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Questa settimana per la serie Impara a Cucire, parlerò di uno dei pochi tessuti specializzati che uso: il PUL.
PUL (che pronuncio “pull” anche se dovrebbe venire pronunciato come l’acronimo che è: “P-U-L”) sta per Polyurethane Laminate. In un linguaggio normale, sarebbe un tessuto che è laminato sul rovescio. Ci sono altri tipi di tessuti laminati, tipo la cerata, ma le differenze principali sono:
- PUL è un tessuto normale che è stato laminato successivamente, diversamente dalla cerata che è stata prodotta già plastificata.
- Il lato plastificato di PUL è il rovescio, non il diritto, in modo che venga nascosto.
- La laminazione del PUL è flessibile e traspirante, e quindi è utile per prodotti che si indossano.
Come ho già detto, si può laminare praticamente qualunque stoffa, anche quelle elastiche perché anche la laminazione è elastica. Di solito si trova più frequentemente il PUL di interlock di poliestere, che è molto elastico. Meno frequentemente si trova il PUL di cotone tessuto, o anche di altri tessuti speciali, tipo il Minky. Esiste anche il “sandwich PUL”, che sarebbe uno strato di PUL tra due strati di tessuto non laminato, ed è utile se vuoi nascondere completamente il PUL, ma non l’ho mai usato io.
La laminazione può essere o 1 o 2 mil. In teoria, 2 mil è più resistente e 1 mil drappeggia meglio, ma onestamente non noto molta differenza fra le due (secondo me, il tessuto di base crea più differenze), e sono ugualmente impermeabili.
Non ho mai visto il PUL in un negozio fisico, ma sicuramente ce ne sarà qualcuno che lo vende. Si trova piuttosto facilmente nei negozi online se cerchi tra siti sulla produzione di pannolini lavabili o su Etsy.
Quando si usa il PUL? Le sue qualità flessibili e traspiranti lo rende perfetto per qualunque tipo di prodotto impermeabile che si indossa, ad esempio i pannolini lavabili, gli assorbenti lavabili, le mutandine impermeabili o le coppette lavabili, perché, diversamente da altri tessuti laminati, il PUL permette che l’aria entra fino alla pelle. Si usa spesso il PUL anche per cucire le wet bags (borse impermeabili) e i tappetini portatili per il cambio del pannolino, anche se non si indossano, perché la flessibilità del PUL permette che venga piegato bene.
Il PUL è un tessuto speciale e bisogna considerare diverse cose quando si prepara e si cuce. Continua a leggere per alcune regole essenziali! (A proposito, queste regole valgono anche ad altri tessuti laminati.)
Regola n°1: Limita i fori di spilli e aghi in PUL!
Quando infili un ago o uno spillo nella maggior parte dei tessuti e poi lo togli, di solito non lascia un foro che si nota molto. Si dice che “guarisce”. La laminazione del PUL previene che guarsice dalla foratura di spilli o aghi. Quindi non solo lascia il segno nel tessuto, ma quel foro piccolino, soprattutto se multiplicato per tante volte, può permettere delle perdite. E questo vanifica il senso di usare il PUL se deve essere impermeabile. Quindi:
- Fa attenzione quando cuci il PUL per evitare di dover togliere cuciture, che lasceranno milioni di piccoli fori che perdono, una cosa che sarebbe piuttosto infelice.
- NON USARE GLI SPILLI! Usa invece qualche tipo di molletta, ad esempio le mollette da bucato*, forcine per capelli*, molle fermacarte* o — se vuoi fare la professionista — “Wonder Clips”* (queste sono delle mollette fatte a posto per mantenere il tessuto). Se vuoi usare gli spilli, fa molta attenziona a posizionarli dentro il margine di cucitura in modo che i fori non creino problemi. Un’altra possibilità è imbastire temporaneamente il PUL ad un’altro tessuto con la colla stick lavabile*.
Vedi? È semplice usare le molette al posto degli spilli!
Regola n°2: Usa il tipo corretto di ago.
Usa il tipo di ago che useresti normalmente per il tipo di tessuto di cui è fatto il PUL. Quindi se il PUL è di cotone tessuto, usa un ago per tessuti. Se il PUL è di interlock, usa un ago per stoffe a maglia. Alcune persone dicono di usare un ago più piccolo per lasciare fori più piccoli, e altre dicono di usare un ago più largo per poter forare più facilmente la laminazione. Io ho sempre usato un ago di larghezza normale, ma fa qualche prova e usa quello con cui ti trovi meglio!
Regola n°3: Usa il filo di poliestere.
Il filo di cotone assorbe. Il filo di poliestere non assorbe. Se cuci un pannolino lavabile con il filo di cotone, una quantità minima di liquido verrà assorbita dal fil e passerà dall’altro lato, inumidendolo. Non è questo il risultato che cerchiamo, quindi usa il filo di poliestere.
Regola n°4: Non prelavare il tessuto.
