Salve, le faccio i complimenti per le sue risposte, sempre chiare ed esaustive.
Vivo in una serie di abitazioni a schiera, al secondo piano, con mansarda ed ulteriore sottotetto abitabile, che sono in tutto 3 piani, comunicanti con scale interne. Ho pensato di installare un antifurto in casa. Il mio dubbio è la protezione dei lucernari, in legno ed a mio avviso vulnerabili. Ogni stanza dei piani superiori, ha purtroppo facile accessibilità dal tetto (circa 6 finestre tra cui i due lucernari in legno basculanti). Per semplificare vevo addirittura pensato di mettere un sensore pir sul tetto.
Le faccio qualche domanda e mi scuso se troppo lunghe:1) Ho acquistato sensori PIR da una nota ditta italiana (costo circa 15 euro). Sinceramente mi sembrano poco efficienti nonostante abbia settato la sensibilita al massimo e tolto il riconoscimento animali (riesco camminando molto lentamente ad eluderli io stesso fino a circa 1 metro dal sensore). E’ normale per una singola tecnologia? adottando una tecnologia PIR+microonda risolverei?
2) Come proteggere i lucernari? Pensavo ad un sensore magnetico di apertura ed uno o due PIR nella relativa stanza. Questi sono per me il punto debole e dolente. Quelli interni o esterni a tenda essendo visibili potrebbero essere facilmente elusi?
3) il sistema è sia per scelta (di robustezza) che per possibilità cablato. La centralina me la sono progettata e realizzata da solo quindi adattabile all’esigenza, con logica combinatoria senza microprocessore, gestendo così sensori solo a contatti NC o NA, nessun protocollo TX/RX. Il sistema lo ho pensato a 3 zone, una per piano. In ciascuna zona tutti i sensori PIR e a contatto magnetico (alcuni ridondanti) sono in serie. Il corrugato è nelle stesse tracce dei cavi elettrici, ma è separato. Mi consiglia di usare cavo schermato visto che la lunghezza massima dei cavi tra centralina-sensore è al massimo per alcuni sensori pari a 12 metri? Mi consiglia un altro sistema?
La ringrazio e la saluto cordialmente
Matteo
Buongiorno Matteo
Provo a rispondere alle sue domande, anche se non sono certo di avere capito bene esattamente come intende fare l’installazione dei sensori sul tetto. La prego quindi, nel caso abbia frainteso qualche dettaglio, di correggermi in modo da poter essere più preciso nella risposta.
- Il sensore PIR esternamente sul tetto forse non è la soluzione migliore. Ammesso e non concesso che abbia acquistato un sensore PIR da esterni, escludere la funzione PET (riconoscimento animali) significa esporsi ai falsi allarmi ogni qual volta qualche volatile si posa sul tetto ad impianto inserito, giorno o notte che sia. Se poi ipotizziamo anche la presenza di altri animali (gatti, ad esempio) la situazione diventa drammatica.
Utilizzare la doppia tecnologia, al limite, peggiora la situazione. Se per configurazione o situazione ambientale (per esempio, l’elevata temperatura estiva sul tetto in estate) il PIR perde in sensibilità, un sensore DT in logica AND non le darà allarme comunque; uno in logica OR, invece, potrebbe andare meglio — ma a questo punto metta direttamente solo una microonda.
Forse le converrebbe pensare ad una barriera piuttosto che ad un sensore. - Per i lucernari, il contatto di apertura abbinato ai PIR (o alle barrierine a stilo) sono la soluzione ideale. Ci sono modelli di PIR che si installano facilmente sull’infisso (con lente a tenda) all’interno e barrierine infrarosso attivo che proteggono bene questo tipo di aperture. Se li installa all’interno sono protetti dal contatto e difficilmente eludibili - ma può ottenere la stessa ridondanza installando normali sensori volumetrici all’interno della stanza, se preferisce.
- Se il tubo è diverso, anche passando nella stessa traccia non ci sono problemi. Basta usare semplice cavo schermato 4×0.22+2×0.50 (anti-fiamma, a norma) per i collegamenti. Per tratte lunghe 12 metri va benissimo.
Grazie (e spero di avere interpretato bene la sua domanda).