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Come negli anni ’70-’80, in aumento il commercio illegale di sigarette

Creato il 27 novembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Con la crisi economica in atto ecco un aspetto sociale riprendere spazio nel tessuto sociale italiano, il contrabbando di sigarette.

Le sigarette Classic, una delle marche più contrabbandate dall'est (noinapolit.it)

Le sigarette Classic, una delle marche più contrabbandate dall’est (noinapolit.it)

Come negli anni ’70-’80, anche oggi, durante uno storico periodo di crisi economica in Italia, prende sempre più piede il commercio illegale di sigarette. Se allora il contrabbando veniva fatto sotto gli occhi di tutti e tollerato in gran parte anche dalle forze dell’ordine, negli ultimi mesi, invece, specie in Campania i sequestri di tonnellate di sigarette sembra all’ordine del giorno.

Così, infatti, che questa mattina la Guardia di Finanza di Napoli hanno effettuato un blitz nella zona dei Ponti Rossi dove hanno requisito circa una tonnellata di “bionde”. In un ampio quadro di lotta al contrabbando il sequestro è iniziato dalla perquisizione e dal sequestro di un furgone che ha portato le forze dell’ordine a proseguire i controlli nel deposito di provenienza del veicolo. In questo capannone, nella zona industriale di Napoli, è stata trovate la parte mancante del quantitativo di sigarette di contrabbando. La merce proveniva dall’Europa dell’Est ed era costituita per di più da marche non particolarmente in uso tra i cittadini partenopei, almeno sul mercato legale. Jin Ling, Classic, Minsk e Nz, tutti marchi in voga fra immigrati cinesi e dell’Europa orientale, oltre che nelle tasche di quei fumatori napoletani che, a causa dei continui rincari in tabaccheria, con pochi euro dati al contrabbandiere riescono ugualmente garantirsi la fumata quotidiana. I proprietari del deposito e del furgone, due sessantenni napoletani, sono stati denunciati. Il valore del prodotto sequestrato è stato stimato in oltre 250mila euro e a più di 170mila euro ammontano i tributi doganali evasi, tenendo conto che sul mercato illegale al dettaglio un pacchetto di tali sigarette viene generalmente ceduto a un prezzo di circa 3 euro.

Il sindaco di Melito, un comune alle porte di Napoli, nonché neo segretario provinciale del Pd, Venanzio Carpentieri, già in un’intervista nel settembre 2012 diceva: “L’aumento della presenza dei contrabbandieri, a mio avviso, è uno dei tanti frutti della crisi economica, questo non solo a Melito ma in tutto l’hinterland, dove in conseguenze di interventi repressivi della Guardia di Finanza fra la seconda metà degli anni ’90 e gli inizi degli anni 2000, il fenomeno era in declino. Almeno nelle forme conosciute durante il boom del contrabbando durante gli anni ’70 e ’80. Molti, a causa della crisi, ritengono più semplice per sbarcare il lunario, abbracciare questo tipo di attività. Si tratta di scelte deprecabili e ingiustificabili, anche perché in questa forma di illegalità meno pervasiva e meno violenta, si nasconde la mano della malavita organizzata, che gestisce questi traffici a livello nazionale e internazionale”.

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