Perciò, onde evitare inutili sprechi e pietanze che finiscano nel cestino della spazzatura, è preferibile pianificare accuratamente il menù, limitandosi a comprare solo l’essenziale. La prima regola è comunque preferire la qualità alla quantità.
Perciò, date sempre un’occhiata alle date di scadenza, generalmente risposti in avanti sugli scaffali dei supermercati.
Dove spendere innanzitutto? Hard discount ed ipermercati sono le migliori soluzioni per un pranzo di Natale low cost.
Puntare su pranzi diversi dal solito è una scelta saggia per chi ha a cuore le sorti del proprio portafoglio. E così, mettete una bella X su piatti tipicamente natalizi come il cotechino, lo zampone, il capitone, il salmone affumicato e puntate sulla cucina vegana. Per preparare un tartufo di tofu, un aspic di verdure miste, un risotto alla zucca, delle polpette di melanzane, cappelletti al formaggio vegan, un’insalata di farro, senza dimenticare olive, arance e dolce non ci vuole un grosso esborso economico. Inoltre, il 2013, è l’anno delle video ricette. Perciò, tutti connessi su Youtube per vedere come si preparano questi piatti.
Chi è poi un cuoco provetto può fare un pandoro o un panettone in casa, invece che comprarlo. Se invece ai fornelli sei un disastro, per risparmiare è sempre meglio aspettare l’ultimo momento. Meno giorni mancano al Natale, più i prezzi si abbassano.
Infine, per risparmiare al pranzo di Natale, è meglio fare un brindisi con uno spumante nazionale al posto di uno champagne francese.