Sai, amico mio, mi piace quando fuori piove. Il mio tempo rallenta, non so farci nulla e chiedo perdono alla fretta, mi si appiccica addosso il divenire e potrei restare ore, giorni, seduta a vedere quel gocciolare stanco. È una sorta di danza l’emozione, tu mi puoi capire, tu che sai, che hai visto dentro di me, amico mio caro, dicevo, è una danza, tra l’amore e la morte, la malinconia e la mestizia, tra la pace e il godimento. Sì, tu puoi capire, un lago che si appiana, le tasche accartocciate da tirarne fuori caramelle succhiate, un biglietto usato della metro e uno no, una moneta per il caffè che viene sempre il tempo, un rossetto, si è seccato di certo, come certi sentimenti che si spengono finito il fuoco e non resta neppure la cenere che il vento o qualche verme se la porta via.
Sì, mi piace questo tempo bigio, il buio che non sale, la luce da tenere accesa per non morire, e le foglie che cedono al sacrificio della terra, la rinascita, l’autunno che non è arrivato, le tue lettere che non spedisco e quelle che non scrivo, le parole, l’acqua, il mio conforto e il cuore che restano qui.
Dove sai di trovarmi.
Chiara