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Come imparare finalmente a leggere la fotografia

Da Ragdoll @FotoComeFare

Quante volte sei rimasto incontrovertibilmente colpito dalla bellezza di una foto senza saperne spiegare il perché?

E quante altre volte hai sentito giudicare positivamente uno scatto (magari ritenuto migliore del tuo) e ti sei chiesto come fosse possibile?

A me è capitato spesso, soprattutto prima di cominciare ad interessarmi di fotografia. D’altronde, la fotografia è così comune nella nostra vita quotidiana, che ci sembra fuori luogo soffermarsi ad analizzare un’immagine per capire quali fattori contribuiscano al suo successo.

Invece, ogni fotografo deve essere in grado di analizzare, di leggere una foto, per due principali motivi:

  • saper distinguere gli scatti più riusciti dai meno riusciti, sia propri e altrui, e saper prevedere le reazioni degli osservatori,
  • imparare quali fattori rendono bella, efficace una foto per poterli replicare.

I libri su questo argomento, per fortuna, non mancano. Leggere la fotografia è uno di questi e costituisce uno strumento completo ed efficace per insegnarci a studiare e comprendere appieno le foto, a guardarle con occhi nuovi.

Paroloni utili

L’autore si chiama Augusto Pieroni ed è uno storico, critico d’arte contemporanea e docente universitario.

Gli autori di tutti o quasi gli altri libri sulla fotografia che ho recensito precedentemente (e che puoi trovare nella pagina sui libri di fotografia) sono fotografi di professione e soprattutto divulgatori che scrivono in un linguaggio colloquiale. L’esatto contrario di quello che da solitamente un critico d’arte e professore universitario.

Infatti, spesso gli accademici, in particolar modo quelli italiani, sfoggiano linguaggi forbiti e assolutamente incomprensibili. Anche i contenuti si rivelano sovente eccessivamente teorici e adatti appunto ad una lezione universitaria ma non all’applicazione.

Fortunatamente con questo libro mi sono dovuto ricredere. Sicuramente il linguaggio e la sintassi usati in Leggere la fotografia sono più sofisticati che in molti altri libri sulla fotografia. Però essi non ne impediscono la comprensione e le lezioni che si possono apprendere da questo testo sono numerose e importanti.

I contenuti

Riassumendo a grandi (grandissime) linee, il libro insegna tutti i punti di vista attraverso cui può essere analizzata (letta) una foto:

i contesti, interni ed esterni,
  • la preparazione di uno scatto,
  • gli aspetti tecnici, lo sviluppo (vale anche per il digitale) e la pubblicazione,
  • la composizione, intesa anche come il ritaglio dello scatto in fase di sviluppo,
  • i contenuti e ovviamente i loro significati.

Ciascuno di questi punti di vista viene poi spezzettato e approfondito a sua volta. La dissertazione è estremamente dettagliata e sistematica, corredata da numerose citazioni.

Ogni capitolo sfrutta immagini veramente utili a capire quello che viene spiegato a parole. Inoltre, al termine di ogni capitolo una sezione di casi di studio chiarisce ancora meglio i concetti.

Al termine del testo un’utilissima griglia riassume tutti i passi dell’analisi descritti nel libro. Inoltre, da bravo professore universitario, l’autore fornisce addirittura degli esercizi e degli spunti di lavoro per mettere in pratica quanto imparato.

C’è molto da imparare

Sostanzialmente, Leggere la fotografia fornisce la “procedura” da seguire per sviscerare tutti i significati di una foto. Veramente, una volta letti e digeriti i contenuti del libro, non ci capiterà più di rimanere smarriti di fronte alla bellezza di una foto.

Il libro non parla di tecnica fotografica in nessun modo e questo è uno dei suoi punti di forza. Infatti, così ci ricorda quanto la tecnica sia solo uno strumento, non il fine.

Dopo aver imparato a leggere la fotografia saprai come realizzare uno scatto per veicolare al meglio il tuo messaggio. A quel punto potrai imparare le tecniche necessarie a farlo.

Se non ti spaventa un libro didattico, diverso dai libri “per fotografi” te lo consiglio vivamente.

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