Nell’isola felice del popolo dei lettori, non numeroso quanto dovrebbe, ma molto agguerrito, come ciascuno di noi ha scoperto questa passione? In quale occasione? Con quale libro? Da soli o grazie a un’altra persona?
Io la scoprii, lo ricordo bene, quando avevo dieci anni. Con un libro che ai miei dieci anni forse non era proprio adatto, Fondazione e terra di Isaac Asimov, romanzo di chiusura dell’epico Ciclo della Fondazione. Fu una visione, su uno scaffale di un ipermercato, nell’area libri, quella da cui ero sempre più attratto. Poi furono insistenze presso i miei genitori, perché me lo comprassero. Era un tascabile, ma imponente per numero di pagine, e sulla copertina c’era una illustrazione, con un’astronave e un viso, alieno, di profilo.
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Fino a quel momento, i libri veri che avevo tenuto tra le mani erano stati un volume di fiabe dei fratelli Grimm, e un Tartarino di Tarascona di Alphonse Daudet, regalatomi per un compleanno.
Il romanzo di Asimov fu una rivelazione silenziosa a me stesso, al me stesso che stava aspettando. E a chi mi disse, quando avevo quasi finito di leggerlo, che non era roba per me, che di sicuro non ci avevo capito molto, adesso, a distanza di non pochi anni, rispondo che forse era vero, non avevo capito proprio tutto ciò che c’era scritto, ma questo non rendeva meno essenziale quella lettura.
Voi come avete scoperto la vostra passione?
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