È fastidioso prelavare il tessuto, e usa energia e acqua, e ti fa anche aspettare prima di poter iniziare il tuo progetto di cucito, ma è necessario per rimuovere sostenze della sua fabbricazione e per farlo restringersi prima di tagliarlo. Ma non sarebbe ancora più fastidioso “dimenticare” di prelavare il tessuto, passare ore (giorni, settimane…) a cucire il capo più incredibile che abbi mai cucito, lo indossi una volta, lo lavi… e scopri che si è ristretto nel lavaggio e non lo potrai mai più usare?
Sai una cosa? Il PUL non si restringe! Evviva! Quindi, a meno che tu non abbia ereditato del PUL polveroso da qualcuno o per sbaglio ci hai fatto cadere adosso un kilo di farina, non c’è bisogno di lavarlo prima di tagliarlo.
Regola n°5: Stira con attenzione.
In teoria non dovresti stirare il PUL, ma sai una cosa? Io lo faccio. Basta farlo con una temperatura bassa (o media al massimo), senza vapore e con un panno per stirare*. (A me piacciono quelli trasparenti tipo nel link in modo di poter vedere il tessuto sotto. Non si vede bene, ma nella foto qui sopra, ce ne uno sopra il PUL.) Stira il lato non laminato un po’ alla volta, e andrà tutto bene.
Di solito il PUL non viene facilmente increspato, ma avrà un aspetto migliore se lo stiri velocemente, come si vede nella foto sopra. Io lo stiro solo se è davvero molto increspato.
Regola n°6: Da usare con alimenti… o no?
Be’, questo non è proprio una regola, ma più una considerazione. Alcune persone usano il PUL per cucire delle bustine o “carte” da piegare per cibo o merendine, ma considera il fatto che non c’è evidenza se la laminazione contiene sostanze pericolose che possono passare negli alimenti. Io personalmente non mi fido molto della plastica in generale per quanto riguardano gli alimenti, quindi non uso il PUL in questo modo, ma la decisione è tua.
Forse dirai, “Ti preoccupi che le sostanze pericolose passano nel cibo, ma non che stiano a contatto con la pelle?” Non si usa il PUL così. La sua laminazione non viene mai a contatto con la pelle perché viene nascosto dentro il prodotto cucito. Quindi non c’è da preoccuparsi. Ma se preferisci una barriera impermeabile senza alcun prodotto sintetico, puoi usare la lana infeltrita. Ma ne parlerò un’altra volta.
Regola n°7: Quando vuoi che la laminazione sia scoperta, basta cucirla sotto sopra.
In alcuni casi, tipo con wet bags o quelle bustine per merendine di cui ho appena parlato, vuoi che la laminazione sia a vista, in modo che gli oggetti umidi dentro rimangono umidi e il liquido non passa all’esterno. O, se fai un tappetino portatile per il cambio pannolino, si può pulire la superficie con un panno umido e si riutilizza senza doverlo lavare mille volte.
In questi casi, bisogna cucire il PUL considerando il lato plastificato come il diritto, non il rovescio. Quando fai così, puoi usare solo il PUL di tinte unite perché il diritto e il rovescio hanno lo stesso aspetto, diversamente da un tessuto con una fantasia, il quale lato rovescio è piuttosto brutto. Se guardi la seconda foto di questo post, vedrai quello che voglio dire.
Regola n°8: Taglia due strati di PUL diritto contro diritto.
Il lato laminato di PUL è piuttosto scivoloso, quindi se tagli due strati allo stesso tempo, quei strati si possono scivolare uno sopra l’altro in modo frustrante. Puoi minimizzare questo scivolare mettendo gli strati insieme diritto (il lato non laminato) contro diritto.
Regola n°9: Usa una lunghezza del punto più lunga del solito.
Ci sono due motivi per questo. Per prima, così si lasciano meno fori dell’ago. Secondo, è più semplice cucire il PUL in questo modo. Ne parliamo di più nella regola n°10.
Regola n°10: Cuci il PUL con lo scotch, carta velina, il piedino Teflon, il piedino doppio trasporto o lucidalabbra.
La laminazione del PUL lo rende scivoloso quando si taglia, ma lo rende appiccicoso quando si cuce. Non sembra avere molto senso, ma è proprio così e ti può fare bestemmiare e dare calci ai mobili per la frustrazione. La superficie plastica si attacca al piedino quando è rivolta verso l’alto. Di solito non crea problemi quando è rivolta verso il basso, perché le griffe di trasporto della macchina muovono il tessuto. Guarda le seguenti foto:
Quando cuci un solo strato di PUL, forse non muoverà perfettamente e potrebbe fare qualche piccola grinza (come si vede a sinistra), ma non sarà la fine del mondo, neanche quando la laminazione è verso l’alto. E se cuci due strati di PUL, rovescio (lato laminato) contro rovescio (come si vede a destra), le cose vadano più o meno bene.
Ma quando metti due strati insieme con il lato laminato verso l’alto, la situazione cambia… e molto! (come si vede sopra) La laminazione si attacca alla parte inferiore del piedino, non facendola scivolare sotto come dovrebbe. Ma allo stesso tempo, il lato inferiore viene tirato sotto dalle griffe di trasporto della macchina. Così, il tessuto si arriccia in un modo terrificante e lo strato superiore viene tirato molto oltre il bordo dello strato inferiore, facendo curvare la stoffa. In più, si finisce per creare una lunghezza del punto minuscola, che è brutta esteticamente e lascia sempre più fori nel tessuto. Non c’è niente di buono di questa situazione.
