Scritto da: Luisa Cassarà 23 aprile 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 36 visite
I consigli degli esperti
La possibilità di fare carriera non dovrebbe essere solo un miraggio. Certo, siamo nell’epoca in cui le parole “lavoro” e “posto fisso” suonano in modo strano, ma prima di demoralizzarsi è meglio provarle tutte e, perché no, leggere anche i consigli di quanti hanno spesso a che fare con i colloqui, se non altro per essere certi di fare tutto nel modo giusto. Per farlo, prendiamo spunto da un approfondimento della BBC, che ha raccolto i pareri di alcuni manager. Partiamo da James Caan, il quale, oltre ad essere amministratore delegato del gruppo Hamilton Bradshaw, ha anche scritto un best seller intitolato “Ottieni il lavoro che vuoi veramente”.
Come fare carriera: cominciamo dal CV
Secondo James Caan il curriculum deve essere interessante ed illustrare le abilità del candidato, ma senza dire “troppo”. Come in un buon business plan, bisogna creare un prodotto fatto “su misura” per la posizione che vorreste. Da solo il CV non è uno strumento in grado di procurare un lavoro, perché starà a voi dimostrare, durante il colloquio, che siete la persona giusta.
Ma come si affronta un colloquio? Vediamo gli altri consigli di Caan.
Anzitutto, preparatevi: informatevi sulla compagnia, dimostrate di conoscerla e presentatevi con uno stile che sia in linea con la sua immagine (anche a costo di modificare un po’ la vostra). Non dimenticate, inoltre di controllare i contenuti sui vostri profili social, perché sono oggi uno strumento molto utilizzato per capire chi siete e cosa fate.
Queste sono, invece, le cose da non fare durante un colloquio:
- Rispondere “non lo so”: meglio condurre la conversazione su argomenti conosciuti.
- Chiedere delucidazioni sullo stipendio o sulle ferie.
- Parlare male dell’azienda per la quale si sta lavorando.
- Evitare di porre domande: è importante, invece, mostrare al proprio interlocutore che si è attenti e reattivi.
Altri consigli: fare carriera con una stretta di mano
Secondo Bernard Marr, amministratore delegato dell’Advanced Performance Institute, la stretta di mano è fondamentale: sembra brutto a dirsi, ma una stretta sudata è già penalizzante, così come una poco convinta o sfuggente, una che stritola o una troppo timida (da parte di qualcuno che non regge lo sguardo dell’interlocutore).
In ultimo, ma non per ultimo, alcune risposte da evitare alla domanda “Perché non ti impegni per fare carriera?”. Secondo Scott Case, co-fondatore e AD della Main Street Genome, non bisogna assolutamente dare queste risposte:
- Sono troppo impegnato.
- Sono pigro.
- Non è il momento giusto.
- Ho paura.
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