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Come finisce il libro (e alcune considerazioni personali)

Creato il 17 luglio 2014 da Rox186
Come finisce il libro (e alcune considerazioni personali)
COME FINISCE IL LIBRO, di Alessandro Gazoia
Minimum Fax, 207 pagine, € 10,00
Genere: saggistica
Voto: 5\5

Lo scorso weeekend sono stata a Milano. Mia sorella, abituata allo shopping in una città tutto sommato piccola, voleva provare l'esperienza dei saldi metropolitani.
Tra una maglietta e un pantalone e innumerevoli giri in metropolitana le ho proprosto di andare anche alla Feltrinelli, perché l'ultima volta che ci ero stata avevo trovato un settore fantasy più fornito rispetto alla libreria di Padova.
Ho appuratao che non è più così, anzi, siamo arrivati alla paradossale situazione che è Padova a essere più fornita, tuttavia vagando tra gli scaffali ho trovato questo libro che mi è subito parso piuttosto interessante, dato che quello dell'editoria digitale era un tema che mi premeva approfondire.
In realtà non l'ho comprato subito perché mia sorella a un certo punto è venuta a sollecitarmi, così l'ho messo giù pensando "ma sì, lo comprerò a Padova".
Poi alla fine della giornata ci erano avanzati un po' di soldi e le ho chiesto se potevamo tornare in libreria (cinqueminutifacciosubitoteloprometto). Per fortuna anche lei aveva deciso di comprare un libro, perciò ecco qua, tutta questa premessa per dire che ho avuto la felice intuizione di non farmi sfuggire questo piccolo saggio.
Alessandro Gazoia, da quello che ho potuto apprendere in Internet, è un blogger e un giornalista che gestisce uno spazio proprio (www.jumpinshark.blogspot.com) e scrive anche sul blog di Minimum Fax (www.minimaetmoralia.it).
Questo breve saggio fa una panoramica sull'attuale scenario dell'editoria digitale ma, sopratutto, dell'autoeditoria digitale, cioé quei fenomi come Amazon e le fanfiction che fanno oramai concorrenza al libro e all'idea di editoria e scrittura classicamente intesi.
L'ho trovato molto interessante. E' di scorrevole lettura e ha solo 200 pagine, perciò non è un saggio troppo impegnativo, però mi ha aiutato a concretizzare delle idee che confusamente già avevo.
Una prima parte introduttiva spiega i vantaggi e gli svantaggi dell'editoria digitale, ma è sopratutto su Amazon che si concentra l'analisi.
Questo è naturale, perché Amazon si sta imponendo (o meglio, si è già imposto) come colosso leader del settore e peraltro con una politica commerciale che sbaraglia la concorrenza (è quello che costa meno per i clienti e quello che dà i compensi più alti a chi decide di pubblicare con il Kindle Direct Publishing). Il saggio mette in luce tutti i mali che derivano dal sistema Amazon, che sono quelli facilmente intuibili: mancanza di filtri editoriali per chi pubblica con KDP e, quindi, da un lato un abbassamento della qualità dell'offerta e, dall'altro, la totale esclusione della tradizionale filiera editoriale; inoltre prova tu a leggere un ebook Amazon se non hai un Kindle. Poi tutti gli ebook Amazon per contratto devono avere il DRM, il che significa che vengono concessi solo in licenza.
Devo ammettere che Amazon ne esce come un sistema chiuso e malvagio, ma geniale come macchina per fare soldi.
La terza parte del saggio illustra il mondo delle fanfiction, un fenomeno esplosivo sin dagli anni sessanta (in cui si fanfictionava Star Trek) che oggi ha raggiunto dimensioni colossali.
Qui devo partire con le considerazioni personali su una cosa che è capitata un paio di settimane fa, ma prima concludo ribadendo che questo è un saggio che ho trovato geniale, nel senso che rende esplicite cose note a tutti ma che pochi riescono a cogliere con esattezza. Assolutamente da leggere per avere una visione più chiara sulle nuove tendenze e per riuscire a ricondurle nella giusta prospettiva.
Ora, tornando al discorso delle fanfiction, un paio di settimane fa è ricapitata una cosa che ormai succede abbastanza di frequente (sin dai tempi di Lara Manni e, anzi, sin dai tempi di Stephanie Mayer, dato che in origine anche Twilight era una fanfiction).
E' capitato, comunque, che un'altra autrice di fanfiction (stavolta evolutasi in autrice indipendente con Amazon) è stata notata da una grande casa editrice.
Non ricordo né il nome dell'autrice né il titolo del romanzo. Ho seguito la vicenda su Facebook perché ha fatto un po' di scalpore, essendo il romanzo in questione un erotico con tematiche criticabili.
Non mi posso pronunciare sul romanzo né intendo lasciarmi andare a una scenata di gelosia per il fatto che questa autrice verrà pubblicata da un grande editore e io no, anzi, le faccio i miei migliori auguri.
Quello che mi preme notare, in aggiunta alle ottime considerazioni che già potete leggere nel saggio di Gazoia, è come il sistema di reperimento dei testi da pubblicare ormai si stia orientando anche in Italia su queste nuove lande come Amazon e i siti di fanfiction che, obiettivamente e francamente, difettano in qualità.
E' così, è sotto gli occhi di tutti. Per dieci fans che magnificavano il romanzo di questa autrice c'erano altrettante lettrici con gli occhi sgranati che si chiedevano affannosamente: "ma che cosa ho letto"?
La cosa peggiore è che questo sistema di pubblicazione coinvolge la letteratura di genere: erotica, fantasy, fantascienza, horror ecc...
Le grandi case editrici puntano sulla roba vendibile ma che, obiettivamente (scusatemi per la ripetizione dell'avverbio) ha poca qualità. Letteratura erotica che si vende perché in realtà è pornografia, fantasy e fantascienza superaction e adrenalinici ma con personaggi di carta velina.
Non va bene, non va bene.
Se vuoi leggere un buon fantasy sei costretto ad andare a spulciare tra i piccoli editori indipendenti, ma questo lo fanno solo i lettori forti e appassionati come me, e nemmeno tutti in verità.
Gli altri si cuccano quello che arriva in libreria dai grossi editori, cioé letteratura straniera o letteratura italiana di scarsissima qualità.
Capite qual è il problema? Se si vuole veramente risollevare la letteratura di genere italiana bisogna puntare sulla qualità, non solo sulla commerciabilità.
Ah, è un discorso complesso e so che non sto riuscendo a esprimermi come vorrei.
Lasciate perdere e andate a leggervi Cinaquanta Sfumature di Grigio, và.

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