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Come dare una mano alle attività del centro, oggi in coma

Creato il 12 febbraio 2016 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Come dare una mano alle attività del centro, oggi in coma
COME DARE UNA PICCOLA MANO ALLE ATTIVITA' DEL CENTRO, OGGI IN COMA IRREVERSIBILE. ISTRUZIONI PER L'USO (EVENTUALE)
Tutti i fidentini sanno dell'inutilità delle "torri gemelle", così vengono ironicamente definiti i due maxi edifici prospicenti la stazione ferroviaria. Uno deserto perché non abitabile, in fondo al quale si è aperta una consistente crepa che ne mina la stabilità (tra l'altro si dice non sia stato realizzato secondo le norme antisismiche), mentre l'altro è occupato per solo un terzo della sua capienza o poco più. 
Per la loro costruzione e la realizzazione dei relativi garages sotterranei, si è stravolta la circolazione automobilistica di Fidenza. In tempi in cui il commercio soffre paurosamente penserei che trovare degli espedienti per incentivarne il movimento sarebbe il minimo.  Si arriva alla stazione dal lato est, con una entrata piuttosto complicata (e ancor di più l'uscita) e ci si deve fermare ad una cinquantina di metri dall'ingresso e dalla biglietteria, questo vale anche per il servizio taxi, che però può disporre del colonnotto saliscendi che preclude il passaggio ai non autorizzati. 
Un enorme piazzale, dal quale sono stati tolti tutti gli alberi (alla faccia del rispetto della natura) e dal quale non spunta un solo filo d'erba, si offre un paesaggio desolante a coloro che arrivano in stazione.  L'ideale sarebbe che tale enorme area, che così com'è è assolutamente inutile, diventi parcheggio, potendo accedere dal solito lato, eliminando il colonnotto saliscendi che ne permetterebbe l'uscita, potrebbe portare le auto in via Malpeli e permetterebbe l'accesso ad una buona parte del centro.
Il bello è che l'uscita dalla stazione oggi è complicatissima ed è impossibile dirigersi a ovest, obbligando così chi ci deve andare, ad un percorso lunghissimo. Altro percorso lunghissimo è quello cui sono costretti coloro che arrivano al semaforo, appena superato il sottopasso e dovrebbero girare verso piazza Repubblica, impossibile fare una specie di inversione che immetta sulla salita che là conduce, oltretutto vietata.  Basterebbe il solito colonnotto eliminato per appianare il tutto girando in senso inverso nell'attuale foro boario accedendo da via Carducci alla stazione e relativo eventuale parcheggio. 
Ora passiamo alla farsa: quasi nessuno dei fidentini è a conoscenza di cosa stanno a significare quegli ininterpretabili segni sull'enorme piazzale della stazione (che, ripeto, potrebbe divenire un ampio parcheggio). I vari cerchi o ellissi o altre forme geometriche indefinite che vengono tracciate dai cubetti scuri della pavimentazione, rappresentano una pianta incomprensibile di Fidenza, visibile solo dall'elicottero o con un drone munito di telecamera, cosa comunque che non comprende nessuno, neppure i fidentini del sasso.  Questo è, a dire dell'amministrazione, il motivo per cui non si può parcheggiare, quando abbattere il colonnotto e realizzare l'agognato parcheggio potrebbe essere un buon toccasana per le attività di una larga parte del centro, ma le megalomanie di giunte passate, comunque appoggiate da quella attuale, lasciano piuttosto ed inesorabilmente morire il commercio e le attività che potrebbero ravvivare il centro per puri e semplici colpi di testa che non portano nessuna utilità. 
                                      Germano Meletti
Castione Marchesi 12 febbraio 2016
Come dare una mano alle attività del centro, oggi in coma

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