Un lettore (grazie, Maicol Cortesi!) mi segnala un breve articolo di Punto Informatico sulle applicazioni militari della robotica: La disumanità dei robot.Human Rights Watch mette in guardia dai rischi dei droni capaci di agire autonomamente, e spinge affinché li si metta al bando. La guerra è una questione di uomini, non di macchine. Eccone due passaggi, seguiti da qualche mio commento (il video qui sopra e' dal canale Youtube di Human Rights Watch):
Un nuovo rapporto dell'organizzazione a tutela dei diritti umani Human Rights Watch prende in considerazione i potenziali rischi derivanti dall'impiego dei "killer-robot", droni o macchine capaci di funzionare autonomamente e prendere le decisioni inerenti la terminazione di avversari umani - siano essi militari o civili.Aggiungo il link dove scaricare il rapporto di Human Rights Watch: Losing HumanityThe Case against Killer Robots.
Il problema principale, dice HRW, è che i killer robot non sanno fare alcuna distinzione fra le due categorie succitate: primo della sua categoria, il rapporto dell'organizzazione umanitaria evidenzia come le macchine autonome che il Pentagono e altri stanno sperimentando non siano capaci di rispettare le leggi internazionali sui diritti umani.
Francamente, sono ambivalente su questo tema, anche perche', d'istinto, vedo con un certo sospetto le richieste di mettere al bando intere tecnologie o loro applicazioni, che si parli di Ogm, nanotecnologie o robotica. Da una parte e' ovvio che nessuno vuole ritrovarsi faccia a faccia con un robot sentinella, armato e autorizzato ad aprire il fuoco, che sia incapace di distinguere un passante da un nemico/terrorista/etc... Dall'altra, c'e' chi sostiene che un robo-soldato potrebbe presentare un inaspettato vantaggio rispetto ai soldati in carne ossa: il suo senso etico sarebbe invulnerabile a stanchezza psicofisica e emozioni quali rabbia o risentimento. Ovviamente, tutto sta nel decidere di quale senso etico dotarlo (e nel programmarlo di conseguenza). Lo stesso autore dell'articolo (Alfonso Maruccia) se ne occupa in un precedente articolo sul tema, sempre su Punto Informatico: L'apocalisse robotica sarà eticamente consapevole. Le armate di droni invincibili avanzano, ma il Pentagono intende ora innestar loro un senso etico. Prima che sia troppo tardi. Va bene per un robot uccidere, ma solo se si fanno fuori i cattivi