Perché in molti evitano di pensare ad organizzare un viaggio “on the road”? Perché viaggio in auto per l’Europa sembra una vera e propria impresa difficilmente accomunabile ad una vacanza che dovrebbe servire a farci riposare da mesi e mesi di lavoro?
Semplice: abituati alla velocità degli spostamenti e ai ritmi frenetici di tutti i giorni, il lungo tragitto di un viaggio in auto ci sembra quasi sempre una gran fatica ed una gran “perdita di tempo”!
Mai niente di più sbagliato!
Quello a cui voi tutti pensate in genere organizzando una vacanza è un “viaggio” o una “destinazione”? Attenzione perché non si tratta di certo di una piccola differenza grammaticale, ma di un vero e proprio stile di vacanza.
Se scegliete il primo, il “viaggio”, per voi una vacanza comprende anche quel lungo percorso per raggiungere una destinazione finale e che, secondo me, è il vero succo della scoperta.
Come mi ripete ancora mio padre, che di viaggi in Europa a bordo della sua macchina ne ha fatti in lungo e in largo (evitando candidamente i più comodi aerei):”Il viaggio è la vacanza! Quanto mi perderei volando direttamente a destinazione?”
Seguendo quindi la saggezza del “Papi” mi sembra ottimo pensare a come organizzare un viaggio “on the road”.
Realmente non ci sono regole specifiche da seguire, ma perché limitarsi nei consigli se questi possono aiutare gli altri?
1- Sembra ovvio, ma spesso per velocizzare ci buttiamo su autostrade e superstrade che hanno ben poco di interessante, mentre il bello sta nelle strade secondarie meno affollate che passato in mezzo ai paesi e che scavalcano le montagne. Sicuramente non potete attraversare l’Europa a 60 all’ora, ma se prima di partire vi documentate su zone interessanti o che magari non avete mai visto, ecco che vi risulterà semplice capire quando rallentare e darvi al relax dei paesaggi.
2- Dotatevi di mezzi più o meno moderni che vi guidino per strade e stradine. E’ indubbio che un navigatore è ormai indispensabile, permette di risparmiare un sacco di tempo, ma ammetto di odiare quel vociare continuo che frigna di giare a destra o a sinistra tra 100 metri… tra 50 metri… tra 10 metri.. HELP!
Non sono un’anziana con allergia alla tecnologia, ma ammetto che sono cresciuta cartina in mano con mio padre che guidava e io cdi fianco che facevo da navigatore: inutile dire che era molto divertente (oltre che un ottimo mezzo per non farmi annoiare in macchina).
Ora non vi dico di gettare il vostro navigatore dal finestrino, ma almeno AMMUTOLITELO, e portate comunque con vuoi qualche cartina aggiornata che può darvi una visione più ampia della regione per decidere deviazioni improvvise, la voglia di visitare può svilupparsi e articolarsi durante il viaggio.
3- Di alternative per un viaggio “on the road”, in termini di mezzi di locomozione, ce ne sono, dovete solo scegliere quello che fa per voi.
C’è chi non può fare a meno della macchina ed in effetti è comoda per trasportare tutto per viaggi lunghi o brevi, per spostarsi in città e via dicendo, la si può noleggiare o usare la propria…
Comunque si può optare anche per altre alternative interessanti come può essere la moto… la vera mamma dei viaggi “on the road”, quelli della mitologia hollywoodiana . Non è detto dobbiate possederne una perchè anche in questo caso potete noleggiarne una.
Per gli sportivi poi ci sono i tour in bici. C’è chi parte per attraversare una nazione su due ruote, ma per i meno allenati la bici può essere caricata in treno o in auto per le lunghe tratto e scaricata per l’esplorazione di territori più ristretti..
Affascina molto poi il viaggio in camper, altro simbolo di libertà, anche se rimane un pò costoso dato che il noleggio camper non è poi così economico.
4- Scegliete compagni di viaggio che apprezzino la tipologia di vacanza itinerante. Condividere la stessa filosofia di viaggio è indispensabile per godervi il vostro viaggio “on the road”… altrimenti meglio partire da soli.
5- Partite con l’idea che un viaggio “on the road” è patria dell’imprevisto, quindi imparate a gestire stress e paure e cercate di affrontare tutto in tranquillità.
Passiamo ora a qualche consiglio tecnico
- Pianificate bene il vostro itinerario: questo vi servirà a risparmiare tempo, ma non deve essere assolutamente una catena. La filosofia del viaggio on the road deve fondarsi sulla libertà e sulla scoperta. Questo significa che il programma può essere modificato lungo la strada, ma una traccia iniziale può essere utile per organizzare i tempi e i km da percorrere.
- Se partite con un mezzo vostro (auto o moto) ricordate di fare un controllo approfondito prima di partire: pneumatici, olio motore, liquido di raffreddamento, pastiglie freni, batteria… un insieme di cose non complicate, ma se non siete esperti fate fare tutto ad un meccanico
- Nel preparare il bagaglio non pensate solo agli indumenti, ma predisponete un kit d’emergenza da tenere in auto: medicinali base, garze, cerotti, un disinfettante. Non è detto succeda nulla, ma sono cose che è sempre bene portare con sé.
- In caso di noleggio auto studiate bene le assicurazioni integrative, vi assicuro che alcune volte vi possono salvare la vacanza.
Ultima cosa non indispensabile, ma carina può essere prepararvi una bella compilation che vi accompagni nella vostra avventura (soprattutto nei tratti in cui la radio gracchia). Sì può sembrare superfluo ma può essere carino avere una colonna sonora della propria vacanza ed in futuro ricordarsi di questa esperienza risentendo queste canzoni.
E ora non mi resta che augurarvi buon viaggio e mi raccomando: GODETEVI LA STRADA!
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