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Come pensa un Campione: Josefa Idem e il mental coaching pratico

Creato il 28 febbraio 2012 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Josefa Idem e il mental coachingQualche giorno fa ho visto un’intervista di Fazio nel programma Che tempo che fa a Josefa Idem, la pluricampionessa mondiale e olimpica di kayak arrivata alla sua ottava Olimpiade: 8!!! Ma ti rendi conto? Beh sembrava un manuale di mental coaching e di PNL!

Sono rimasto per 20 minuti affascinato ad ascoltare il modo in cui pensa… ad un certo punto mi sono chiesto: “pensa così ora che è arrivata all’ottava Olimpiade, oppure è arrivata all’ottava Olimpiade perché pensa così”? :-)

Se sei un lettore appassionato del nostro sito sport coaching avrai trovato questo concetto un sacco di volte e girato in modi diversi… ma il succo è lo stesso: ciò che pensi e ciò che ti dici influenza i tuoi risultati.

Nell’ottica dell’Imparare dai Campioni, ci sono tre passaggi che voglio condividere con te e da cui possiamo trarre qualche spunto utile da applicare alla nostra vita.

1) “Succede sempre ciò che più temi” (Napoleone): preparati mentalmente per la gara. (guarda il video dal minuto 3.21 a 4.24)

Mente e corpo sono indissolubilmente legati: i tuoi pensieri influenzano il tuo stato d’animo… il tuo stato d’animo influenza le tue azioni… le tue azioni influenzano i tuoi risultati.

In questi termini, pensa a quanto è stupida e inefficace l’attività del “preoccuparsi”: innanzitutto ti occupiprima di qualcosa che forse accadrà poi… e poi come ti pre-occupi? Pensando che tutto vada storto… assurdo! :-)

Allora, invece di pre-occuparti ha senso iniziare a pre-pararti mentalmente alla gara che ti aspetta!

2) Quando punti a vincere è più facile riuscirci! Metti obiettivi chiari e ambiziosi. (guarda il video dal minuto 9.57 a 11.01)

Qualche giorno fa ho letto su twitter un messaggio del mio collega Coach Ekis e amico Francesco Fornaro che scrive: “Oggi un'atleta di 15 anni mi ha guardato negli occhi dicendomi: io sarò la numero 1 al mondo… non so se ci arriverà, ma sicuramente questa mentalità (unita al talento, alla tecnica e al prezzo che sceglierà di pagare) è fondamentale affinché ci riesca!

In Programmazione Neuro Linguistica (PNL) si sa che “la mappa non è il territorio”… ma è vero anche che il territorio è la mappa, ossia quello che viene creato nella realtà parte prima dall’idea che è nata nella testa di qualcuno. E questo vale anche per la vittoria!

Allora inizia a creare un nuovo film nella tua mente… e più è dettagliato, meglio è! ;-)

3) Lo sport è l’apprendistato della vita: guarda le difficoltà e le sconfitte da una prospettiva più ampia! (guarda il video dal minuto 7.03 a 8.11)

Che favolosa metafora: in questo senso tutte le sfide che ha affrontato e dovrà affrontare sono semplicemente un allenamento per la gara più importante: la vita!

Spesso vedo atleti di altissimo livello dare fin troppo peso a una sconfitta, a una sostituzione, a un periodo in panchina… faccio due mesi in panchina quindi la mia vita va a rotoli… credo che questo si riconduca tantissimo alla paura del giudizio: “chissà cosa penseranno di me se mi vedono in panchina…”

Ma cosa penserà CHI??? Il pubblico? I tuoi compagni? Gli allenatori delle altre squadre? Il ct della nazionale? Ti dico una cosa probabilmente poco piacevole: la verità è che non penseranno nulla o quasi… e sai perché? Perché ognuno è interessato ai fatti propri e non ai tuoi!

Se lo stai facendo, ti suggerisco di smettere di pensare di essere al centro del mondo degli altri… brutta notizia: non è così! E se qualcuno è particolarmente interessato a te, tranquillo… tra venti giorni si sarà già dimenticato di ciò che è successo! Metti invece le tue energie a giocare bene le tue carte quando ne hai la possibilità!

E inizia a guardare le difficoltà da una prospettiva più ampia: le sfide e le situazioni che non ti piacciono sono lì per allenare le tue abilità umane e caratteriali che ti serviranno sempre nella gara della vita!

Ricorda, come dice Josefa, che “anche la fatica prima o poi passa!” e quindi basta con le “seghe mentali” (sto sempre citando dall’intervista! ;-) ).

Ci sarebbero ancora tanti altri spunti, ma credo che il messaggio importante sia attivato… guardati l’intervista integrale, dura venti minuti circa ma ti assicuro che ne vale la pena:

Un saluto e alla prossima.

Alessandro Mora
Di Alessandro Mora


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