Magazine Informazione regionale

Come fanno gli ambulanti a parlare di difesa del lavoro quando la loro presenza contribuisce a rendere Roma un luogo depresso e povero?

Creato il 06 giugno 2014 da Romafaschifo
Ma di quale "lavoro" parlano questi bellimbusti del commercio ambulante che da qualche decennio tengono Roma ostaggio di un degrado che non ha paragoni da nessuna altra parte del mondo e che ci fanno vergognare ogni volta che mettiamo il naso fuori dall'Italia?
Di quale lavoro parlano? Forse del lavoro delle decine di migliaia di persone che oggi a Roma sono disoccupate e senza speranza proprio perché la città, pur avendo un potenziale gigantesco, lo dilapida riempiendosi di schifezze che fanno fuggire i turisti o che li fanno stare in città due giorni, massimo tre, giusto il tempo di guardare quattro monumenti celeberrimi e non rendersi conto di come è gestito coi piedi il suolo pubblico?
Roma è stata superata da Berlino e si avvia ad essere superata da Barcellona nelle classifiche delle città più visitate d'Europa. A Roma i grandi capitali internazionali non investono. A Roma non esistono le grandi catene alberghiere internazionali (Mandarin, Hayatt, Kempinski, Four Season e mille altre) perché la città è considerate ridicolosamente degradata. Perché nessun investitore sano di mente accetta di investire in una città d'arte dove alcun monumento è fotografabile senza immortalare anche qualche furgone bar, qualche bancarella, qualche venditore di cianfrusaglie. Quelli sono i posti di lavoro che mancano. Quelle sono le persone che dovrebbero darsi fuoco in piazza. Quelle sono le famiglie che non possono essere sfamate: decine di migliaia di persone che stanno a casa, nella povertà, per colpa di questo degrado. E non lo sanno, non lo capiscono. Il tutto per garantire il benessere a poche decine di prepotenti. 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :