Come fermare le irrorazioni (parte terza)

Creato il 20 febbraio 2013 da Corradopenna

Una cosa occorre ribadire costantemente, quella delle scie chimiche è una manovra occulta, segreta; nonostante il suo palesarsi nel cielo che sta di fronte a tutti noi non è facile comprendere in tempi rapidi quali possano essere le differenze tra reali scie di condensa e irrorazioni vere e proprie (scie anomale o scie chimiche che dir si voglia).

Il primo passo da fare per togliere la connotazione di segretezza a questo orribile crimine, a questa velenosa e tossica geoingegneria clandestina, è quello di informare la gente che c’è qualcosa di strano nel cielo, che ci sono precisi progetti per spruzzare prodotti chimici nei nostri cieli. Prima ancora della reazione d'incredulità e/o di sbigottito sgomento c’è il semplice non sapere, il non esserne mai venuti a conoscenza, il non sospettare nemmeno che ci sia una contaminazione così diffusa dell’ambiente che ci circonda, come possono testimoniare le analisi dell’acqua piovana, del suolo, del mineralogramma, o analisi specifiche del nostro stesso sangue. Non possiamo e non dobbiamo demoralizzarci di fronte alle prime reazioni d’incredulità e di sgomento, dobbiamo ripetere che ciò che affermiamo è scritto a chiare lettere nel cielo che ci sovrasta, che non basta un’occhiata di sfuggita per comprendere il fenomeno. In fondo anche gli inquisitori di Galileo guardando di sfuggita al cielo col suo cannocchiale non avrebbero ottenuto nessuna dimostrazione né confutazione alcuna dei propri pregiudizi. Solo un’osservazione protratta per un certo tempo, con ripetuti controlli a distanza di tempo condotti per diversi giorni potevano dimostrare che Galileo aveva ragione nel credere che la Terra girasse intorno al Sole (*). Questo è quanto dobbiamo far presente in modo da insinuare un ragionevole dubbio. Dobbiamo far notare che i governi nelle loro risposte ufficiali alle interrogazioni parlamentari asseriscono che le di tratta di scie di condensa formatesi ad alta quota (intorno ai 10 km), mentre osservando il cielo le vediamo spesso passare alla base dei cumuli e degli stratocumuli, ovvero delle nubi basse che stazionano invece intorno ai 2 km di quota: la realtà non si trova su uno scritto, in un articolo sul web o in un qualsiasi discorso fumoso, ma nell’osservazione del cielo.
Detto, ribadito e precisato tutto ciò occorre ormai uscire dal web e sfruttare ogni occasione conviviale per porre in maniera educata ma ferma e ragionata la questione in ogni ambito possibile: la presentazione di un candidato alle elezioni (specie se non è Samuele Bersani o Silvio Berlusconi, ma una personalità meno illustre, specie se è una persona di buone intenzioni, come ancora spesso capita soprattutto a livello locale), una conferenza sulle malattie dell’apparato respiratorio, una conferenza sull’economia e sul debito (alla quale magari si potrebbe parlare soprattutto di sovranità monetaria e di signoraggio), una riunione del comitato dei genitori della scuola dei propri figli. Personalmente queste cose quando capita l’occasione le faccio sempre, portando anche un po’ di materiale informativo da regalare ai più interessati; non tutti capiscono, non tutti recepiscono subito, ma non possiamo costringere la gente ad aprire gli occhi tutto in una volta. Forse qualcuno aprirà gli occhi quando sarà troppo tardi, quando molte delle catastrofi da noi annunciate si verificheranno, ma sempre meglio tardi che mai, perché allora si renderanno conto che qualcuno li aveva avvisati e si potrà accendere in loro una lucina che li porterà a svegliarsi. Se avverrà il peggio è sempre meglio trovarsi in mezzo ad una rete di cittadini con un po’ di consapevolezza che con gente assolutamente ignara della cospirazione che ci circonda.
In questi mesi ci stiamo attivando egregiamente a realizzare conferenze sulle scie chimiche in varie parti d’Italia (so che ce ne sono in programma anche a Torino prossimamente) ma c’è il rischio che a tali conferenze vengano solo persone già sensibili e alquanto informate sull’argomento; ciò non toglie che tali conferenze siano utili sia perché viene sempre qualcuno che poco sapeva della questione, sia perché i presenti possono approfondire certe tematiche e far circolare materiale divulgativo (da riproporre ad amici e consocenti vari ad di fuori delle conferenze). Però occorre anche uscire da internet, e questo può voler dire qualsiasi attività informativa dal colloquio col barista al volantinaggio al banchetto informativo (a seconda di quello che ci si sente di fare e a seconda che ci si trovi a far parte di un gruppo di attivisti o di essere singoli individui) agli interventi nelle conferenze che hanno un qualsiasi aggancio con la questione che ci preme. Internet a volte sembra una sorta di ghetto nel quale ci stiamo rinchiudendo, sebbene sia stato fino adesso anche molto utile a far crescere il movimento e la sensibilizzazione rispetto al fenomeno. Per altro ogni mossa sul web è spiata, controllata, finanche prevista forse dall’élite dominante, mentre il passa parola fuori dal web non è altrettanto bene monitorabile e controllabile. Infine non manchiamo di far notare a chi ci chiede come risolvere queste questioni, che la prima arma di un popolo ingannato è l’informazione, e che se una persona informata ne informa due, e quelle due ne informano ben presto altre due a testa, e la catena non si interrompre, dopo 10 passaggi si arriva a 2046 persone informate (2+4+8+16+32+64+128+256+1024). Diamoci da fare che la speranza è l’ultima a morire.



* In realtà entrambi girano intorno al baricentro del sistema Terra-Sole, ma tale baricentro coincide praticamente con il centro del sole stesso, vista la preponderante massa di tale astro


Leggi la prima parte dell'articolo:http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/12/come-fare-fermare-le-irrorazioni.html
Leggi la seconda parte dell'articolo:  http://scienzamarcia.blogspot.com/2013/01/come-fermare-le-irrorazioni-seconda.html 

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