Ma per fortuna esistono diversi segreti per evitare questi problemi. Alcune persone trovano che alcune di queste tecniche funzionano benissimo, mentre altre trovano che non funzionano proprio, quindi ti consiglio di provarle tutte su pezzetti di PUL per capire quali funzionano meglio per te. E se non ti trovi bene con neanche una di queste tecniche, cerca di riposizionare gli strati di tessuto in modo che il lato laminato del PUL non sia rivolto verso l’alto. Iniziamo!
Trucco n°1: Attacca del nastro adesivo sotto un piedino normale.
L’idea è che sia lo scotch trasparente che lo scotch di carta impediscono che la laminazione si attacca al fondo del piedino, e quindi il PUL ci scivola sotto. Basta coprire il fondo di un piedino normalissimo zig zag o a punto dritto e pratica un foro nello scotch con delle forbici o qualcos’altra di appuntita dove deve passare l’ago.
Alcune persone si trovano benissimo con questo trucco, ma io non riesco ad avere risultati perfetti così. Certo, è meglio di prima, ma non mi basta. Ma è gratuito, quindi provaci!
Trucco n°2: Usa un piedino in teflon antiaderente.
Questo piedino è fatto di plastica, non di metallo. L’idea è simile al trucco dello scotch: la laminazione non si attacca alla superficie non metallica del piedino teflon.
La maggior parte delle persone si trovano MOLTO bene con questo piedino, che funziona perfettamente per loro. Un altro vantaggio è che il piedino costa relativamente poco. Non so bene se il mio piedino teflon è solo un pezzo di spazzatura, ma non funziona bene per me, come si vede sopra. Se vuoi provare questo piedino, ti consiglio di portare la macchina da cucire e qualche pezzo di PUL ad un venditore autorizzato e chiedere di provare il piedino prima di comprarlo. Controlla che il piedino che compri sia compatibile con il modello di macchina!!
Trucco n°3: Usa il piedino rullo.
Il piedino rullo è esattamente quello: un piedino con dei piccoli cilindri di metallo che girano per aiutare a far passare il tessuto. Questo piedino ha funzionato ugualmente male per me quanto il piedino teflon, ma se ce l’hai e se provi piedini al negozio, perché non provarlo?
Trucco n°4: Applica uno strato sottile di lucidalabbra trasparente sulla zona dove cucirai.
Ho trovato questa idea qui, e solo allora. La donna che l’ha scritto sostiene che funziona benissimo, ma non ho avuto risultati perfetti con questo trucco. Ma, come il trucco dello scotch, non costa niente provare!
Ok, basta con i trucchi che non mi hanno soddisfatto (anche se soddisfanno altre persone e forse lo faranno anche a te). Ora ti mostro i miei trucchi preferiti che funzionano perfettamente per me!
Trucco Preferito n°1: Il piedino doppio trasporto!
Ricorda quando ho parlato del piedino doppio trasporto la settimana scorsa? Le griffe superiori che aiutano a passare lo strato superiore di tessuto sotto il piedino funzionano benissimo anche con il lato laminato e appiccicoso del PUL!
Questa è la mia soluzione preferita per cucire il PUL ed è raro che si scivola il tessuto o che si creano delle grinze con questo piedino. Se non sai usare questo piedino speciale, ti consiglio di leggere questo post. Non è per niente difficile!
Trucco Preferito n°2: Carta velina!
Taglia delle strisce di carta velina, posizionale sopra il tessuto, e ci cuci sopra. La carta fa scivolare il PUL sotto il piedino come se fosse un qualunque tessuto!
In verità, puoi usare qualunque carta leggera (ad esempio, scontrini), ma preferisco la carta velina perché posso intravedere il tessuto dietro e allineare il bordo con la guida corretta della macchina da cucire. Conservo sempre la carta velina del packaging delle scarpe nuove per cucire in questo modo.
Dopo averla cucita, bisogna tirare delicatamente un lato della carta verso il lato, via dalle cuciture (non tirare verso l’alto, perché mette pressione sulle cuciture e può danneggiarle). Si strappa come qualuque carta perforata. Quando la carta è completamente strappata lungo la cucitura, l’altro lato di carta esce da sotto le cuciture senza alcun problema. Di nuovo, tirala delicatamente via dalle cuciture per evitare che piccoli pezzi rimangono sotto le cuciture.
Vedi? Assolutamente perfetto! E se fai fatica con qualunque tecnica descritta sopra per cucire il PUL, puoi sempre usare la carta velina insieme a quella tecnica per migliorarla!
Ora fa delle prove con il pul in modo che sarai preparato per il tutorial alla fine di questa settimana utilizzando questa stoffa speciale!
Ti è piaciuta questa lezione su come cucire il PUL? Guarda le altre che fanno parte di questo corso di cucito per principianti!
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