investire più soldi per avere poi un progetto completo e non scadente o di pessima fattura, anche se si può comunque scegliere di sostituire delle componenti costose come i cuscinetti lineari lm8uu con dei manicotti, ma ovviamente questo spetta a voi decidere, in base alle vostre esigenze e conoscenze.
TEMPO:
Se non avete tempo da perdere, il kit è una scelta obbligata. Altrimenti preparatevi a molte ore di studio sulla wiki e nei forum; ricordo che la RepRap non è un prodotto professionale e che ci vuole una continua manutenzione e molto amore.
Dopo questa infarinatura di base su tutte le caratteristiche di cui bisogna tener conto, potete scegliere il vostro progetto andando su questo link http://reprap.org/wiki/RepRap_Options, in cui sono presente tutte le stampanti open source finora inventate o messe a disposizione.
Danilo Gigantelli