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Come ripagare il lavoro creativo

Creato il 01 maggio 2013 da Mcnab75

dignity at work

Primo Maggio. Festa del lavoro.
Da qualche anno m’impunto nello spendere due parole per quel che concerne il lavoro applicato ai settori di cui tratta questo blog: scrittura, comunicazione, blogging (etc etc). No, putroppo nessuna delle attività appena citate è quella che mi procura i soldi necessari per vivere dignitosamente.
Il problema, in fondo, è tutto in questa ammissione. Conosco pochissime persone che in Italia riescono a campare occupandosi di scrittura, dove con questo termine includo derivati vari (narrativa, saggistica, ma anche blogging, web copywriting etc). L’unica alternativa, a quanto pare, è quella di continuare a occuparsi di queste attività come se fossero passioni. Ossia: in modo meno professionale del dovuto.

Qualche mese fa io e altri colleghi blogger abbiamo sollevato la questione dell’opportunità del bloggare a pagamento*. Le risposte sono state moltissime, ma oltre il 50% di esse erano negative. Alcune anche insultanti. Siamo stati chiamati accattoni e miserabili. Ci è stato detto che in fondo nessuno ci chiede di gestire un blog, quindi non dobbiamo pretendere nulla. Ci hanno definiti “scribacchini di merda”. Ci hanno accusati di peccare di superbia, di non essere umili.
Bene, oggi peccherò ancora. In occasione della Festa del Lavoro vi propongo un semplice vademecum per rendere merito al lavoro di un creativo freelance. Non necessariamente coi soldi.
Procediamo.

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Come ripagare il lavoro creativo indipendente

  • Condividere i contenuti proposti

Vi è piaciuto l’articolo pubblicato su un determinato blog? Avete apprezzato lo shooting fotografico o la gallery proposta su Tumblr di un determinato artista? Vi piace la canzone di Tizio, ascoltata su Youtube? Ebbene: fategli promozione. Il “come” è semplicissimo: attraverso i social network. Tutti voi avete un profilo Facebook, Twitter, G+ (etc). La condivisione è facile e spesso semplificata dagli appositi tasti situati su blog e piattaforme simili.
Condividere non è solo essenziale per la sopravvivenza dei creativi slegati da editori, case discografiche etc: è anche divertente e gratificante.

  • Comprare

Comprate l’ebook o l’mp3 dell’artista che vi piace. Non scaricate materiale illegale su Torrent o Emule, non per quel che concerne i creativi che davvero apprezzate. I costi sono spesso irrisori (da 1 a 4 euro, in media). Piattaforme come Amazon e iTunes sono facilissime da usare, intuitive a pratiche. Spendendo un euro darete un senso al lavoro svolto dall’artista che stimate. Lo spingerete a continuare. Gli infonderete fiducia. Gli permetterete di mettere insieme pranzo e cena grazie a ciò che ha creato e pubblicato.
Inoltre va fatto un piccolo ragionamento sulla percezione del denaro. Spesso buttiamo soldi per gesti inutili, come per esempio gli 8/9 euro di un aperitivo fatto controvoglia. Poi però ci facciamo paranoie per spendere 1 euro per comprare un mp3. Ecco, le persone mature devono uscire da questa trappola psicologica.

  • Donare

Molti blog hanno un tasto “donazioni”, collegato con PayPal. Anch’io ce l’ho. Lo trovate nel menù alla vostra destra. La donazione è libera, ciò non vuol dire che è sempre e comunque evitabile. Se un blogger chiede una donazione lo fa per due motivi: (1) perché quei pochi soldi possono essere reinvestiti in nuovi progetti creativi, (2) come gesto tangibile di apprezzamento per il lavoro svolto.
Il mio consiglio è: ogni mese tenete da parte cinque euro, e donateli – distribuendoli – a quei blogger che, secondo voi, negli ultimi trenta giorni hanno allietato le vostre giornate, e arricchito le vostre conoscenze.

  • Usare le Wishlist

Altri blog hanno anche una wishlist. Una lista dei desideri. La mia, per esempio, è questa. Si tratta di fare un regalo, né più né meno. L’uso ideale della wishlist è questo: attingete da essa in occasione di qualche ricorrenza (Natale, Pasqua, compleanno del blogger) per fargli un dono gradito. Un gesto di cortesia per ripagarlo del fatto che seguite giorno per giorno ciò che scrive, fotografa o crea qualcosa per tutti i lettori che riesce a raggiungere.

  • Offrire un pranzo, o altro

Metodo ancor più antico per mostrare gratitudine a un artista o a un creativo, è quello di offrirgli un pranzo o una cena. Con tutti i modi che ci sono oggigiorno per contattare una persona – social network, email, chat – è davvero semplice farsi avanti e avanzare tale proposta. Che può essere qualcosa su questa falsariga: “Quanto passerai dalla mia città sarò ben lieto di pagarti un pranzo, in segno di riconoscenza per quello che ogni giorno pubblichi sul tuo blog, gratuitamente“.
Scommetiamo che guadagnerete anche un amico?

* Il blogging su retribuzione/con donazione, me ne rendo conto, è solo uno dei tanti aspetti della questione.

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