"Verrò, ma dev'essere una cena seria. Odio le persone che prendono i pasti alla leggera!" (Oscar Wilde - Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde 1854 - 1900 scrittore e poeta irlandese)
Siamo abituati a prendere sottogamba le cose che conosciamo da una vita dandole per scontate. Ed è proprio sulle cose più semplici che cadiamo. Io stessa ho fatto per decenni la pasta aglio e olio per poi scoprire che... non la facevo bene! Ho imparato negli ultimi anni a farla VERAMENTE bene, ho seguito i consigli che mi sono stati dati e adesso la mia pasta aglio e olio è veramente spettacolare. Mi piace pensarla allo stesso modo di Marilyn Monroe, "lascio agli altri la convinzione di essere i migliori...per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare". E nel mio piccolo cerco di farlo continuamente.
Avete presente la pasta aglio e olio piena che galleggia in un laghetto di olio, che scivola via dalla pasta stessa? Bhe non succederà più!
INGREDIENTI:
per 4 persone
- 300 g. di spaghetti o trenette
- 2 spicchi d'aglio
- una manciata di prezzemolo tritato
- 2 o 3 alici sott'olio
- pepe nero o peperoncino
- 4 cucchiai d'olio (1 a testa)
Metto la pentola dove cuocerà la pasta sul fuoco e aspetto che arrivi a bollore. Preparo anche un padellino, che sia abbastanza capiente da contenere il quantitativo di pasta, con olio, aglio, peperoncino e alici, ma non accendo ancora il fuoco. Come si può vedere il quantitativo d'olio è veramente poco, le vostre arterie vi ringrazieranno.
Le tempistiche sono importanti se vogliamo ottenere tutte queste cose:
- una pasta non eccessivamente unta
- aglio bruciato
- condimento che scivola via
Qualche minuto e il tutto è pronto, a questo punto ho preso con delle pinze la pasta, che praticamente stava ancora in piedi da sola, stiamo parlando di pasta che mediamente cuoce intorno ai 10 minuti, e l'ho messa nella padella.
Si vede persino dalla foto che sono ancora rigidissimi, ma è così che devono essere. Ho spento il fuoco sotto la pentola d'acqua e l'ho lasciata lì, perché l'acqua calda mi servirà per risottare la pasta. A questo punto diamo una bella mescolata, e in più riprese aggiungiamo un mestolo dell'acqua di cottura appena ci accorgiamo che l'acqua è terminata. Sempre saltando la padella o, per chi non riesce, mescolando bene con una pinza o un cucchiaio di legno.
Il terminare la cottura della pasta risottandola in padella farà sì che l'amido formi una cremina, amalgamandosi con i sapori e l'olio, impedendo quindi di scivolare via e vi accorgerete che la pasta prenderà un delizioso colorino beige, perché assorbirà il gusto dell'alice e dell'aglio.
Appena la pasta arriverà al vostro grado di cottura desiderato, più o meno al dente a seconda dei vostri gusti personali, potete spegnere il fuoco e impiattarla. Ovviamente quando vedete che sta arrivando a cottura non esagerate con l'acqua perché di acqua non ne deve più rimanere.
Foto ravvicinata del piatto: una pasta perfettamente condita ma che non sguazza in un laghetto d'olio, che ha assorbito pienamente tutti i sapori. La spolverata di prezzemolo crudo alla fine è d'obbligo. Io non so se ci va anche il formaggio, ma una spolveratina me la sono messa. E il comico è... che ho aggiunto ancora un velo d'olio crudo! Che è sicuramente più salutare di quantità enormi di olio soffritto!