Come grazie a Twitter e Dylan Dog ho incontrato Dallas Green

Creato il 14 giugno 2011 da Coolandcontagious
E' l' alba del 23 aprile e siamo in macchina verso Linate, dove alle 730 parte il volo per Londra prenotato qualche mese fa, subito dopo aver comprato miracolosamente online i biglietti per la data di Dallas Green & band alla Royal Albert Hall il 25 aprile (sold out in 3 minuti, invano il tentativo di aggiudicarsi il meet and greet per poche sterline in più).Mentre Andre guida io scrivo un tweet, taggando City and Colour:
alessandraZ alessandra @cityandcolour here we comeeeee, leaving for Royal Albert Hall!ciao milano
Arriviamo all' aeroporto, parcheggiamo, passiamo il security check. Mentre Andre rimette il pc nello zaino vedo la notifica di un messaggio privato su Twitter:
cityandcolourBring us some Dylan Dog comics for the show please.
Eh?!!!!! Non è vero!!Tuffo al cuore!
Senza parole, con un gran sorriso e la massima naturalezza entro al duty free a comprare una copia a caso di Dylan Dog. Subito dopo, rispondo: alessandraZ alessandra @cityandcolour just got Dylan Dog april issue for you :) let me know how to deliver it!23 Apr Ricevo subito una risposta: cityandcolourBring it to our Merch Guy at the show and we'll have a surprise for you. I'll tell him to expect 'alessandra'23 Apr at 07:03
A quel punto non camminavo più, fluttuavo , tanto che avrei potuto raggiungere Londra così, ma sono salita lo stesso sull' aereo per fare compagnia ad Andre :).Arrivati, oltre alla spensierata consapevolezza di avere davanti 4 giorni di vacanza-sole-londra-shopping-grandi camminate-risate-scoperte-concerto più atteso della mia vita- avevo la continua e bellissima sensazione che la sera del 25 sarebbe stata speciale davvero.
La mattina successiva mi sveglio e trovo due nuovi messaggi privati su Twitter:
cityandcolourSo it turns out our merch guy will not be working the show. So what is your cell #???. We will txt you before doors open.24 Apr at 04:34 cityandcolourSorry I just realized you can't direct msg us. Please email Haris at harisxxx@xxxxx.com24 Apr at 04:52Fino a quel momento, anche se non ne ero del tutto certa, avevo creduto che poteva essere davvero Dallas a rispondere ai miei messaggi, ma a questo punto era chiaro che era qualcuno dell' entourage. Con sempre più naturalezza (seeeee!) gli rispondo via mail. "Ho dato il mio numero di telefono a City and Colour via mail" credo di averlo ripetuto un numero indefinito di volte durante la giornata per rendermene conto.

Arriviamo al 25 aprile, arriviamo alla Royal Albert Hall con un po' di anticipo per ritirare i biglietti e comincia l' attesa (ingannata con birra e noccioline sulle gradinate del teatro).


