Probabilmente chi non assiste ad una dimostrazione reale di come i crop-makers agiscono velocemente nel cuore della notte non si rende conto di quanto sia facile eseguire quei pittogrammi che la maggior parte dei crop-believers si ostina ad attribuire ad entità non meglio precisate anzichè alla mano dell’uomo.
I crop circles sono tantissimi, ognuno con la propria teoria di creazione più o meno pittoresca ma con un unico comun denominatore. Gli “artisti del grano” si filmano mentre sono intenti a disegnare un crop-circle. Questi filmati vengono poi caricati nello stesso luogo dove si discute di questi “fenomeni” cioè Youtube, anche se con visualizzazioni infinitamente minori. È una cosa pittosto imbarazzante, perchè il mago rivela il trucco ma nessun fesso sembra accorgersene. Basta poco. Non occorrono armi segrete amercane a fasci di particelle o “moduli armonici/radionici che provengono sia dal cosmo che dalla Terra”, come ho letto, ma quattro persone, 10 minuti e un pò di matematica. Spesso con contadini compiacenti. Grazie alla matematica gli antichi Maya sono noti per avere tenuto in scacco per anni archeologi che non si capacitavano sulla perfezione del taglio di blocchi dal peso di svariate tonnellate nelle cui fessure, una volta impilati, non passava nemmeno una lametta di rasoio. Poi qualcuno ha pensato alle proporzioni, e su come si potesse “disegnare” in assonometria le linee guida per il taglio su un blocco enorme.
Con la tecnica di allora e la fantasia di oggi è possibile ammirare questa nuova forma di arte che non è diversa da un Trompe-l’œil disegnato per le vie di una città. Le immagini del video sono accelerate perchè un’opera di queste proporzioni si porta a termine in circa 4 ore, lavorando con appositi visori all’infrarosso:
Le onde, sopratutto quelle elettromagnetiche, sono probabilmente l’origine della compressione dei gas interstellari che accumulando sempre più materiale e rotazione danno origine alle stelle come il nostro Sole. Nel nostro Sistema Solare tutti i corpi celesti sono attratti dalla forza gravitazionale del Sole che li mantiene sullo stesso piano. Non è sbagliato pensare quindi che la nascita dei sistemi solari sia differente da questa dimostrazione con un generatore di segnale acustico. Immaginate però che questa tecnica venisse applicata sui campi di grano. Dovrebbero fare un rumore pazzesco per riuscire a smuovere le spighe, figuriamoci ad appiattirle. La nuova teoria dei ricercatori indipendenti sembra essere quindi differente. Non si tratta di applicare una forza da sopra, bensì “da sotto” come nell’esempio del video. Questo è certamente affascinante. Rircorda un pò quelle lavagnette che si usavano da bambini con la sabbia dentro e due manopole per creare disegni. Come si chiamava?