Come l’acqua per gli elefanti (2011) è un adattamento del romanzo della scrittrice Sara Gruen, Acqua agli elefanti (2006). Il film è diretto dal regista statunitense Francis Lawrence, noto per aver realizzato più di cento videoclip musicali per star importanti come Justin Timberlake, Britney Spears, Janet Jackson, Will Smith, Aerosmith, Black Eyed Peas, Alanis Morissette. Nel 2005 esordisce con il lungometraggio Constantine, tratto dal fumetto Hellblazer. Mentre nel 2007 dirige Will Smith nel film Io sono leggenda, adattamento dell’omonimo romanzo di Richard Matheson.
Devo ammettere che quando ho iniziato a vedere il film in questione, non stavo pensando affatto a quel piccolo trauma che dovetti subire pochi anni prima “grazie” all’incomprensibile o/errore cinematografico di Io sono leggenda. Il che lasciava libero spazio a quella ingenua speranza di trovarsi di fronte un film piuttosto interessante. Eppure, sono convinta che i presupposti giusti c’erano tutti. C’erano le atmosfere circensi, tanto amate e rese magiche dal nostro Federico Fellini, e già questo poteva bastare a convincerci. E devo ammettere che la mia memoria è andata inesorabilmente "a sbattere" contro le suggestive sequenze circensi ricreata da Burton per quel "capolavoro" chiamato Big Fish (ah che dolor...). C’era l’America della Grande Depressione e il lontano fascino delle rotaie attraversate dai treni a vapore. E il fatto ancor più insolito e ingannevole, è stato credere per quasi un terzo del film che quel Pattinson avesse finalmente trovato un suo “perché”…E invece niente!!! Nemmeno il mélodalle sfumature circensi ha saputo mandare giù l’indigesto e scolorito Cullen. E la Witherspoon? Come può non lasciare perplessi una gracilina silhouette femminile dal “parruccone” biondo e goffa? E aiutatemi a dire goffa. Oh, povera Reese!!!
Se mi si chiedesse di salvare almeno “il salvabile”, direi sicuramente le musiche di James Newton Howarde la performance di Christoph Waltz nei panni del crudele August. Almeno loro risultano accordati a questa “pasticciosa”occasione mancata di un film originale, che avrebbe potuto conquistare il pubblico, disorientandolo, tra passioni proibite e saltimbanchi.