Anna Premoli
Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata in Economia dei mercati finanziari, presso la Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata, dove si occupa di consulenza finanziaria e ottimizzazione fiscale. La matematica è sempre stata il suo forte, la scrittura invece è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Con la Newton Compton ha pubblicato Ti prego lasciati odiare, vincitore del Premio Bancarella 2013. Il romanzo è stato per mesi ai primi posti nella classifica dei libri più venduti e la Colorado Film ha acquistato i diritti per la trasposizione cinematografica. Anche Come inciampare nel principe azzurro è stato un successo del self publishing, arrivando ai primi posti della classifica.
Titolo: Come inciampare sul principe azzurro
Autore: Anna Premoli
Serie: //
Edito da: Newton & Compton (Collana Anagramma)
Prezzo: 9,90 € oppure 4,99 € in formato ebook
Genere: Fiction, romance, chicklit
Pagine: 320 p.
Voto:
Trama: Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero? È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del mondo, in Corea del Sud! Maddison, però, è solo all’apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto americano, non le rende neanche facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!
Recensione
di RoRò
Siamo una decina di persone completamente dedite al lavoro. O meglio, gli altri nove sono estremamente dediti, io faccio finta. Ma sono davvero brava a fingere.
ANNA PREMOLI è l’esordiente più in auge del momento, e devo dire che da italiana ne sono davvero orgogliosa. In realtà questo è il suo pseudonimo, il suo vero nome è stato gelosamente custodito per volere dell’autrice stessa al tempo in cui con grande coraggio si era tuffata nel mondo dell’autopubblicazione, chissà se ancora adesso, dopo lo strepitoso successo che ha ottenuto, sia dello stesso avviso. Autrice di due romanzi davvero divertenti e spumeggianti, Anna Premoli qualche anno fa si era affidata a Narcissus, una piattaforma che fornisce servizi e supporto nell’autopubblicazione.
Nel giro di poco, grazie al passaparola — è così che sono venuta a conoscenza delle sue opere — ha ottenuto un grande riscontro tanto che poi, circa un anno dopo, la Newton & Compton ha deciso di pubblicarle entrambi i romanzi. Su consiglio di un’amica lessi i suoi libri quasi un anno fa, cominciai con “Come inciampare sul principe azzurro” e continuai poi subito dopo, conquistata dal suo stile leggero e divertente, con “Ti prego lasciati odiare” il che la dice lunga sulle sue capacità narrative visto che molto più spesso mi capita esattamente il contrario: iniziare una saga e abbandonarla già all’opera prima.
La storia è quella di Maddison, una spumeggiante ragazza in carriera che in realtà non è poi così ambiziosa, ma che per far contenta la madre — una casalinga pentita, col DNA da femminista irriducibile che con la sua presenza ingombrante la sprona, forse in modo un po’ troppo pressante — si dedica al successo nella vita lavorativa.
Maddison però è di tutt’altro avviso: indolente e svogliata, sa che tutto ciò per cui nella vita vale la pena faticare si trova nei negozi d’abbigliamento, la moda e lo shopping sfrenato sono la sua vera passione. Il suo boss però le riserva una bella sorpresa: una promozione!
Maddison, che detesta ogni tipo di novità e cambiamento, cerca di prenderla positivamente sperando almeno di essere inviata nel cuore pulsante della moda, New York, dove da vera artista potrà, di tanto in tanto, interpretare i suoi famosi mal-di-testa-finti-che-sembrano-veri e concedersi qualche pausa extra dal lavoro con annesse corpose sedute di shopping. Ahimè, Maddison dovrà far fronte alla più terribile delle scoperte, la sua nuova destinazione è il peggior posto al mondo dove coltivare il suo spiccato senso del fashion, la Corea del sud, e cosa ancora peggiore dovrà andarci con quello che d’ora in avanti sarà il suo nuovo responsabile, un severo e serioso schiavista, che nulla ricorda del buon vecchio capo, e che per di più è anche rigido e insopportabilmente puntiglioso: Marc Kim, un americano dalle origini coreane piuttosto prestante e belloccio .
«Quanti anni hai?» gli domandò facendo finta di essere interessata.
«Ho 33 anni» mi risponde senza aggiungere altro. Di questo passo la conversazione stenterà a decollare.
«L’età di Gesù Cristo quando è morto» gli dico dopo qualche attimo di troppo di un silenzio imbarazzante.
Naturalmente tra i due scatterà, non riconosciuta, una forte attrazione e non mancheranno delle scene di grande comicità. Forse un po’ scarsa risulta la descrizione dell’ambiente e della cultura coreana (magari data l’eccezionalità sarebbe stato opportuno un maggiore approfondimento), forse poco tratteggiati i personaggi secondari, ma tutto sommato i due principali, specie Maddy, sapranno tenervi occupati. La Premoli, nella migliore tradizione della letteratura chicklit sforna un romanzo fortemente ironico e divertente, sfoggiando dei dialoghi davvero arguti e spiritosi che mi fecero sorridere spesso. Un romanzo davvero carino e piacevole che non nulla ha da invidiare ai romanzi di genere più famosi e conosciuti e che, anzi, porta una ventata di aria fresca.
Sono ufficialmente in panico, e come sempre mi accade nei momenti delicati riesco sempre a dire cose insensate. «Lei è cinese?» guardo accanto a me e la domanda mi esce fuori inaspettata.
Uniche note negative sono lo scarso editing (questo almeno nell’edizione autopubblicata, immagino che in quella della Newton il problema sia stato risolto) e la scelta dell’ambientazione internazionale (entrambi i romanzi sono ambientati a Londra e le sue eroine sono londinesi Doc, ndr.) che io avrei preferito più nostrana ma dopotutto non si è poi rivelata del tutto sbagliata dato che La Colorado Film ne ha già acquistato i diritti.
Autore articolo: RoRò
Amo la lettura, le verdure, gli animali (soprattutto i gatti) e non mi separo mai dal mio lettore reader: i libri per me sono come le ciligie uno tira l'altro ^_-
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