Nel precedente articolo, ti ho parlato di come creare uno studio fotografico casalingo fai da te minimale. Con 250€ potevi avere lo stretto indispensabile per imparare a gestire una singola luce artificiale.
Già con uno studio del genere puoi divertirti a lungo e soprattutto ottenere belle foto. Ovviamente devi scendere a qualche compromesso.
Se vuoi espandere le tue possibilità hai moltissime opzioni, dalle più economiche e semplici alle più costose. In questo articolo ti spiego i principali miglioramenti possibili per il tuo piccolo studio casalingo.
Avremo sempre un occhio di riguardo alla riduzione dei costi. Molti degli oggetti in questa lista sono economici o perlomeno hanno una versione di prezzo contenuto che ti permette di continuare a giocare con la luce artificiale in economia.
Accessori aggiuntivi
Aggiungendo alcuni elementi al singolo flash con diffusore puoi avere più controllo sulla luce e sulla scenografia dello scatto.
Riflettore 5 in 1
Di recente mi sono procurato un riflettore 5 in 1 che ho usato principalmente per le foto di cibo che scatto per apprendistapasticcere.it. Ti dirò che la sua utilità e la sua efficacia si sono dimostrate da subito eccezionali. Soprattutto tenendo in considerazione che l’ho pagato 25€.
Un riflettore pieghevole 5 in 1 è un accessorio che ha qualcosa di geniale. La struttura è un disco ripiegabile di materiale diffusore. La parte riflettente è costituita da un rivestimento con cui si ricopre il disco.
Il rivestimento ha un lato dorato e uno nero ma internamente ha un lato bianco ed uno argentato. Così, rivoltandolo, hai accesso anche anche a questi due lati.
In tutto, quindi, 3 lati riflettenti di colore diverso, uno nero che assorbe la luce, più il diffusore. Per questo si chiama 5 in 1.
Grazie ai lati riflettenti, in particolare, puoi creare una fonte di luce secondaria per aiutare il flash. Infatti i lati argentato e dorato riflettono molta luce e fanno molto più che semplicemente schiarire le ombre.
Sfondo
Se fotografi in casa, è probabile che tu non abbia a disposizione un ampio spazio vuoto da riempire con le tue scenografie. Anzi, spesso sullo sfondo ci sono oggetti, mobili, elementi vari che non fanno bene alla foto.
Il modo migliore per avere controllo sullo sfondo è usarne uno artificiale. Infatti, esistono in commercio fondali arrotolabili di tessuto da montare su una struttura composta da due stativi ed un’asta orizzontale, come nella foto qui sotto.
Sono una soluzione molto diffusa per la fotografia di ritratto, li vedi in molti “dietro le quinte” di servizi fotografici in studio.
Come sempre, esistono i modelli di marca, che costano nell’ordine delle centinaia di euro. Per cominciare, ti consiglio invece una soluzione che ti permetta di rimanere sotto i 100€: guarda ad esempio questi questi kit per fondale fotografico.
Si tratta sempre di scendere a compromessi nella qualità costruttiva, però in generale i prodotti economici danno buone prestazioni in rapporto al prezzo. Puoi anche rivolgerti a soluzioni fai da te, acquistando il fondale in un negozio di tessuti e costruendo da te la struttura di supporto. Se vuoi avventuararti, comincia da questa pagina.
Tenda di luce
Ora, il nome di questo accessorio è controverso, viene chiamato tenda luce, light tent, ma anche softbox. Si tratta comunque di una “scatola” di tessuto traslucido bianco di varie dimensioni, in cui inserire e fotografare oggetti piccoli. Ovviamente si presta molto alla fotografia di prodotti e di cibo.
Il materiale di cui è composta questa scatola funge da diffusore, quindi non hai bisogno di altro per diffondere il flash. Inoltre, all’interno è facile inserire un fondale di tessuto che dia l’impressione di uno sfondo infinito, senza pieghe e giunture. Spesso questi fondali sono venduti insieme alla tenda di luce.
Se pensi di usare il tuo studio fotografico casalingo unicamente per oggetti di piccole dimensioni, ti conviene provare uno di questi aggeggi. Ne puoi trovare, per cominciare, prezzi modici dai 30€ in su.
Un consiglio: se vuoi usare i fondali, non tenerli piegati ma arrotolati. Le pieghe si vedranno sempre nelle foto e non sono per niente fotogeniche.
Il prossimo livello
Oltre ad aggiungere accessori, per migliorare il tuo studio puoi passare alle versioni più avanzate degli strumenti di base che ti avevo descritto nel primo articolo. Vediamo cosa puoi fare.
Aggiungere altri flash
Lavorare con una sola luce ti può dare molte soddisfazioni. Aggiungendo il riflettore, inoltre, il tuo corredo guadagna molta versatilità.
