Magazine Diario personale
L'8 dicembre 2009 ho deciso che non avrei più fumato. Avevo nausea per dei fastidiosi otoliti che facevano il bagno nel mio orecchio medio, e - pur avendone il desiderio - non riuscivo a fumare. Naturalmente, avevo considerato già diverse volte l'idea di smettere. L'anno prima una bronchite mi aveva lasciato senza fumo per sei giorni, a dicembre. E io uscivo sul ballatoio di casa, con -3 gradi, a tirare una boccata e subito spegnere perché non riuscivo a sopportarlo.
Colta l'occasione, dopo qualche giorno passo dal mio medico e gli chiedo: "Dottore, dopo quanto passa la dipendenza, il desiderio di fumare?". Intendevo: per quanto tempo mi tocca tener duro. La salivazione a mille, il nodo allo stomaco, un appetito feroce: non avrei retto molto. E lui mi spiega che la dipendenza da nicotina è un falso problema, e non c'entra con il desiderio di fumare. Il vero problema è un altro, ed è tutto nella mia testa.
"Vedi, è come se, fumando, tracciassi tanti sentierini di terra in mezzo a un prato. Se smetti, l'erba ricomincerà a crescere. Prima che il prato torni quello di prima, però, ci vuole un bel po' di tempo. E se anche tiri una sola boccata, azzeri tutti gli sforzi fatti fino a quel momento"
Morale: devi smettere e basta, o è inutile. E al pensiero che basta una boccata per buttare in vacca tutta la fatica che ci metti, ho smesso davvero. La paura di ricominciare era più forte del desiderio. Dopo due o tre settimane, ho cominciato a non avere più la sensazione allo stomaco e la salivazione a mille. Il gesto di cercarmi il pacchetto nelle tasche l'ho perso dopo qualche mese. Per sei, sette mesi mi sono sognato la notte che ricominciavo e mi davo del cretino. Poi non ci ho più pensato e basta. Adesso è del tutto innaturale pensare di accendermi una sigaretta, esattamente quanto prima era impensabile che smettessi.
E ricordo quasi con piacere la visione della versione integrale di Apocalypse Now, tre ore in prima fila senza pause con tutti che fumano, continuamente, quasi in ogni scena - e una voglia di fumare che era pura e semplice schiavitù.
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