Il grande arco della Riviera dei Fiori
La Riviera di Ponente è un reticolo, antico e solido, di borghi e città. L'Aurelia ci conduce tra turismo e mondanità a San Remo e Alassio, toccando anche antichi borghi liguri a Noli e Varigotti, monumenti celebri a Ventimiglia e Albenga, freschi giardini ricchi di specie esotiche o mediterranee a Bordighera...
Dal piazzale della dogana tra Italia e Francia una strada permette di raggiungere il promontorio dei Balzi Rossi. Il calcare rossastro della parete rocciosa si apre in grandi caverne preistoriche; gli scavi, iniziati a metà dell'Ottocento, hanno portato alla luce resti fossili di animali, sepolture umane, collane, manufatti di selce e, sulle pareti, numerose incisioni rupestri di età paleolitica. Dal confine si segue la S.S. l' Aurelia per Mortola Inferiore ( a 2 km), località di accesso ai Giardini Hanbury. Fu sir Thomas Hanbury, facoltoso commerciante inglese, a creare nel 1867 questo giardino di acclimatazione per piante esotiche, che acquistò poi anche funzioni ci conservazione della macchia mediterranea. Oggi il parco si estende per 18 ettari, metà occupati da specie esotiche e metà da macchia mediterranea. Dal palazzo, il belvedere si apre sui giardini e sulla costa ligure e francese. Lo sguardo incontra anche Ventimiglia (a 6 km), già abitata e fortificata in età preromana. Località strategica a guardia dei traffici rivieraschi con la Provenza e di quelli via terra, lungo la Val Roia, con il Piemonte, Ventimiglia, dopo l'annessione alla Repubblica di Genova (1261), acquistò un diverso ruolo, quello di borgo fortificato di frontiera. Resti di queste fortificazioni sono visibili nella città vecchia, la parte più interessante di Ventimiglia, con la cattedrale romanica (XI-XIII sec) e la chiesa di S. Michele (VIII-X sec, ma molto rimaneggiata). La cattedrale, affiancata dal battistero, ha sulla facciata un bel protiro (1222) con colonnine e interessanti capitelli scolpiti (figure zoomorfe e antropomorfe). In S. Michele è da vedere la cripta (XI sec.), su colonne marmoree romane. Nella città bassa si conservano i resti dei un teatro romano (II sec. d.C.)
Piacevolmente turistica è Bordighera ( a 5 km), lussureggiante città-giardino, abitata nella seconda metà dell'Ottocento da una folta colonia britannica. Il fascino della città è dato dalle specie botaniche che crescono nei numerosi parchi e giardini (soprattutto palme, ma anche ulivi, cedri, agavi, aloe,); nell'entroterra la vasta pineta del Monte Nero è area protetta. Da non perdere la passeggiata panoramica sul Lungomare Argentina e la passeggiata di Via Romana , a ridosso della collina.
Ripresa la S.S. 1 si supera il Capo Nero e si entra nell'ampia insenatura che ospita San Remo ( a 12 km). San Remo era un tempo, nel cuore del Medioevo, San Romolo, in onore del vescovo genovese che convertì la città: La denominazione attuale si affermò dopo il 1361, quando il borgo diventò un libero comune, soggetto alla Repubblica di Genova ma con propri statuti. Da metà Ottocento gli inglesi danno il via al travolgente sviluppo turistico e la città avanza verso il mare, con edifici eleganti e viali alberati. Corso Matteotti (con il Casinò, del 1906), Corso Trento e Trieste e Corso Imperatrice, ornato dalle palme, dono della sovrana di Russia Maria Alexandrovna, sono le vie tradizionali del passeggio. Fin qui la San Remo mondana: più su, abbarbicata sulla dorsale, c'è La Pigna, l'antico borgo medioevale a viuzze, rampe e scalinate. La Cattedrale di S. Siro (XIII se.), di forme romanico-gotiche, ha un bel portale ogivale, sormontato da un elegante rosone.
Superato Capo Verde, un ridente tratto di costa ci accompagna fino a Imperia, ( a 23 km), nata nel 1923 dall'unione di due comuni ben distinti, Oneglia e Porto Maurizio. La parte più interessante dal punto di vista del turismo è il nucleo vecchio, di fondazione medioevale, di Porto Maurizio, che merita una'attenta visita. Colpisce la mole grandiosa del Duomo, in forme neoclassiche (1781), a testimonianza del benessere della società portorina del periodo.
La costa si fa ora più accidentata e alterna capi a insenature. Si toccano Diano Marina, Cervo (borgo di case bianche e viuzze, tra i più belli dell costa ligure), Andora e Laigueglia. Affollatissima di turisti è Alassio ( a 25 km), nell'omonimo golfo tra Capo Mele e Capo Santa Croce. "Villa" del Comune di Albenga dal 1303, Alassio ottiene l'indipendenza nel XVI secolo. Alla fine dell'Ottocento diventa meta del turismo inglese: dalla sua ha il clima, mite anche d'inverno, e 3 km di spiaggia sabbiosa, di puro quarzo. Consigliate due gite: in barca all'Isola Gallinara e a piedi alla chiesetta di S. Croce, romanica (XI-XII sec.), a picco sul capo omonimo con bella vista sul golfo.
Più ricca di tesori artistici è Albenga (a 7 km), fiorente città romana; il centro storico monumentale della città si concentra attorno alle piazze medioevali di S. Michele, IV Novembre e Dei Leoni, dominate dalle due torri del comune vecchio e del municipio e dal campanile della cattedrale romanica (XI-XII sec.). Da visitare il Civico Museo Ingauno che conserva reperti dell'Albenga preromana , romana e medioevale, e da non dimenticare il Museo Navale Romano con i resti e il carico di una nave romana del I sec. d.C.
Di chiara vocazione balneare è Finale Ligure (a 20 km), che comprende l'abbazia benedettina, annessa alla chiesa di S. Maria Pia, e la frazione di Varigotti (a 4 km), borgo costiero di pescatori, a viuzze, piazzette e tipiche case liguri con tetti a terrazza.
Noli (a 4 km), a nord dell'omonimo capo, fu repubblica marinara e si conquistò una secolare, seppure limitata, indipendenza, all'ombra della potente alleata Genova. Il periodo di gloria terminò nel 1797 con l'avvento dei Francesi. Nell'incantevole borgo si passeggia sotto piccoli archi che collegano le case poste sui due lati delle tipiche stradine ombrose. S. Paragorio, chiesa romanico-bizantina del Xii secolo, conserva resti e affreschi trecenteschi.
Superata Spotorno (a 2 km), che conserva solo l'impianto del borgo originario, molto alterato dallo sfruttamento turistico, si raggiunge Savona (a 13 km). La città fu porto fiorente nei tre secoli di vita comunale, grazie anche alla sua posizione, sulla direttrice del colle di Cadibona, sbocco naturale verso il Piemonte. Genova la punì duramente nel 1528, interrando il porto e distruggendo parte dell'abitato. La parte vecchia della città circonda il porto: si visitano il Duomo, l'Oratorio di Santa Maria di Castello e Palazzo della Rovere. La Pinacoteca civica ospita dipinti e sculture di scuola genovese , savonese e lombarda. A sud-ovest del porto c'è la cinquecentesca Fortezza Priamar, luogo di prigionia per Mazzini, fu qui che egli ideò la Giovine Italia. La S.S. 1 prosegue quindi lungo la costa fino al capoluogo, Genova (a 45 km).
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