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La vita è sempre sorprendente...
Oggi, con mia madre venuta a trovarmi da Roma, siamo state sull'isola di Cramond, è un'isola non isola, collegata alla terra ferma da un istmo che la bassa marea rivela e l'alta marea copre.
Così come al solito, io ho iniziato a volare con le metafore...
Per vedere il passaggio, per attraversarlo, a volte bisogna aspettare la bassa marea...
Le nostre emozioni a volte coprono tutto affogandoci.
Come ci riesce facile parlare oggi, guardare negli occhi qualcuno che ci faceva sentire impotenti in mille emozioni represse anni fa ed oggi lì in quel bar davanti ad un caffè è così familiare, così amico, così innocente...
La vita che ci faceva così paura con i suoi mille intrighi, quanto oggi è così pura, semplice, limpida...
Quanti ripulendo hanno trovato il passaggio per tornare a casa, quanti oggi conoscono esattamente gli orari di alta marea?
Le emozioni che per anni ci hanno giocato brutti scherzi...quante di queste oggi noi le guardiamo come genitori che guardano i loro bambini giocare sulla spiaggia?
Quanta bellezza rivela la verità nella natura?
Quanto amore rivela il coraggio?
Quanta espressione si cela nel silenzio?
Quanta purezza nel denudarsi del possesso di sofferenze?
Prendimi così come sono perché non posso diventare altro che ciò che già ero prima di saperlo.
Scoprimi piano lasciandomi danzare nell'essere, dammi una volta ancora la tua mano per saltare quello scoglio, dimmi che sarai lì ad aspettare che io attraversi di nuovo la terraferma.
Dimmi che sono capace, ripetimi che sono capace, perché è vero, perché io non smetta di crederlo, perché io ricordi te in ogni mio gesto che faccio per guadagnare un metro d'acqua e avvicinarmi a quella proprietà del cuore.
Perché io possa nell'azione stroncare ogni dubbio, ogni sospetto di averti perso per sempre.
Sostieni il mio desiderio di andare avanti nel sorridermi dal passato, nel salutarmi da lontano, in un avvenire vicino, in un dolore ormai andato.
Eccoti! Come una luce arrivare prima del suono di un'armonica lontana per farmi strada nella notte accompagnarmi a danzare in una piazza straniera, stringere una mano amica, abbandonarmi in braccia amanti, dormire in colori caldi svegliarmi in un caffè amaro e dolcemente ritrovare la speranza che nulla sia mai stato davvero perso gridando ad un gabbiano: Sono felice!
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