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Come è messo il Pro12

Creato il 29 ottobre 2012 da Rightrugby
Come è messo il Pro12 A gennaio era arrivata la notizia del cambio in panchina, con Brian McLaughlin che avrebbe ceduto il posto a Mark Anscombe, quindi gli addii di due giocatori come Pedrie Wannenburg e Stefan Terblanche, guadagnando l'arrivo di Nick Williams dai defunti Aironi. La finale di Heineken Cup persa contro il Leinster che difendeva il titolo mentre l'Ulster tornava a giocarsi il trofeo per la prima volta dal 1999, anno in cui furono gli Ulstermen ad alzare la coppa. Niente semifinali di Pro12 dopo il sesto posto nella stagione regolare. Un mese fa la tragica scomparsa di Nevine Spence. Ma il campo per ora sta raccontando la storia di un gruppo invincibile: 8 impegni stagionali e 8 vittorie. Così la franchigia nordirlandese dopo il successo di venerdì contro i Dragons si ritrova al comando del campionato con 26 punti - ed una partita in meno, da recuperare con le Zebre il prossimo 18 novembre. 26 punti all'attivo, due in più degli Scarlets che a questo punto pagano cara la sconfitta contro la Benetton Treviso di fine settembre. 

Nel prossimo week end la capolista ospiterà Edimburgo, mentre la formazione di Llanelli attenderà in casa la franchigia federale italiana. Sulla carta due impegni che garantirebbero ad entrambe di proseguire le propria corsa ai piani alti. Intanto il Leinster si mantiene in scia alzando la voce e maltrattando i Cardiff Blues: vittoria secca per 59-22, primo tempo chiuso già sul 40-3 e nove mete nove messe a segno, tra cui quella del neoconvocato con la maglia irlandese Richardt Strauss, la doppietta di Jamie Heaslip, quella dell'estremo Ian Madigan e anche di Fion Carr, arrivato dal Connacht per lo scatto di carriera. La squadra di Dublino è nota per partite in sordina e poi non fermarsi più.

Successo più contenuto, ma non meno importante quello degli Ospreys proprio sul Connacht per 26-9, con quattro mete a segno (l'ala Eli Walker, la terza linea Justin Tipuric, il compagno di reparto Jonathan Thomas e il mediano Kahn Fotuali'i). 

In questa particolare classifica del Pro12 dopo sette giri, oltre a Leinster e Warriors che condividono il terzo e quarto posto con 22 punti, ci sono alla parti anche le inseguitrici Munster e Swansea, con 19. Per entrambe si tratta di un'annata particolare, di ricostruzione e transizione. Sotto di esse ci sono le altre, alle quali in certe occasioni manca il quid, secondo un adagio politico recente. 

I Blues per esempio sono notevolmente ridimensionati dai saluti di chi migra e soprattutto dalle scelte economiche per rimettere in ordine i conti, abbandonando anche qualsiasi progetto estraneo e tornando a disputare gli incontri casalinghi all'Arms Park. Hanno recuperato Jamie Roberts, ma hanno incassato una sconfitta che lascia il segno contro Leinster. 14 punti raggranellati comunque, frutto di tre vittorie. Appena dietro, a 13, ecco Treviso. Eh, che dire? Si potrebbe affermare che il killer istinct possa consistere nell'abilità di usufruire senza combinare troppo degli errori dell'avversario - vedi quanto accaduto sabato sera a Monigo, peccato ci stiamo riferendo a Glasgow. 
Ora, gli scozzesi sono carogne (senza voler apparire offensivi, sia messo agli atti): non muoiono, in un modo o nell'altro, nemmeno vale la legge degli zombie per cui se miri al cervello passano all'altro mondo dal quale avevano fatto ritorno. Però il disappunto di coach Franco Smith in conferenza stampa dopo il match è ben visibile: "Chi sbaglia paga". Comunque, anche per i veneti tre vittorie: peccato ci siano i Test Match alle porte e l'Italia se ne porterà via 18. Non si finisce mai di imparare a questo mondo. Intanto i Leoni hanno gli stessi punti di Edimburgo che ha una vittoria in meno, ma ben 4 punti bonus difensivi in serbo. Testa a testa continuo, come un anno fa. 
Chiudono Connacht con 10 (a Galway tutto sommato si sono goduti la prima vittoria in trasferta in HCup ai danni delle Zebre) e i Dragons con 9: le due che condividono destini simili tra Irlanda e Galles - i Dragons di solito approfittavano dei mesi di novembre e febbraio - marzo, quando le big si ritrovano con le pedine più importanti impegnate con le rispettive nazionali. A Newport si sono ridimensionati parecchio, sempre per un mero affare di soldi e sopravvivenza, ma si resta in attesa se sapranno approfittarne ancora. Infine le Zebre con 1 punto solo. L'estate è l'estate, il resto dell'anno è tutt'altro: prove positive nelle amichevoli, poi la prova dei fatti. Sono arrivate d'improvviso a maggio, i tifosi celtici ancora oggi non hanno ben chiaro di dove siano, tutto è ripreso da capo. A fare i maligni si potrebbe supporre siano nate per far macinare minuti a giocatori da tenere buoni per la nazionale, che altrimenti altrove non avrebbero le stesse opportunità. E' in fieri: le prime uscite avevano lasciato un segno, c'è gente interessante (tipo Leonardo Sarto). Restiamo in stand by

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