Tre ambienti geografici diversi e tre modi del tutto differenti per accostarsi alla Liguria: il Golfo del Tigullio, con le sue raffinate località balneari, i pittoreschi borghi marinari che costellano il promontorio di Portofino, splendido baluardo di macchia mediterranea, e il paesaggio appenninico, ricco di pini e castagni, della Valle del Trebbia, immersa nei boschi, costellata di interessanti scorci medioevali.
Il Golfo del Tigullio inizia, a sud-est, con Sestri Levante. L'istmo che collega la terraferma al promontorio dell'Isola forma la Baia delle Favole, a ovest, e la Baia del Silenzio, a est. Sulla strada per la vetta dell'isola (83 m ) si incontra la chiesa di S.Nicolò (XII sec. ), con la facciata quattrocentesca . Da non dimenticare la Galleria Rizzi, con dipinti e disegni di scuola fiamminga e italiana.
Da Sestri un tratto rettilineo della S.S. 1 " Aurelia " (6 km ) conduce a Lavagna. Il paese ha conservato poco del suo passtao di capoluogo della contea dei Fieschi, nobile famiglia che a lungo si battè per conservare l'autonomia da Genova. Un illustre componente della casata, papa Innocenzo IV, fece edificare (1245-1252) la Basilica di S.Salvatore (a 4 km, verso l'entroterra ), chiesa romanico-gotica tra le più importanti della Liguria. La facciata è decorata a fasce bianche e nere. Sovrasta la chiesa la grandiosa torre del campanile, a due ordini di quadrifore.
Chiavari (a 2 km ) si estende nella piana dell'Entella. Nel Medioevo i Fieschi la fortificarono per difendersi dalla strapotere di Genova. Il simbolo della presenza della nobile famiglia in città è il Palazzo dei Portici Neri ( 1160 ). Seicentesco è Palazzo Rocca che ospita il Museo archeologico del Tigullio e la Galleria Civica ( opere di scuola genovese, XVI-XVIII sec. ). Il giardino del palazzo è ricco di specie esotiche.
Più avanti, nell'insenatura più riposta del Tigullio, sorge Rapallo ( a 12 km ); la posizione fortunatissima, con l'anfiteatro collinare restrostante a proteggere la baia dai venti freddi, ne ha facilitato lo straordinario sviluppo turistico. Da vedere il cinquecentesco castello, su uno scoglio a picco sul mare, e l'Oratorio dei Bianchi, sede dell'omonima confraternita, con interessanti crocifissi processionali liguri.
Da Rapallo si lascia l'Aurelia e si prende la S.S. 227 verso Santa Margherita Ligure (a 3 km ), all'estremità nord-orientale del promontorio di Portofino. Elegante il lungomare, imponente la cinquecentesca Villa Durazzo, con parco ricco di piante tropicali e secolari conifere. Una panoramica strada conduce in 5km a Portofino (abitato precluso alle auto ), pittoresco borgo di pescatori divenuto raffinata località turistica. L'omonimo promontorio , il più imponente della costa ligure, coperto di boschi di pini, castagni e macchia mediterranea. è parco naturale dal 1977. Consigliate le escursioni alla Punta del Capo e, in barca all'Abbazia di S. Fruttuoso. Il complesso abbaziale comprende un palazzo del XIII sec., la chiesa del X sec., il chiostrino romanico e il sepolcreto dei Doria. Deliziosi la baia e il borgo marinaro. Tornati a Santa Margherita si punta verso Camogli ( a 10 Km ), seguendo una strada che taglia alla base il promontorio e si collega solo per un breve tratto all'Aurelia. Un tripudio di luce accoglie il visitatore nel pittoresco porticciolo, con le alte e coloratissime case dei pescatori. Il Castello della Dragonara ospita l'Acquario Tirrenico e alcuni reperti di naufragi celebri.
Dal paese di Recco (a 2 km ), un tempo beneficio ecclesiastico della Chiesa milanese, si punta verso l'interno, nella valle dell'omonimo torrente: la S.S. 333 conduce a Uscio (a 10 Km ), borgo longobardo che dominava la zona a ponente del promontorio di Portofino. La pieve romanica è dedicata a S.Ambrogio: evidente il legame con la Chiesa di Milano. Giunti a Gattorna ( a 10 km ) si passa sulla S.S. 225 fino a Ferriere e poi si sale a destra verso il Passo della Scoffera ( 674 m, a 17 km ), tra le valli del Bisegno e dello Scrivia. Scesi a Laccio, tra ville di gusto medioevale, la S.S. 45 porta a Torriglia ( a 8 km ), circondata da boscose montagne. Poco prima di entrare nell'abitato campeggiano in alto le rovine del castello, appartenuto ai Malaspina , ai Fieschi e ai Doria. Proprio attorno al castello si sviluppa il nucleo antico, un grappolo di case e stradine con pittoreschi scorci. Dopo Torriglia la statale si inoltra, tra curve e tornanti, nella stretta Val Trebbia, coperta da boschi di castagni e, più in quota, di faggi.
Montebruno (nel fondovalle, a 13 km ) è meta di pellegrinaggio per la presenza del quattrocentesco Santuario di Nostra Signora di Montebruno.
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