Magazine Diario personale
Il 2012 e' cominciato con un' infinita' di aspettative, soprattutto con la speranza di riuscire a fare un salto di qualita' che permettesse a me ed alla mia famiglia di avere una certa serenita'.Ovviamente a 17 giorni dall'inizio non ci siamo fatti mancare nessuna problematica.Sono oramai 6 anni che ho deciso di diventare uomo, di assumermi responsabilita' di crescere e di essere autonomo. Ho acquistato una casa 3 anni fa, sono socio di un' azienda con 19 dipendenti da 2 anni, sono padre sempre da 2 anni, mi sono sposato da 1 anno e mezzo e sono di nuovo padre da altri 9 mesi.Certo ci ho messo del mio......cosa altro potrei aggiungere alla mia vita......?Ma quali prospettive si possono avere oggi? Si parla spesso dei giovani che saranno il futuro di questa Italia, ma quale futuro possiamo avere?Ho 32 anni e non mi sento neanche poi tanto un giovane. Credo che tutti i passi che ho fatto e le responsabilita' che ho deciso di assumermi siano la conseguenza naturale della maturita'.Purtroppo pero' e' una sofferenza vivere in un continuo stato di allerta. Ogni giorno convivo con il timore di non riuscire a sostenere tutto. Mutuo, asili nido, scarsita' di lavoro per l' impresa, inconvenienti che nel mio caso sono oramai una costante.Il regime di austerity oggi imposto dal ns. governo frena la totalita' dell'economia. Dal singolo cittadino fino alla grande impresa. Ho investito tantissimo nel lavoro e nella mia professionalita', lavorando anche 16 ore al giorno negli ultimi 2 anni, ma oggi mi accorgo che il risultato e' l ' esatto contrario di quanto sperato, tanto da indurmi a tirare i remi in barca.Ma se il lavoro dipendente oggi non e' assolutamente una garanzia e fare l'imprenditore non e' assolutamente possibile perche' il lavoro e' poco, le banche non ti aiutano a sufficienza e la responsabilita' di mantenere 19 famiglie ti costringe a compensarti il minimo indispensabbile, cosa bisogna fare per costruirsi un futuro quantomeno sereno?Non smettero' mai di battermi per raggiungere i miei obiettivi e per guadagnarmi la tranquillita', ma quello che negli ultimi anni ho imparato e' che non e' sufficiente fare del proprio meglio, perche' le componenti esterne condizionano la ns. vita piu' di quanto ci aspettiamo o, ci abbiano in adolescenza convinto a pensare. Certo che non so se sia una fantastica caratteristica italiana, ma qui chi vive di espedienti,la passa sempre liscia e soffre sicuramente meno delle persone che si rompono il culo per arrivare a fine mese. Beh.....concludiamo in bellezza, per noi e' dura ma per i ns. figli andra' sicuramente meglio.....!?