Detto questo, ad un certo punto ti verrà naturale chiederti se potresti trarre vantaggio da una o più fonti di luce aggiuntive. Senza dubbio, i professionisti usano spessissimo più di un flash, però fai attenzione che potresti non essere in grado di trarre vantaggio da questa aggiunta.
Quando aggiungi una nuova sorgente di luce, infatti, introduci una difficoltà in più. Infatti, devi essere in grado di far funzionare in armonia tutte le sorgenti di luce. Se consideri che non si tratta non solo di controllare la potenza, ma anche altezza, posizione e orientazione, capisci che le cose possono farsi decisamente complicate. Perciò, assicurati di aver imparato tutto ciò che potevi imparare sull’uso di un solo flash, prima di compiere questo passo.
Inoltre, nel momento in cui aggiungi un nuovo flash, avrai bisogno di un ulteriore supporto (con la sua testa orientabile) e di un nuovo diffusore (ombrello o softbox che sia). Poi, qualora ti fossi accontentato del cavo per controllare il flash, con due flash dovrai sicuramente passare ai trigger radio. Se già li usavi, dovrai acquistare un nuovo ricevitore per il nuovo flash.
Da ombrello a softbox
Come ti dicevo, l’ombrello è il diffusore più economico e semplice. E non è una cosa riservata solo ai principianti.
Però, la softbox permette un controllo maggiore della sorgente di luce. Innanzitutto i lati della softbox sono chiusi da tessuto nero, perciò la luce esce solo da davanti. In secondo luogo, esistono softbox di varie forme, che si prestano a utilizzi diversi.
Se decidi di compiere questo passaggio, dovrai anche sostituire la testa su cui monti il flash. Infatti, le softbox si montano in maniera totalmente diversa rispetto agli ombrelli. Quindi, vedi di includerla nel preventivo di spesa.
Anche le softbox esistono in varie misure. Come per gli ombrelli, la grossa discriminante sta nel tipo di soggetti che pensi di fotografare. Per piccoli oggetti e cibo ti basta una softbox entro il metro di larghezza. Se invece vuoi ritratti a figura intera, devi indirizzarti a modelli molto più grandi.
Un libro molto utile per approfondire le tecniche ed anche avere la lista precisa dell’attrezzatura da utilizzare è Illumina, scatta, ritocca di Scott Kelby.
Da cavo a trigger radio
Il cavo, come dicevo nel precedente articolo, è economico ma molto scomodo. Per i ritratti, inoltre, è inutilizzabile. La sua evoluzione sono i trigger radio, dispositivi che trasmettono l’istruzione di scattare (e le informazioni sull’esposizione) tra la fotocamera ed il flash.
Essi permettono di posizionare il flash molto lontano dalla fotocamera ed inoltre funzionano anche in presenza di ostacoli nella linea di vista tra fotocamera e flash. Con alcune fotocamere e flash, sarebbe anche possibile attivare il flash esterno attraverso un piccolo lampo di quello integrato (o per mezzo di un apposito controller). In questo caso, se il flash non vede la fotocamera, non scatta.
I trigger di marca sono molto costosi. Anche per chi vuole risparmiare, però, ci sono delle ottime opzioni. In particolare, cerca le marche Cactus, Yong Nuo e Cowboy Studio. Oppure, semplicemente avventurandoti su Amazon e riordinando i trigger per prezzo crescente, puoi trovare delle belle sorprese. Eseguendo questa ricerca, trovi diversi trigger che costano anche meno di 50€ e alcuni di loro hanno ottime recensioni.
Se invece non hai problemi di budget, probabilmente il marchio di trasmettitori radio più citato dai professionisti è PocketWizard. Altrimenti, sono di alto livello anche i Quantum e i Phottix.
Conclusioni
Sfruttando le indicazioni che trovi in questo articolo e nel precedente puoi costruire un po’ alla volta uno studio fotografico casalingo in cui realizzare foto con luce artificiale di qualsiasi genere e a qualsiasi soggetto.
Ti consiglio di partire piano piano, quindi di non comprare subito una montagna di strumenti ed accessori, e poi di crescere gradualmente. La fotografia con il flash, e in studio in particolare, introduce problematiche totalmente diverse alla fotografia con luce naturale.
Inoltre, come accennavo, quando aumenti il numero di flash, la situazione diventa ancora più complicata. Quindi, partire subito con un eccesso di strumentazione rischia persino di non farti capire le potenzialità di questo tipo di fotografia.
Infatti, nel tentativo di far funzionare un corredo troppo complicato potresti non ottenere nessun risultato valido e rimanere frustrato. Invece, se impari per bene ad aggiungere una singola luce ed un diffusore, avrai già qualcosa che funziona a cui aggiungere un pezzo alla volta, imparando di volta in volta qualcosa di nuovo.