A un certo punto arriva un SMS: è Haris che chiede dove sono e dove possiamo incontrarci.Rispondo che sono all' ingresso principale, che ho una giacca di jeans e una macchina fotografica rossa. Passano 10 minuti e non si vede. Altro SMS: chiede se possiamo raggiungerlo all' entrata 11.OK, arriviamo all' entrata 11 e gli steward mi dicono "Sei la ragazza che stanno cercando? Devi incontrare Haris, della band?" Gli dico di si. E loro: "Allora sei nel posto giusto, non ti muovere, lui era qui un attimo fa, ti cercava, ma adesso lo troviamo, lo andiamo a chiamare". Che premurosi! Gli inglesi non erano freddi? Boh.Dopo 5 minuti Haris si affaccia all' uscita e allargando le braccia esclama "Alessandra!".E' un ragazzo carino e con i capelli un po lunghi e qualche ricciolo, ci viene incontro e facciamo due chiacchiere, ci chiede quanto restiamo, ci dice che loro stanno solo due giorni a Londra, salta fuori che lui suona "un po'" la chitarra con Dallas.Gli do il Dylan Dog e lui se lo stringe al petto: Haris è bosniaco e si è traferito in Canada quando era piccolo, ma si ricorda che in Bosnia lo leggeva e da allora non ne aveva più visto uno. Tenerezza!Gli dico che fra le pagine ho messo un biglietto con un messaggio per Dallas, e gli chiedo se glielo può consegnare.
Dice si, e poi, con tranquillità dice: "Ma avete mai incontrato Dallas?"Io, cominciando a tremare perchè avevo intuito qualcosa gli dico di no.Lui fa: "Ok.... ora Dallas è di sopra che sta facendo delle cose, non ti prometto niente ma provo a vedere se riesce a scendere un attimo..."Io, non facendo più caso al momento surreale e perfetto che si stava svolgendo gli dico "Oh pleaaaaaaaseee!!!"Al che Haris scompare dietro l' ingresso 11 dopo aver informato gli steward che nel caso noi saremmo entrati un attimo (le porte non erano ancora aperte). In quel momento credo di aver avuto pochi secondi di lucidità che mi hanno permesso di realizzare quello che stava per succedere, poi non ho capito più nulla.Passano forse meno di 5 minuti e vedo Haris che si riaffaccia e ci dice "Venite".Faccio tre scalini, entro, faccio in tempo solo a notare la spessa moquette che sto calpestando, alzo lo sguardo, mi giro verso sinistra e vedo Dallas che esce dall' ascensore a tre metri da me....Un esplosione! So solo che ho fatto quei tre metri in due passi andandogli incontro a braccia aperte e poi l' ho abbracciato e baciato come se fosse mio fratello che non vedevo da 10 anni...Dallas è basso! E cicciotto e tutto compatto, profumato e la sua barba è morbidissima. E' stato disponibile e alla mano, ha provato a pronunciare Alessandra nel modo giusto 2-3 volte, abbiamo parlato due minuti (ha detto che l' anno prossimo forse viene in tour anche in Italia).Poi Haris mi porge un poster che ha portato giù per me, Dallas lo intercetta e mi chiede se me lo può firmare. Lo chiede anche :) (ora è incorniciato e appeso in salotto)Gli chiedo se possiamo fare una foto e lui commenta la mia Pentax rossa dicendo che sembra roba da veri pro (io evito di dirgli che non la so usare).Momento di imbarazzo quando ci salutiamo perchè io per abitudine mi lancio per dargli i due baci, ma lui non sa da che lato cominciare e mi dice che non l' ha mai capito. AWWW!
Ecco, fine.Esco e credo di morire per il livello di adrenalina che ho in corpo, poi mi ricordo del concerto e mi calmo. Twitto subito del mio incontro con Dallas (vedi foto sotto!). In fondo è tutto merito suo!
Il concerto è stato stupendo, la Royal Albert Hall è una venue incredibile. Sentire la voce di Dallas dal vivo non è descrivibile, e credo che quello che ho provato sia stato lo stesso degli altri spettatori, alcuni dei quali, nel silenzio quasi sacrale della sala fra un pezzo e l' altro, non hanno perso occasione di dichiarare il loro amore per lui in modi più o meno coloriti, dai classici "I love you!!" a estremi "I just came" passando per "I want your babies!" (detto da un ragazzo ;) )Dallas per l' occasione ha abbandonato le sue solite t-shirt larghe che mettono in mostra i suoi tatuaggi a favore di un outfit davvero elegante e ha continuato tutta la sera a ringraziare i suoi fan, dicendo che mai si sarebbe immaginato di arrivare a suonare in un posto del genere.

Haris alla chitarra a destra!

Tanta emozione e molte lacrime, costruirsi ricordi di questo livello è sempre una gran bella soddisfazione.P.S. Dallas ci rivediamo quest' estate al Loolapalooza!!!

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