Sì, è vero. Il Web è morto. Non è che le persone non usano Internet… è che gli utenti si stanno allontanando dall’ambiente “Web” basato su browser orientandosi sempre più nel mondo mobile “app-centrico”.
Ad esempio Instagram è stata a lungo una vera forza in ambito sociale, ma sono passati anni prima di avere anche un’interfaccia basata sul Web. Tutto il suo modello era, infatti, basato sull’app mobile, il sito era praticamente secondario.
La morale: il Web è davvero morto, lunga vita al mobile. Ciò significa che tutte quelle ore che abbiamo passato ad affinare le abilità HTML e CSS sono state vane? Ormai l’unica cosa che conta è quella di essere in grado di creare app per iOS Android e Windows Phone che siano funzionali e coinvolgenti.
Ma questo non (necessariamente) significa che seguire un corso per la programmazione di app. Sono stati resi disponibili molti strumenti che permettono a chiunque di creare un prodotto con un linguaggio che poco ha a che fare con la programmazione (se poi possediamo anche capacità di programmazione, allora abbiamo la possibilità di fare qualcosa di veramente unico).
In questo articolo vediamo una serie di servizi di terze parti in grado anche di gestire il processo di invio dell’app ai vari store: Google Play di Android, App Store di Apple o l’app store di Windows. Iniziamo con una panoramica di base di ogni ambiente per passare poi ai vari dettagli.
iOS
Mentre Android è il più grande dell’ecosistema, iOS è nel bel mezzo di un ritorno impressionante. E se si vuole fare cassa, i soldi, gli utenti iOS hanno dimostrato che sono molto più predisposti a spendere soldi su app. Prima di iniziare, si dovrebbe anche sapere che Apple ha scelto una politica molto più rigorosa e stringente sul suo store rispetto a quello di Google o a quello di Microsoft. In pratica bisogna seguire le regole di Cupertino.
In primo luogo, bisogna iscriversi all’iOS Developer Program, che richiede un’iscrizione a pagamento di $ 99 / anno (ci sono diversi livelli per le imprese e l’istruzione). Se non si utilizza uno strumento di sviluppo di terze parti, è necessario scaricare XCode , l’IDE ufficiale (Integrated Development Environment) per iOS e ambienti Mac, dall’App Store del Mac. Non è necessaria alcuna conoscenza di programmazione per utilizzare Xcode, ma certamente può aiutare.
Il linguaggio principale in cui le app iOS sono scritte è il linguaggio di programmazione Objective-C, possiamo trovare un tutorial qui. L’anno scorso, Apple ha introdotto un linguaggio molto meno tecnico detto Swift da utilizzare insieme ad Objective-C.
Apple fornisce un tutorial di base sull’utilizzo di XCode qui e inoltre offre anche una ulteriore suite di strumenti che ci aiuteranno a testare, distribuire e monetizzare la nostra applicazione.
Dopo che la nostra applicazione è sviluppata e testata, è necessario inviarla per ottenere la revisione e l’ok da parte di Apple prima che venga inclusa in App Store. La posizione ufficiale di Apple è che “i tempi di revisione possono variare per ogni app.”.
Se la nostra applicazione è per qualche motivo rifiutata (un lungo elenco di linee guida di Apple è disponibile qui), è possibile presentare ricorso all’ “App Review Board.” Ma alla fine, Cupertino ha sempre l’ultima parola.
Android
Per inviare le applicazioni direttamente al Google Play, è necessario registrarsi qui in modo da ottenere un account di Google Play Developer, che ci costerà $ 25 una tantum. L’invio di applicazioni per il Google Play è un’attività molto meno rigorosa rispetto a quella dell’App Store di Apple. Una volta presentata, infatti, dovrebbe essere disponibile in un paio d’ore.
Se si desidera una panoramica del servizio, Google offre una bella guida step-by-step di formazione per gli sviluppatori in erba.
La prima cosa da fare è scaricare Android Studio. Anche se sono disponibili molti IDE, Studio è quello ufficiale di Android ed è disponibile per il download su Windows, Mac o Linux. Se si vuole progettare per Android, potrebbe aiutare la conoscenza del linguaggio di programmazione Java. Anche se non è l’unico linguaggio attraverso il quale sono costruite le app Android, è comunque quella fondamentale. Android Studio ci dà la possibilità di sviluppare, testare e monetizzare la nostra applicazione. Una volta che abbiamo sviluppato e testato la nostra applicazione, possiamo pubblicarlo dalla Google Play Developer Console.
Windows Phone
Windows è di gran lunga il più piccolo ambiente di sviluppo mobile; Microsoft tenta comunque di colmare il distacco con gli altri grazie all’integrazione fra desktop, mobile e tablet attraverso Windows 10. Il tempo ci dirà se questa strategia avrà successo.
Per una panoramica del processo di sviluppo, Windows Phone ha una buona guida allo sviluppo disponibile qui. In primo luogo, è necessario registrarsi per ottenere un Windows Developer Account di sviluppatore di Windows e pagare una tassa di 19 dollari una tantum.
Sarà necessario utilizzare Microsoft Visual Studio per sviluppare le applicazioni. Windows Phone, così come le normali app, sono scritte in diverse linguaggi tra cui C# o C ++ con XAML, C ++ con DirectX e JavaScript con HTML / CSS.
Se vogliamo effettuare test sul nostro dispositivo, si dovrà registrarlo come dispositivo di prova (test device), anche se ci sono diversi emulatori di Windows Phone da utilizzare per lo stesso scopo. Una volta completata la fase di test, possiamo semplicemente pubblicare l’app sullo store di Windows Phone.
Microsoft ha anche creato una suite di sviluppo sotto forma di Windows App Studio, che consente a chiunque con un account Microsoft la creazione di una app multipiattaforma con pochi clic. E stavolta non è necessario conoscere alcun linguaggio di programmazione.
In nostro aiuto…
Vi sentiti sopraffatti? Ma no, viviamo nell’era dell’informazione, quindi ci sono un sacco di risorse facilmente accessibili. Se siete in cerca di aiuto su uno di questi IDE, in rete possiamo trovare tante guide utili e forum (e anche tonnellate di riferimenti visivi per tutto YouTube).
In aggiunta, ci sono una serie di programmi software di terze parti specificamente progettati per i non programmatori e non sviluppatori. Ciascuno ha un set particolare e unico di offerte, tra cui il costo. Quindi è importante confrontare le tante opzioni disponibili prima di scegliere.
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