Vi starete domandando con tono vagamente sarcastico: “Ma dove andava questa in un giorno lavorativo?
Se la spassava, eh? Che bella vita!”.In realtà, andavo proprio in ufficio.Come sono felice!Dopo cinque mesi di uso forzato dell’automobile come mezzo di trasporto casa-lavoro, finalmente sono tornata in sella alla mia bicicletta. Finalmente ho ripreso a fare un po’ di movimento.
Anche nella mia vita si era ripetuto il copione della vita di molte mamme: da donna "sport & beauty" a mamma "divano e cuscinetti" (che non sono evidentemente i cuscini piccoli del sofà) ”.Prima: andavo in piscina, andavo in bicicletta, camminavo Km col cane.Con una sola figlia, neonata: addio piscina! E marciavo ore e ore in pista ciclabile spingendo il passeggino. In attesa del secondo figlio: spingevo il passeggino con la prima figlia e facevo yoga una volta a settimana. Con due bambini piccoli restii a stare fermi in passeggino: addio camminate post–lavoro, addio ogni tipo di ginnastica!In questa inarrestabile discesa verso il tunnel dell’immobilità, anticamera della vecchiaia e dell’imbruttimento precoce, occorreva una soluzione su misura per me, di quelle che ti calzano come un vestito sartoriale.Di andare in palestra lasciando i bambini alle cure altrui dopo una giornata di lavoro non avevo assolutamente voglia.Occorreva un’altra soluzione che mi consentisse di fare movimento e non perdere neanche un minuto con i miei bambini. La soluzione è quella che vi anticipavo a inizio post: fare movimento nel tragitto casa-lavoro.Visto che in ufficio devo andare obbligatoriamente, ho trasformato il percorso per raggiungerlo nel mio personale percorso-benessere. Vado in città in treno e poi, dalla stazione, a piedi o in bicicletta, giungo in ufficio. E viceversa. Circa 45 minuti di attività fisica all'aperto al giorno. Mi sento molto meglio. La sensazione di essere la cugina del gobbo di Notre Dame – sensazione normale dopo una notte nel lettone col bimbo conficcato nelle costole – è scomparsa!La fame nervosa, dopo aver scaricato le tensioni nel movimento, si è attenuata.La pelle del viso è più distesa, non so se perché è più ossigenata o perché nel percorso in pista ciclabile mi rilasso tantissimo ad ammirare il verde e il fiume, considerato che sono un’amante romantica della natura. Gli ulteriori e non trascurabili vantaggi di questa soluzione sono il rispetto dell’ambiente - non più automobile inquinante! -ed il risparmio in termini di mancato acquisto di carburante. Inoltre, non mi occorre un'attrezzatura particolare; bastano scarpe comode, una bici adatta al percorso e un piccolo kit del cambio (maglia di ricambio, sapone, telo, profumo) per rinfrescarmi quando arrivo in ufficio. E voi come ve la passate?Che soluzione personale avete trovato per sentirvi in forma?Ketty