Introduzione alla Cartomanzia (2)
Come interpretare i Tarocchi
Alcune persone possiedono fin dalla nascita una particolare sensibilità, uno speciale intuito e la capacità spontanea di accedere a particolari stati di consapevolezza per poi essere di aiuto a se stessi e agli altri. Ma tutti gli esseri umani hanno queste doti potenziali, spesso inutilizzate e latenti: tutti quindi possono svilupparle, per esempio imparando a interpretare i Tarocchi. Tutti hanno la capacità potenziale di comprendere il linguaggio dei Tarocchi, e tutti hanno la necessità di esercitarsi per farlo, ricordando che il mazzo di carte è solo una chiave per accedere alla dimensione profonda e senza tempo in cui tutto è Uno, qui ed ora, sempre. Chi si sente attratto dal fascino dei Tarocchi può cominciare a conoscerli facendo esperienza con le immagini evocative degli Arcani, imparando i loro significati con la guida di un esperto o di un buon manuale.
La prima cosa da fare è quella di prendere confidenza con il proprio mazzo preferito, scelto fra quelli che più colpiscono la fantasia e l’immaginazione. Fare esperienza con le emozioni suscitate dalle singole carte è un buon esercizio. Per esempio si può tenere il mazzo sul comodino e, poco prima di addormentarsi, estrarre a sorte un Arcano e concentrarsi su quello per alcuni minuti. La carta rimarrà poi scoperta sul comodino e gli archetipi corrispondenti entreranno simbolicamente nei sogni con lo scopo di istruire: al mattino la stessa carta sembrerà diversa ed un po’ meno oscura. Una volta imparato dal vivo il significato delle singole carte, si potrà cominciare ad interrogare il proprio mazzo, che con queste inizierà a fare da tramite con l’inconscio che risponderà coerentemente. I passi successivi saranno quelli di mettere insieme le varie “lettere” per comprendere le “parole”, come quando si impara a leggere e a scrivere con l’alfabeto.
Giovanni Pelosini