SINOSSI “Perché vento sono stata”
Questa è la storia di una donna guidata dal suo senso di giustizia e dal suo dolore interiore, che visse e morì per il suo lavoro. La storia è tratta dalla vita di Armida Miserere, una delle prime donne direttrici di carcere, chiamata durante la sua carriera a dirigere i penitenziari più “caldi” d’Italia a contatto con i peggiori criminali, terroristi e mafiosi del nostro tempo. Una donna condannata dalla perdita del suo amato a vivere una vita al limite, in cerca, fino alla fine, di giustizia e amore nel sistema penitenziario.
Note di Regia
Una donna dello stato, capace di un gesto estremo che lascia spiazzati tutti quelli che la amavano o la detestavano, un gesto che è insieme un sacrificio d’amore e una vendetta.
Quando il 19 aprile 2003 Armida ha scelto di togliersi la vita ha deciso di gettare il suo corpo contro chi, morto dentro, ha infranto i suoi sogni, dimostrando che solo chi è vivo può morire e, come il vento, continuare a vivere libero.
L’interesse di questo progetto risiede nella vicenda umana del personaggio principale e per questo ho cercato, ancor più che miei film precedenti uno stile semplice, che desse spazio alla verità del personaggio, cercando di miscelare il film di impegno civile con la storia d’amore, gli elementi più intimi e emotivi con l’aspetto sociale.