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Come fare la pastafrolla semplice: crostata con crema e fragole

Da Melazenzero
frolla classica con crema e fragole
Lezioni di pastafrollaricetta-base: è così che ho intitolato questo pomeriggio impiegato ad esercitarmi con uno dei miei nemici più ostici, la frolla. [Alcune foto sono in notturna]
Non mi viene mai bene. Allora ho deciso di cominciare dall'inizio, da zero, dai primordi.
In principio c'era la frolla semplice, quella fatta con metà burro rispetto alla farina, usando 1 uovo ogni 100g grammi di 00. Ho letto un'infinità di pagine sulla pastafrolla, credetemi: riviste, libri, siti, esperti, principianti. Nessuno mi ha dato la completezza che mi ha dato Pamirilla nel suo bellissimo post. Credo di averlo letto cento, ma che dico, mille volte.
Eppure, ancora non ci sono.
Faccio mente locale, ripasso le sue semplici regole, tengo la sua pagina aperta mentre preparo:
  • farina povera di glutine, o comunque una 00, con l'aggiunta di un pò di succo di limone per inibire la formazione del glutine.
  • scelta di zucchero a velo per non rendere l'impasto troppo duro, con una riduzione del 20% rispetto a quello semolato
  • uova (per cominciare) nella proprorzione indicata sopra
  • e qualche altra che lei descrive molto meglio di me

pastafrolla semplice con crema e fragole
Fatto questo piccolo promemoria mi lancio nella preparazione dellla ricetta classica, che qui riporto.Uso la planetaria.Sabbio il burro con lo zucchero.Poi le uova, e infine velocemente la farina. Impasto rapido e riposo in frigo per 24ore.Dopo aver dato la forma ho rimesso in frigo per un'oretta.E poi ho cotto: e qui si entra nel campo della pura magia, ché non mi riesce mai di indovinare la cottura giusta, tra spessore dell'impasto e tempo di cottura.Forno statico (ideale per i non-lievitati), temperatura tra 180 e 200° (non ho un termostato che segna con precisione), 300g di farina in uno stampo da 26cm ."Sformare quando è dorata ma ancora morbida": non lo capirò mai. O rimane cruda, o diventa troppo croccante.
frolla semplice con crema e fragole
Il guscio è cotto a vuoto, dovendo essere farcito con una crema pasticcera.
Ho utilizzato dei legumi secchi per non farla gonfiare.
Ha impiegato circa 30 minuti (non saprei essere precisa), ma non so descrivervi come l'ho stesa e che spessore avesse, cosa che invece può fare la differenza.
Io non so se il mio risultato è uguale a quello degli altri, e se sono io che sono perfezionista, o se ancora ho un discreto margine di miglioramento, come invece spero. Però, lentamente, miglioro.
Questa frolla era buonissima, ma io non sono ancora soddisfatta. La voglio friabile, che si scioglie in bocca, ma anche elastica. E soprattutto la vorrei cotta alla perfezione, né troppo né poco.
L'ho trovata un pò troppo dura, invece, e potrei pensare
1) al tempo di cottura
2) al tipo di zucchero (potrei provare lo zucchero a velo)
3) al procedimento (potrei provare a montare burro e zucchero a crema, fino a che non sono spumosi, ed unire poi le uova, continuando a montare, e infine la farina)
4) provando con lo strutto al posto del burro.
Niente da fare, c'è da esercitarsi tanto e tanto ancora.
ingredienti
PASTA FROLLA SEMPLICE
  • 1000g farina
  • 500 burro
  • 500 zucchero
  • 5 uova
  • Un pizzico di sale
  • Una grattugiata di scorza di limone 
Le mie dosi (per uno stampo da 26cm):
  • farina 00, 300g
  • burro, 150g
  • zucchero semolato, 150g
  • 3 uova
  • un pizzico di sale
  • una grattugiata di scorza di limone
preparazione
Tenete il burro fuori da frigo ad ammorbidirsi finché non è freddo ma maneggevole e morbido.Fate la sabbiatura strofinandolo tra le mani insieme alla farina.Dovrà venir fuori un risultato come dei granelli di sabbia.
Unite la scorza di limone e lo zucchero e sabbiate ancora.
Usate la planetaria per non maneggiare troppo l'impasto, e aggiungete le uova leggermente sbattute con il sale.
Avvolgete in pellicola o in un contenitore in pirex e conservate in frigo per 24h.
Stendete la frolla nello stampo, riponete in frigo per 1 ora.
Cuocete a 180° per circa 30 minuti.Far raffreddare, farcire a piacimento, servire il giorno dopo.

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